Thriller Psicologico
Giunti
ottobre 2022
cartaceo, ebook
384
Dieci bambine scomparse nei dintorni di Berlino. Dieci piccoli corpi ritrovati nei boschi, in vecchie rimesse, in cantieri abbandonati. E un’unica traccia: una serie di fiocchi rossi appesi ai rami degli alberi, che guidano fino al luogo in cui giacciono le vittime.
Sono passati quattordici lunghi anni dal primo omicidio e finalmente la polizia stringe il cerchio intorno al presunto colpevole: il filosofo di fama mondiale Walter Lesniak, ribattezzato dalla stampa il “Professor Morte”. Ma dal momento dell’arresto, quello che un tempo era uno stimato docente universitario, sembra paralizzato dallo shock e aver perduto una delle fondamentali capacità dell’uomo: la parola. Più lui tace, più le cose si complicano.
C’è solo una persona che non crede alla sua colpevolezza: sua figlia Ann, determinata a provare l’innocenza di quel padre straordinario, affettuoso e protettivo, e a scoprire chi è il vero killer.
Un viaggio che la porterà a esplorare i lati più oscuri dell’animo umano.
“Si può solo fallire quando si tenta di trovare un senso alla follia” – da “Perfect Day” di Romy Hausmann, Giunti.
“Perfect Day”, ultimo thriller piscologico, firmato Romy Hausmann, racconta la drammatica storia di Ann, figlia di un noto professore di filosofia, e delle dieci bambine trovate morte nei dintorni di Berlino.
Ann è la protagonista del libro ed è lei che seguiamo per l’intera storia. Pronta a trovare le prove che il proprio padre, il professor Walter Lesniakdefinito “killer dei fiocchi rossi”, nulla c’entra con gli omicidi delle piccole vittime.
Per Ann è ormai una missione trovare il vero colpevole che ha ucciso le bambine ed appeso, nei pressi dei corpi, dei nastri rossi a segnalare la presenza delle bimbe.
Aiutata da un amica e da un giornalista, Ann incontrerà, durante la sua ricerca, personaggi di ogni tipo, mettendosi a volte in situazioni scomode e rischiando lei stessa la vita.
Devo dire che, di per sé, la lettura non è stata male, ma ci sono state delle parti che non mi hanno catturato del tutto.
In primis i personaggi.
Eccessivi, sempre e comunque. Le criticità delle personalità sono portate all’esagerazione: avere troppi personaggi con tratti affetti da psicopatologie tutti insieme, nello stesso contesto, l’ho trovato veramente “too much”.
Inoltre Ann, la protagonista, sembra trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto, e questa potrebbe anche essere una cosa positiva in un thriller di tutto rispetto, ma sembra inverosimile che la protagonista scopra molte più cose delle autorità e che quest’ultime siano praticamente assenti.
Nonostante ciò, non posso dire che sia un libro che non si faccia leggere, semplicemente non mi ha conquistata del tutto e speravo in un qualcosa di più coinvolgente.
Rimane il fatto che lo stile dell’autrice è piacevole e accompagna il lettore all’interno della storia in un susseguirsi di scene che inevitabilmente incuriosiscono e spingono alla lettura.
Ho ancora due libri di quest’autrice da leggere, sono sicura che questo è stato un caso e che i prossimi che leggerò non mi deluderanno.