
Le avventure di Lea #2
Fantascienza
Self-publishing
15 ottobre 2022
Cartaceo, ebook
215

Lea è cresciuta e con lei i suoi compagni di avventura. Adesso fa il lavoro dei suoi sogni, quello per cui ha lottato e sofferto... ma non tutto è così semplice quando si tratta della sua vita. Nuovi intrighi e ostacoli la attendono, tradimenti da cui proteggersi e maschere da riconoscere.
La Flotta Galattica riserverà emozioni e un carico di suspense in continua crescita in questo secondo romanzo in cui si intrecciano i due principi cardine che danno il titolo all’opera: l’onore e la fedeltà.
C’è l’amico d’infanzia Filippo che l’aiuta e supporta. Ma emergono nuovi aspetti del carattere di Lea: il forte senso di responsabilità e il senso del dovere. Il racconto della vita sull’altronave, il rapporto coi colleghi, le passioni e gli intrighi si fanno vivi e intensi. Lea e Filippo diventano il fulcro della storia e alcuni elementi s’indovinano già dando uno sguardo alla copertina, che come per “La figlia dei due mondi”, è una specie di “caccia all’indizio”.
“Onore e fedeltà” di Ilaria Pernigotti è il secondo volume della sua dilogia di fantascienza. Il primo, “La figlia dei due mondi”, che ho recensito di recente, si era concluso con un colpo di scena. Il secondo volume si apre con un altro.
Non sono mai tempi facili per Lea, la protagonista metà umana e metà keidiana, perché viene sempre presa di mira.
“Di voi so ogni cosa: nome, cognome, data di nascita, dove avete vissuto e il vostro comportamento in Accademia. Siete una testa calda, cadetto, una persona che non sa stare alle regole e per questo più volte ripresa e punita disciplinarmente. Siete un pericolo per l’ordine costituito, come lo sono tutti i ribelli!”
In Accademia le regole sono rigide: puntualità, punizioni, ispezioni. Si affronta il tema, purtroppo attuale, della violenza fisica e psicologica sulle donne.
“Mi voleva sempre con sé, a ogni suo capriccio o voglia non accettava un no come risposta e diventava crudele e violento… Divenne sempre più paranoico, possessivo e geloso.”
Lea ha, ormai, diciotto anni e l’autrice tocca tematiche forti e importanti, adeguate alla sua età.
È così difficile per una donna essere creduta quando racconta di subire violenza? Lea viene addirittura accusata di aver sognato tutto, che sia stato frutto di una iperstimolazione sensoriale del suo cervello. In effetti, siamo nello cyberspazio, potrebbe anche essere! Non è semplice distinguere cosa è reale da cosa non lo è.
“In palestra sfogai la mia rabbia, che divenne determinazione e forza agonistica nel battere i miei record personali di allenamento.”
Lo sport aiuta a dominare le emozioni, soprattutto quelle forti e deleterie, e a ritrovare un benessere mentale.
La nuova missione porta Lea, rimasta Guardiamarina, e Ashtar,suo fratello, diventato Tenente, sul pianeta rosso: Marte.
Ilaria parla dei legami familiari che, spesso, nell’ambiente lavorativo, possono minare la reputazione e tratta il delicato tema dell’aspetto fisico.
Lea potrebbe sembrare umana – vi ricordo che sua madre, Leila, lo era; mentre suo padre, Kelas, era ambasciatore del pianeta Keid sulla Terra –, ma viene tradita dalle caratteristiche orecchie a punta! L’aspetto fisico è davvero così importante per apprezzare una persona?
“Vorrei che le persone mi accettassero per come sono, valutandomi per le mie azioni e non per il mio aspetto fisico.
Sarà come dici tu… ma a me, personalmente, le tue orecchie a punta mettono a disagio, farò un po’ di fatica i primi tempi a non vederti come un’aliena” – Onore e fedeltà
Anche da adulta, Lea non perde la fama di essere ribelle e disobbediente. Mi fa tristezza questo accanimento nei suoi confronti. Per fortuna, viene apprezzata sulla nuova nave su cui salpa, la Santa Maria.
Inizia la parte più coinvolgente e di azione della saga. Si parte all’esplorazione di altri pianeti, tra cui Solaris III. I membri dell’equipaggio devono scendere nella capitale, Rura, e mischiarsi tra la popolazione locale, restando in incognito, per capire i loro usi e costumi.
“Rura sembrava avere delle affinità con la Londra del XIX secolo. Vi trovammo un’aria piena di fumo proveniente dal carbon fossile usato per le attività industriali e civili; inoltre, vi era un marcato contrasto tra le classi sociali, oltre che uno scorrazzare incessante di fanciulli, vestiti poco più che con dei cenci. Notammo che alcuni chiedevano l’elemosina o che si dedicavano al furto e a qualche atto di vandalismo”
Avevo già notato, nel primo volume, un riflesso delle abitudini terrestri in voga nei secoli scorsi su questi pianeti.
In questo secondo capitolo, il carattere di Lea subisce un’evoluzione, dovuta certamente alla maggiore età, ma anche alle esperienze, non sempre piacevoli, subite nel tempo. Inizia ad imporre a se stessa disciplina e autocontrollo, diventando più efficiente, ma anche più distaccata a livello emotivo. Esce la parte keidiana che è in lei. Vi ricordo che sul pianeta Keid le emozioni e i sentimenti devono essere contenuti, soprattutto in pubblico.
Diventa fredda, glaciale, come lo Spazio nel quale viaggia. Ilaria Pernigotti consiglia a Lea ma, indirettamente, a tutti noi, di cercare di empatizzare con gli altri e di essere più accomodanti.
“Io non fraternizzo con l’equipaggio, io ci lavoro.
In quale pianeta alieno hai abbandonato l’anima, Lea?”
L’autrice tocca anche il tema del razzismo e del disprezzo tra popoli diversi, nello specifico tra terrestri e keidiani. Queste polemiche minano l’armonia di un ambiente ristretto come quello di una nave spaziale.
Anche sulla copertina del secondo volume si trovano degli indizi legati alla storia narrata. Si possono distinguere la chiave di violino e l’immagine di Mozart per l’importanza che i protagonisti danno alla musica.
Inoltre, quello nello Spazio e nel futuro non è il solo viaggio affrontato da Lea e dal suo equipaggio! Ilaria porta loro, e noi, anche nel passato, per un breve excursus.
Il romanzo è strutturato in diciotto capitoli, nei quali non mancano colpi di scena, avventure ed emozioni.
Vi piacerebbe vivere un’esperienza nello Spazio?
Ringrazio l’autrice, Ilaria Pernigotti, per avermi inviato una copia cartacea dei suoi romanzi.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.