Per non lasciare indietro nessuno. Sindrome di Down: un cromosoma e una marcia in più
autobiografia
Dissensi
2022
cartaceo, ebook
85
In questo libro io racconto la mia storia. Parlo dei miei sogni, della mia famiglia, di Corsico, la mia città, della Giornata Mondiale della Sindrome di Down, della mia promessa calcistica, del mio lavoro, del mio segno che è Ariete, non a caso!
La mia sindrome, la sindrome di Down non è un freno perché so fare mille cose. Io sono speciale, anzi di più.
Marco Fasanella è un ragazzo di circa trent’anni che, in “Per non lasciare indietro nessuno“, edito Dissensi, ci racconta i suoi sogni, hobby, il suo lavoro e l’amore smisurato per la sua ragazza Luana. La sindrome di Down non gli impedisce di realizzare i suoi sogni, di avere tanti amici e di lavorare. Marco è un barista alla L’Oreal di Milano.
Certo, le difficoltà ci sono state, ma Marco ha conseguito il diploma e si è impegnato per essere indipendente. Il suo sogno più grande è quello di essere, un giorno, acclamato come un grande calciatore. La sua squadra è campione del mondo di calcio a 5 e lui ha vinto tanti trofei, come quello di migliore bomber.
Marco sottolinea, nel libro, l’importanza dello sport nella sua vita e, giustamente, vorrebbe essere riconosciuto come gli altri campioni. Tutti hanno conseguito i successi dopo tanta fatica.
“Io sono il più forte del mondo”
Marco ci racconta anche l’importanza delle varie associazioni che lui frequenta e che permettono a lui e a tanti altri ragazzi e ragazze di socializzare e affermarsi nel mondo.
“Per non lasciare indietro nessuno” è un’autobiografia molto piacevole da leggere, la scrittura è scorrevole. Si legge d’un fiato perché si vuole conoscere tutto di Marco.
Questo libro mi ha lasciato una sensazione di benessere. Ho chiuso l’ultima pagina con un sorriso e anche adesso che sto scrivendo la recensione il sorriso ancora aleggia sulle mie labbra.
Insomma, vi consiglio di leggerlo per trovare la stessa voglia che ha Marco di vivere la vita a tutto tondo. Un esempio da seguire per molti di noi.
Vi piacciono le autobiografie che mettono a nudo chi le scrive?