
Rosa
Triskell Edizioni
26 marzo 2014
Kindle e cartaceo
86

Glenna, componente dello staff tecnico della squadra di rugby dei Cardiffs, è un vero peperino, un maschiaccio. E una rossa da urlo. La sua vita viene letteralmente messa sottosopra dall’arrivo di un nuovo elemento dalla Repubblica Sudafricana: Johann Christiaan Van der Vaals. Perché le è toccata una simile punizione divina? Da parte sua sarà guerra su tutti i fronti, sia con le parole che con i fatti. Una guerra a colpi di insulti e sì, anche di schiaffi, perché Glenna è una tremenda ragazza irlandese, testarda e bellicosa e molto, molto prevenuta verso il nuovo acquisto della squadra.Peccato che non abbia fatto i conti con i sentimenti, la passione e l’amore. E peccato che non abbia neppure tenuto conto del ruvido fascino di Johann e dei suoi stupendi occhi da leone. Ma soprattutto non ha riflettuto sul fatto che di solito nell’acqua che non si vuol bere alla fine si finisce con l’annegarvi.
“E che nome sarebbe? Più corto no, eh! Si può sapere da dove cavolo arriva?» sbottò come se le avessero appena detto che Hugh Jackman era un cesso.”
“Ecco come doveva essere Van der Vaals. E poi, una sola “a” non bastava? Cosa se ne faceva di due cognomi? Fortuna che nel rugby sulla maglietta si metteva solo il numero, altrimenti per lui avrebbero dovuto inventarne una con le extension.”
Parafrasando il titolo potrei dire: perché proprio un romanzo breve?
Stella mi ha fatto sorridere e sognare. Il personaggio di Glenna è fantastico, fuori dai soliti stereotipi che si trovano dei romanzi d’amore. È una vera furia della natura, una ragazza schietta e senza peli sulla lingua.
“Era una vera monella che fischiava come uno scaricatore di porto, eppure era tutt’altro che un maschio mancato poiché il suo corpo trasudava femminilità da ogni curva.”
Johann, il nostro protagonista, perfetto sotto ogni punto di vista ma purtroppo – secondo Glenna – con un enorme ed insuperabile difetto: è afrikaans. I giocatori di rugby provenienti dal sud-Africa, secondo la nostra eroina, sono cattivi, violenti e razzisti! Ma come spesso accade la realtà molte volte supera la fantasia tant’è che Glenna si troverà costretta, almeno in parte a cambiare idea sul nuovo arrivato:
“Non era rosa e non somigliava a un maialino. Al contrario, era un gran bel pezzo di manzo. Dalla categoria suini lo promosse, senza pensarci due volte, a quella dei bovini”
Il romanzo, il cui unico difetto rilevante è la sua brevità, e scritto in modo fluido e il cambio di POV lo rende frizzante e divertente. I battibecchi e le battute, anche irrispettose, sono una ventata di aria fresca e rendono la lettura di questo libro una piacevole evasione.
Le scene in cui descrive la “corrente erotica” che scorre tra i due è, secondo me, più hot di qualsiasi altra scena di sesso da me letta. La “tensione” che scorre è tangibile.
Spero ardentemente che l’autrice ci regali il seguito della storia. Complimenti Stella, se questo era il tuo romanzo d’esordio non oso immaginare cosa ci riserverai in futuro. Chapeau!

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.