giallo
Stamperia del Valentino
2022
cartaceo, ebook
345
Un giallo ambientato nella Napoli dei primi del Novecento. Un commissario che esplora ogni possibile pista per scovare l'assassino di giovani ragazze.
Vite che si intrecciano sullo sfondo di fatti storici realmente accaduti, scienziati alla ricerca del modo di rendere eterne le spoglie umane. Una ricerca ai confini tra scienza, stregoneria e giustizia unita a una suspence senza pari.
Una combinazione appassionante per una storia che ti prende fin dal primo momento.
“Paura ai grandi magazzini” di Giuseppe Esposito, edito da Stamperia del Valentino, è un noir ambientato nella città di Napoli nei primi anni del ‘900, agli sgoccioli della Belle époque.
Il protagonista principale è il commissario Ruffo che si troverà a indagare su alcuni casi di omicidi ai danni di giovani donne. All’inizio s’ipotizza un caso unico, una cosa capitata per puro caso nell’ambito della cronaca cittadina, ma, quando poi gli omicidi continuano, si intuisce che in città c’è un serial killer.
Tutte le vittime hanno in comune una cosa: lavorano ai grandi magazzini. Chi e perché uccide le povere commesse?
“La fragilità di Spirito aveva veramente dell’incredibile. Quel caso aveva portato a galla l’indole vera del questore”
Il commissario Ruffo chiederà aiuto alla direttrice della testata giornalistica “Il Giorno”, Matilde Serao; grazie a lei conoscerà anche uno psichiatra che lavora presso lo studio del Dott. Antonio Cardarelli, il Dott. Leonardo Bianchi. Due personaggi illustri che rappresentano i punti cardine della storia napoletana di quegli anni. Riusciranno a risolvere il caso?
“Quel presagio d’autunno, l’odore dell’inchiostro e della carta dei quaderni con la copertina nera e il taglio del foglio di color rosso. Si strinse nelle spalle e prese per Toledo.” – Paura ai grandi magazzini
Vi piacciono i romanzi ambientati nel ‘900 e in particolar modo nel periodo della Belle Époque? Avete mai letto qualcosa?
Devo ammettere che all’inizio ho avuto un po’ di difficoltà nella lettura del romanzo, sarà che l’epoca in cui è ambientata non mi piace particolarmente. Ho avuto sempre difficoltà nel leggere i romanzi ambientati in un preciso periodo storico, non so perché. Però devo ammettere che mi ha preso particolarmente proprio per lo stile utilizzato, uno stile semplice, fluido e dal sapore antico.
L’autore catapulta noi lettori nella cronaca nera di quegli anni, intrecciando le indagini di un semplice commissario di polizia con l’incontro di grandi personalità, fiore all’occhiello della città di Napoli, proprio come Matilde Serao e il dottor Antonio Cardarelli dell’omonimo ospedale.
Ho apprezzato molto anche la cover, rievocante lo stile del fumetto o di un western. L’autore ha saputo descrivere minuziosamente la città, facendomi rivivere un’epoca che purtroppo non ho vissuto e che sono certa mancherà nel mio bagaglio di vita.
Tutto ciò ha compensato durante il percorso di lettura e mi ha fatto dimenticare completamente le difficoltà avute all’inizio. Consiglio a tutti voi la lettura di questo romanzo.
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.