narrativa
Digressioni Editore
gennaio 2021
cartaceo
94
Cosa pensano le quaglie? Come finirà la passione improvvisata di un uomo medio per la caccia? E ancora: siamo stati davvero tutti pulcini? Tra narrazione e appunti personali, “Quagliare” ci intrattiene in modo originale e intelligente. Un testo per tutte le età, scritto con stile agile e brillante, e condito di umorismo, arguzia, sensibilità.
Biagio Bagini ci invita alla scoperta dei “volatili secondo lui”, uccelli scritti più che descritti, ma delicati proprio come quegli altri.
“I miei pensieri fanno piccoli voli, piccolissimi, praticamente dei salti. Forse per questo provo simpatia per quegli uccelli che non riescono a prendere molta quota, che han bisogno continuamente di spingere sulle zampe per il balzo, ma che vogliono ritrovare la terra dopo pochi istanti”
Una delle sezioni in cui è suddiviso il libro Quagliare di Biagio Biagini rappresenta un continuo parallelismo tra l’essere umano e la specie animale degli uccelli. Non è un libro animalista, se state pensando a questo. O, quantomeno, seppur animalista nell’amore verso gli uccelli, non è moralista o etico. L’autore si lascia andare in pensieri, a volte (anzi, per la maggiore), poco collegati tra loro se non nell’attenzione che viene rivolta ai volatili.
Un’attenzione, che come dicevo, non è etico-moralista. C’è sicuramente il fascino verso una specie animale che poche volte consideriamo, se non nelle battute di caccia (purtroppo) o in primavera, quando rimaniamo incantati nell’osservare le migrazioni. C’è anche uno studio sui comportamenti animali; ma ci sono anche esperienza di vita vissute (soprattutto ricordi di infanzia) e “critica”, sotto il velo dell’ironia, alla figura del cacciatore.
Così facendo, vi ho generalmente rappresentato cosa si andrà a trovare in questo libro. Essendo più precisi e senza seguire uno specifico ordine (che è del tutto assente anche nel testo), il lettore si imbatterà in racconti sul volo o sul non-volo degli uccelli; in altri, sui ricordi del passato; in altri ancora sul personaggio del cacciatore. In tutte queste parti, lo stile narrativo si mantiene costante: ironico, diretto e, devi dire, non di agevole lettura. Se pensate ad un libro che si legga tutto d’un fiato o che alleggerisca un po’ la vostra mente, virate su altro!
Ma se siete interessati ad un testo sui generis, che approfondisce una delle anime del nostro mondo e che lo fa, apprezzando e criticando col sorriso, allora Quagliare è una lettura che non dovete perdere!
Come vi dicevo, non c’è un ordine preciso in questa divagazione che si susseguono tra le pagine. Tutto è lasciato al caso, o meglio, al vortice dei pensieri dell’autore, a cui piace, anche in questo, paragonarsi alle quaglie in cerca di qualcosa da mangiare.
È stato bello apprendere tanto cose a me sconosciute sugli uccelli: ad esempio ho scoperto che i canarini amano “cantare” quando sanno di non essere visti o ascoltati… se hanno il solo presentimento che qualcuno li stia spiando, eccoli che si zittiscono d’un tratto! O ancora, ho imparato che anche il merlo canta! E lo fa quando vuole conquistare la dolce (chissà poi quanto) merla. Ho poi appreso che le quaglie maschio sono polemiche… le femmine schive; che le mutazioni negli uccelli cambiano a seconda del loro grado di anzianità… insomma un mondo tutto da scoprire!
“Piccolissimi galliformi, le quaglie sono tozze al punto di riuscire a camuffarsi da pulcini di altre famiglie. Si fingono pernici senza un motivo, né una convenienza. Forse lo fanno per umorismo naturale, chissà. Il disegno del piumaggio le rende molto mimetiche, come le giraffe, le zebre, le volpi e i coccodrilli”
Non siamo, di certo, dinanzi ad un manuale o ad una guida per capire gli uccelli! No! Tutto si apprende attraverso le storie raccontate da Biagio Biagini. Ed è bello leggerle anche attraverso i ricordi di quando era bambino e aiutava il papà in campagna… ed è divertente leggerle attraverso le (dis)avventure del goffo cacciatore, troppo vanaglorioso e arrogante nel suo saper sparare agli uccelli così come troppo succube di una moglie che lo martella ben bene, più di una mitraglia di colpi di arma da fuoco!
“Il cacciatore sorride dal divano, e fa scroccare una patatina nella bocca, come un duro. Finché la moglie gli dice ‘shhh’ e lui ingolla piano. Interrompe il rifornimento di snack solo per la fissa che ha di contare i colpi nella sparatoria”
Quasi a conclusione, un lungo racconto che vede protagonisti Q1 e Q2, vi farà porre tante domande e comprendere tante cose, o almeno spero.
Amanti degli uccelli (e del mondo animale)? A me!!!
Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.