Un caso difficile per l'ispettrice Falcri #2
Giallo
Self-publishing
15 gennaio 2024
Cartaceo, ebook
200
Cecilia riprende il lavoro dopo il periodo di maternità.
Si trova subito ad affrontare un caso di una ragazza scomparsa, poi trovata morta. A poco a poco ha strane sensazioni di angoscia, vede e sente di nuovo Gabriele, il suo bambino deceduto, che sembra guidarla verso qualcosa di cui non comprende il significato. Riceve lettere in cui qualcuno sembra sfidarla, le appaiono ancora in sogno simboli celtici infuocati e sente voci ed ombre intorno a sé come se stesse in un'altra dimensione.
Da qui Cecilia prende la consapevolezza che non si tratta di una sua proiezione dell'inconscio, ma c'è qualcosa di più. Cosa di cui si convince anche il marito Alessandro, sua madre invece cerca di spronarla a non indagare più, a rifarsi un'altra vita. La storia dell'ispettrice si intreccia con quella di Fabio Medri, un ex poliziotto che venti anni prima indagava privatamente su un'associazione di narcotraffico.
A causa di un incidente si è dovuto ritirare dalla polizia e da qui ha avuto un passato di alcol e violenza. Sua figlia Cristina cerca di spronarlo a riprendersi in mano la sua vita e lo convince a riprendere le vecchie indagini. Si troverà coinvolto insieme all'ispettrice in qualcosa di più grande di loro.
“Pezzi del puzzle” di Giulia Fagiolino è il secondo episodio della serie “Un caso difficile per l’ispettrice Falcri”, di cui ho avuto il piacere di leggere e recensire il primo volume.
Da “Ombre dal passato” sono passati due anni. La storia si svolge sempre a Torino, nel febbraio del 2006. Cecilia e Alessandro sono di nuovo una famiglia, allietata dalla nascita di una bambina, Lavinia.
Nel primo romanzo, la protagonista aveva faticato a riprendere in mano la vita di sempre a causa della perdita del suo bambino. In questo secondo episodio, la difficoltà consiste nel distacco dalla piccola.
“Cecilia era taciturna. Faceva fatica a riprendere la vita di prima, era come se il periodo della maternità l’avesse cambiata: ritmi più calmi, giornate intere passate in casa. Tutto era in funzione di Lavinia: farla dormire, mangiare, visite dal pediatra, notti insonni”
Anche in questa seconda storia, l’ispettrice riprende il ritmo lavorativo, occupandosi di un caso difficile: quello della ventiduenne Virginia Meni.
Ritroviamo una protagonista serena, ma più apprensiva, in balia delle sue sensazioni.
“Cecilia si stava preparando per portare fuori la bambina con il passeggino. Ma si sentiva strana, aveva un forte cerchio alla testa. Poi quel sogno l’aveva sconvolta, aveva di nuovo cominciato ad avere paura del futuro. Era in attesa di qualche segnale che le facesse capire qualcosa di più”
Ciò che apprezzo nei gialli di Giulia Fagiolino è la pacatezza dell’azione e, in particolare, in questo secondo volume, le parti descrittive. Si ha la percezione di un tempo sospeso, di un’osservazione ferma ad un periodo precedente.
In questa indagine, l’ambientazione si sposta dal mondo della scuola a quello delle fabbriche. Persone più adulte, con problematiche differenti rispetto agli adolescenti.
Inoltre, sia i protagonisti che i loro amici diventano genitori, con tutto il carico di ansie e di preoccupazioni, ma anche di immensa gioia, che questo comporta.
Il caso tocca particolarmente Cecilia perché scava nel suo passato e nei suoi rapporti familiari. È sempre sua madre Antonia a darle i consigli più appropriati:
“Cecilia il passato è passato, non tormentarti più, non succederà più, vai avanti per la tua strada e non stare a sentire nessuno”
L’indagine principale si intreccia con una storia parallela e secondaria, quella di Fabio Medri, un ex poliziotto e bravo investigatore.
Qualcosa hanno in comune, lui e l’ispettrice: cercano entrambi la verità.
L’ambientazione è davvero suggestiva. Quella che ci offre Giulia è una Torino magica, misteriosa, che sembra avvolgere Cecilia e noi lettori in un’altra dimensione.
“La nebbia piano piano cominciava a salire. Si guardò attorno. Cominciava ad alzarsi quell’aurea di mistero che caratterizzava da sempre Torino. C’era qualcosa nelle vie, nei palazzi che sembrava le celassero chissà quali misteri, verità nascoste. Camminava, tra la foschia, senza meta” – Pezzi del puzzle
In questo secondo episodio Alessandro, suo marito, è molto più presente, sostenendo Cecilia nei momenti delicati e problematici. È lui che minimizza le situazioni e, insieme ad Antonia, la incoraggia a sopportare le difficoltà.
Il consiglio di Giulia e di Cecilia è che “c’è sempre un motivo per continuare a vivere”.
Ringrazio Giulia Fagiolino per avermi inviato la copia cartacea della seconda indagine dell’ispettrice Falcri.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.