
libri per bambini e ragazzi
ALbatros
aprile 2021
cartaceo, ebook
47

Il racconto vuol essere una riflessione sui sensi di colpa immotivati da cui spesso restano schiacciati i bambini, che non possiedono, data l'età, adeguati strumenti di interpretazione e rielaborazione; una riflessione sull'esperienza del COVID; soprattutto, una riflessione sul "magico" mondo degli animali e sul valore della pet therapy.
“Nei giorni, lentamente, parlando con la gatta e ascoltando le sue parole, il cuore di Emma sembra diventare incredibilmente più leggero, fino a che a un certo punto non sente più quella fitta che fino a qualche giorno prima pareva stringerlo e spremerlo e le faceva tanto male”.
Puffy è una gatta molto fortunata. Vive con una coppia di anziani, Marta e Remo, che l’adorano. Marta le parla come se fosse una cara amica con la quale confidarsi, tra loro c’è un feeling speciale. Un giorno, durante una battuta di caccia felina, Puffy si fa prendere dalla curiosità ed entra furtivamente in una villa, attratta da un paio d’occhi malinconici: quelli della piccola Emma che l’osserva dalla finestra. La mamma di Emma le chiede tacitamente aiuto. La sua piccola è molto triste, si rifiuta di parlare dopo la morte del papà e la vicinanza di una gattina adorabile come lei potrebbe giovarle. Puffy è divisa tra la voglia di tornare a casa da Marta e Remo e il desiderio di aiutare Emma.
Puffy è una gattina sensibile ed empatica, ha una forte affinità con gli esseri umani che le parlano e sembrano capirla. È dolce e generosa ma, poiché è una gatta, è naturalmente curiosa ed avventurosa.
Marta e Remo sono una coppia di settantenni, si sono trasferiti in campagna, dove stanno trascorrendo il periodo di lockdown, causa Covid. Marta è un’insegnante in pensione che ama cucinare, passeggiare ed occuparsi dei suoi gatti, animali che adora da sempre. Remo è un ” vecchio brontolone” dal grande cuore, si occupa del suo orto e condivide con la moglie la passione per gli animali.
La piccola Emma è una ragazzina, trasferitasi con la madre in campagna dopo la morte del papà. La perdita del padre la fa soffrire enormemente; è così consumata dal senso di colpa da non riuscire a parlare.
La narrazione è semplice, in quanto accessibile anche a bambini in età scolare. Lo stile è quello di un lungo racconto dove si attribuiscono agli animali sentimenti tipicamente umani. Le tematiche sono piuttosto attuali: il difficile periodo dell’isolamento dovuto al covid, l’elaborazione del lutto correlato al senso di colpa e la naturale affinità tra uomini e animali, con i relativi reciproci benefici. Un racconto dolce ed istruttivo che insegna il rispetto e la reciprocità.
Ho trovato questa lettura molto piacevole e dolce. L’autrice ha saputo affrontare la narrazione di eventi drammatici, come la morte e l’isolamento, con delicatezza e tatto. Un racconto istruttivo e pieno di rispetto verso la sofferenza, l’età che avanza e la cura di quelle meravigliose creature che sono i gatti.
Una storia dove, finalmente, cadono tutti i luoghi comuni su questi straordinari animali, che vengono troppo spesso erroneamente descritti come egoisti e incapaci di affezionarsi all’uomo. Chiunque possieda o abbia posseduto un gatto, sa di cosa parlo. Sono forse meno immediati rispetto ai cani e vanno conquistati giorno per giorno, poiché non danno fiducia a chiunque, ma possiedono una sensibilità tutta loro che li porta a cercare il contatto con il padrone proprio nel momento in cui egli ne ha più bisogno. Per questo dico che sono che sono creature magiche dallo sguardo incantatore che ti legge dentro.
E voi, avete mai tratto beneficio dalla convivenza con un animale?