Libri per ragazzi e bambini
Edizioni Mea
2022
cartaceo
48
Questa è una storia fatta di tanti sorrisi e complicità da chi vuole stare accanto ai bambini con il proprio cuore.
I bambini non dovrebbero mai stare in ospedale, ma quando purtroppo è inevitabile starci, allora è bello incontrare persone che forzando un po’ le regole, con un pizzico di fantasia e soprattutto con tanto amore portano gioia nei cuori.
Vi piacciono i libri per bambini? Quale avete letto? “Perzechella”, edito Edizioni Mea, è un libro illustrato, scritto per i piccoli lettori dall’autrice Rosanna Bazzano.
All’interno di questo libro, l’autrice analizza la tematica dei tanti bambini ricoverati negli ospedali.
La sua idea è nata da un fatto personale accaduto quand’era piccola; da lì ha deciso di essere un punto di riferimento per tutti quei bambini che, per vari motivi, si ritrovano a passare settimane o persino mesi all’interno di ospedali.
I protagonisti non sono solo i bambini, ma anche gli infermieri che provano ad alleggerire le loro giornate sperimentando nuovi giochi; e, come tutte le favole, c’è anche un “cattivo”.
“Perzechella era arrivato con un po’ di anticipo e fumava una sigaretta fuori l’edificio, pensieroso” – Perzechella
Era da diversi anni che non prendevo in mano un libro dedicato ai bambini e ai ragazzi, ma quando mi è stato detto che la storia di “Perzechella” nasce proprio dalla pura realtà e dall’esperienza vissuta dall’autrice, non ho potuto dire di no.
Un libro che si legge molto facilmente nel giro di una mezz’oretta, scritto molto bene.
Il libro è ricco di colori e tante immagini, ma non solo. Al suo interno è presente anche un vocabolario, così da far apprendere ai più piccoli nuovi significati e nuovi vocaboli della lingua italiana.
Inoltre, ho apprezzato molto il fatto che l’autrice abbia voluto trattare una tematica così delicata. Quante volte passiamo all’esterno di ospedali pediatrici e immaginiamo i tanti bambini ricoverati lì insieme alle loro mamme? A me capita spesso di pensarlo quando mi ritrovo fuori ai presidi ospedalieri.
È triste pensare ai tanti bambini chiusi lì dentro a combattere contro malattie anche gravi, ma, allo stesso tempo, è piacevole vedere come gli infermieri provino in tutti i modi a risollevare l’umore loro e delle famiglie.
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.