Recensione: “Osiride sono io” di Barbara Mazzocco, Grafiche Stile Edizioni

A Isabel non manca proprio nulla: è intelligente, simpatica, bella e indipendente. Fa però uno sbaglio che pagherà caro innamorandosi perdutamente dell’uomo sbagliato.

Si renderà conto di aver costruito insieme a suo marito una vita che diventerà una prigione, un incubo da cui, dopo aver toccato il fondo, proverà a scappare. Isabel, annaspando e cercando di non annegare nel buio della sua vita, troverà aiuto da uno psicoterapeuta che farà davvero di tutto per lei. La soluzione che troverà sarà del tutto inaspettata.

Un romanzo dedicato a tutte le donne che non ce l’hanno fatta, ma che ci hanno creduto fino in fondo.

Ormai leggiamo sempre più spesso, sui giornali, ma soprattutto sui social, di femminicidi, maltrattamenti verso le donne… e la cosa sembra quasi non fare più scalpore, perché è ormai all’ordine del giorno.

Durante la pandemia il numero delle vittime è certamente aumentato, poiché chiedere aiuto diventava sempre più difficile, non potendo uscire di casa… ma questa non è certo una giustificazione valida per non vedere o voler sopportare tutto, credendo di meritarlo.

La protagonista della nostra storia è Isabel, vive a Trento e ha tutto quello che una donna possa desiderare: è bella, affascinante e, soprattutto, intelligente; è sposata con Pietro e, insieme, hanno avuto un bambino, Lucas. Ma il suo mondo perfetto crolla all’improvviso: suo marito inizia a essere sempre più possessivo, assente e, soprattutto, violento per qualsiasi motivo: non vuole più che Isabel esca con le sue amiche, che vada al bar con le mamme degli amichetti di Lucas perché sono delle poco di buono.. .ogni cosa che lei prima faceva abitualmente inizia ad essere un divieto. Isabel non riesce a capire il motivo del cambiamento e cerca di giustificarlo in tutti i modi per salvare il suo matrimonio, per proteggere Lucas e la futura sorellina. Ma vivere quella vita diventa, ogni giorno, sempre più difficile, tanto che Isabel decide di farsi aiutare da uno psicoterapeuta, cambiando così la sua vita per sempre…

La storia di Isabel si legge davvero in poco tempo; una volta che inizi, non vuoi più staccarti dalle pagine per sapere come finirà… ce la farà Isabel a tirar fuori tutto il coraggio che ha dentro o sarà l’ennesima vittima che leggiamo sulle pagine dei giornali?

Isabel si ritrova prigioniera in una vita che non immaginava così; lei sognava l’amore delle favole con Pietro e, invece, quello che si vede costretta a vivere è tutto tranne che amore. L’amore non è sofferenza, non è pianti, non è botte! Quando si trasforma in questo bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto e denunciare, denunciare, denunciare… solo così se ne può venire fuori davvero e riappropriarsi della propria vita. Chiedere aiuto non significa dimostrarsi deboli, anzi tutt’altro.

Voi come vi comportereste in una storia del genere? Aiutereste chi è in difficoltà o fareste finta di non vedere?

Questo romanzo è dedicato “a tutte le donne che non ce l’hanno fatta, ma che ci hanno creduto fino in fondo”, che ci hanno provato, senza riuscirci. Mai come oggi questa lettura può essere indicata, sperando che un giorno non si sentano mai più delle vicende come questa.