
Romanzo rosa
Self-publishing
25 luglio 2022
cartaceo, ebook
408

I miei amici mi chiamano Cut, sono il capitano della squadra di basket degli Eagles e seppure in campo abbia sempre dimostrato di essere il migliore, il coach ce l’ha con me… sempre.
Dissento sugli schemi, arrivo tardi agli allenamenti, non disdegno finire a pugni una contesa, ma imparo presto che certi colpi di testa costano cari… a volte costano il posto in squadra.
Se rivoglio tornare a giocare devo cambiare.
Ma come?
Si può addomesticare un lupo feroce?
Mi chiamo Emily e dopo quella notte di un anno fa la mia vita è cambiata per sempre.
L’apatia che ne è seguita dura da così tanto tempo che temo di non essere più in grado di provare niente, almeno fino a quando, un ragazzo dall’aspetto di un teppistello, incrocia improvvisamente la mia strada.
È sarcastico, irriverente, odioso, ma è anche terribilmente magnetico e sexy e sono certa che nasconda qualcosa.
Non dovrei affezionarmi a luì, ma quanto sarebbe grave se volessi curare le ferite del suo corpo e della sua anima?
Sarebbe davvero molto, molto grave perché Cappuccetto Rosso non si può aspettare di giocare con il lupo e sperare di non farsi male.
«Non esiste la parte giusta o quella sbagliata, esiste solo la parte nella quale decidi di stare, quella che fa per te.»
“Portami con te” di Ingrid Rivi è stata un piacevole scoperta. E pensare che avevo deciso di leggerlo solo perché parlava di basket!
I protagonisti sono Emily e Cut: due persone caratterialmente diverse, ma accumunate da un passato dolorosom che ha causato profonde ferite nella loro vita e che li condiziona.
Emily sembra una ragazza forte, eppure trascorre in apatia le sue giornate, in un appartamento vicino al mare. Il suo atteggiamento cerca di nascondere una giovane donna distrutta dal dolore.
“Questa mattina ho fatto tardi al prepartita, sono l’ultimo a cambiarmi negli spogliatoi, l’ultimo a entrare in campo, l’unico con l’aspetto di chi ha dormito meno di quello che ci si aspetterebbe da un giocatore che deve disputare la prima gara del Comark World Games Basket e il coach Manfredi vorrebbe sbranarmi. È colpa mia se ho dimenticato di appuntare la sveglia e il mio compagno di stanza, invece di trascinarmi di peso giù dal letto, se n’è andato a fare colazione dimenticandosi di me?” – Portami con te
Della ragazza brillante e piena di energia che era prima della morte dei suoi genitori non è rimasto nulla. Il vuoto nel suo animo è immenso e nulla riesce a scuoterla, a farla “rinascere”. Nulla, tranne il fortuito incontro con Cut, uno strano tipo che all’apparenza porta con sé solo problemi.
“Forse ultimamente sono un po’ rammollito, ma la causa di questo rilassamento è proprio lei. Rendermene conto mi fa capire che sto percorrendo un sentiero pericoloso. Sono in bilico tra il desiderio di sperimentare qualcosa di nuovo, e la consapevolezza che uno di noi due si farà male” – Portami con te
Cut, un ragazzo ribelle e determinato, è nato in una famiglia benestante con determinate regole, che lo portano ad avere un rapporto conflittuale con il padre. Lui vorrebbe che si laureasse in legge e diventasse un avvocato, proprio come lui.
Il padre non gradisce le due passioni del figlio: essere un writer, tra l’altro molto bravo, ed essere il capitano di una squadra di basket. Secondo lui, sono tutte cose che “allontanano” Cut dal diventare il “figlio” che lui vorrebbe.
Questo causa numerosi scontri tra i due, che sono anche la causa della rabbia di Cut. Lui soffre del fatto che il genitore non lo capisce e non lo accetta.
Cut da grande vorrebbe fare della sua passione per la Street Art un lavoro, diventare un artista affermato come Bansky, uno di quelli le cui opere si possono trovare sotto il cielo e non nei musei.
«Sono qui per questo, per aiutarti tutte le volte che avrai bisogno di una spalla su cui contare»
Inizialmente, quando Cut e Emily si incontrano, il loro rapporto è “strano”; è fatto scambi di favori e di denaro, ma pian piano la situazione evolve. Cut riesce a risvegliare Emily e a farle ritrovare il sorriso, mentre lei riesce a fare breccia nell’armatura che Cut si è, metaforicamente, costruito intorno.
Dopo un iniziale rapporto fatto da dispetti, litigi e insulti, i due non riusciranno a stare lontani e ognuno cambierà totalmente il mondo dell’altro.
“Portami con Te” è un enemies to lovers ben narrato. La storia si sviluppa piano piano, coinvolgendo il lettore. La scrittura è semplice, ma molto chiara e permette di seguire il racconto quasi come stessimo guardando un film.
Sicuramente è da sottolineare la meticolosa ricerca sulla Street Art e sui writers. Le tecniche pittoriche e alcuni aneddoti raccontati sono sicuramente frutto di studio in materia.
Un libro che si legge velocemente e non annoia, con alcune le citazioni poetiche e con interessanti i riferimenti ad altre culture, che ci svelano il significato di alcuni simboli utilizzati dai writers.
«La seconda parte del simbolo, ossia la linea spezzata a zig-zag, simboleggia, invece, i circoli viziosi della vita e la continua ricerca nel tentare di comprendere a fondo gli eventi che ci circondano.»

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.