Raccolta di racconti
Intermedia edizioni
Novembre 2021
Cartaceo
112
La raccolta di racconti "Piccoli frammenti di infelicità " è composta da tredici racconti ispirati alle opere dell'artista Vito Bongiorno e accompagnati ciascuno dall'immagine dell'opera corrispondente.
Utilizzando l'espediente del colore e della vista come filo conduttore della raccolta, la connessione tra arte pittorica e scrittura fa da tramite a riflessioni sul significato di esistenze, tutte declinate al femminile e al rapporto, spesso complicato, con la realtà che le circonda
Un esperimento. “Piccoli frammenti di infelicità” è un esperimento di incontro fra arte pittorica e scrittura. Federica Antonini si lascia ispirare da 13 opere dell’artista contemporaneo Vito Bongiorno e crea 13 storie, 13 racconti.
Vito Bongiorno, siciliano, nasce ad Alcamo nel 1963.
Viaggia fra Italia, Monaco di Baviera e New York.
Utilizza per il suo linguaggio pittorico materiali desueti, carbone, colla e cenere.
Per lui: “L’Arte è tutto quello che ci circonda in questo mondo, dalla prima luce fino all’inizio dell’intenso buio”.
E questo esperimento riesce molto bene.
Ho provato anche io a leggere questa raccolta di racconti, provando a lasciarmi ispirare dalle immagini delle opere riportate nel libro, come ha fatto l’autrice. E ci vuole molta immaginazione, molta concentrazione e molta voglia di lasciarsi andare.
Il libro comprende appunto 13 racconti, tutti declinati al femminili, di piccole ferite, di piccole rivincite, di piccoli e grandi sobbalzi emotivi.
Ogni storia è corredata dall’immagine dell’opera di riferimento che si può consultare, come indicato alla fine del libro, anche nel sito dell’artista www.vitobongiorno.it
Si toccano diversi temi, amicizia, amore, abusi, aborto, problematiche alimentari, malattia. Con pensieri e parole che lasciano trasparire la paura, i dubbi e le insicurezze delle protagoniste.
Alcuni racconti mi hanno colpito più di altri. Per esempio in “Le Due Amiche”, ispirato all’opera “Austerity”, si racconta di due amiche entrambe con problemi alimentari, legate da una sofferenza mal celata all’altra.
“Le due amiche si se dettero sul bel divano di velluto, si volevano bene, legate com’erano da un sostrato di sofferenza che altera a le loro esistenze.”
Altra riflessione interessante sul trattamento diverso che subiscono uomini e donne in diversi ambiti della vita la troviamo in “Scegli!”, ispirato all’opera “Wake up”.
“E sono cresciuta ahimè, e le cose sono cambiate. La prima cosa che da donna ho dovuto capire è che per noi, l’arcobaleno non esiste. Non esistono le sfumature. Bianco o nero.”
“Piccoli frammenti di infelicità” non è un insieme di racconti classici, con un inizio e una fine, ma di spunti di riflessione. Delle pagine in cui le donne possono ritrovarsi e gli uomini speriamo capire un po’ di più le donne.
E a voi lettori piacciono questi incontri fra forme d’arte diverse? Ne avete mai fatto esperienza?