
Romanzo psicologico
Amrita
2021
cartaceo, ebook
320

Tutti noi, nel corso della vita, siamo chiamata ad affrontare molte morti, tra cui quella dei nostri cari, e tutti ci dovremo confrontare, alla fine, con la sfida del nostro personale passaggio.
Christine Longaker trasmette fiducia e ispirazione a chi si trova davanti alle domande più difficili: come consolare un amico con un cancro terminale quando io stesso sono terrorizzato dalla morte? Come posso relazionarmi con qualcuno afflitto dalla demenza? Come riuscire ad accettare la morte di un genitore, di un fratello, di un coniuge? Come guarire il proprio dolore ed elaborare il lutto?
Ogni tramonto è un'alba è inoltre una valida guida per chi si trova ad affrontare personalmente la morte, ad assistere un proprio caro o già lavora nel campo dell'accompagnamento dei morenti.
Rifacendosi agli insegnamenti del buddhismo tibetano, Ogni tramonto è un'alba introduce il lettore a una comprensione profonda del nostro potenziale spirituale di esseri umani, e mostra come sia possibile prepararsi alla morte sia emotivamente che spiritualmente.
I principi spirituali cui si fa riferimento in questo libro sono universali , e ormai, oggi, oggetto di numerosi studi scientifici che ne confermano la validità.
“Non so cosa sia più difficile, se sperimentare un dolore insopportabile o assistere impotenti mentre un simile dolore si accanisce su qualcuno che amiamo” – Ogni tramonto è un’alba
“Ogni tramonto è un’alba” di Christine Longaker, edito da Edizioni Amrita, è un libro che tratta un tema molto difficile, l’elaborazione del lutto. Ma quanto è difficile elaborare il lutto dopo una grande perdita?
Il libro si apre con l’esperienza che l’autrice ha vissuto in prima persona.
Un giorno al marito viene diagnosticato una leucemia acuta e, da qui, inizia un gran calvario fatto di ospedali e cure, sino al momento in cui tutto precipita e il marito viene a mancare.
Ed è da qui che l’autrice inizia un percorso di buddhismo tibetano per provare a elaborare il lutto in maniera differente, senza chiudersi a riccio.
“È questo, io credo, il significato della sofferenza: tutte le difficoltà che affronti nella vita, tutte le prove e tribolazioni, tutti gli incubi e le perdite vengono ancora considerate maledizioni dalla maggior parte della gente, punizioni di Dio, cose negative, insomma” – Ogni tramonto è un’alba
Riuscite sempre a elaborare il lutto o avete bisogno di un aiuto?
Quando ho deciso di leggere questo libro l’ho fatto per cercare di provare a elaborare il lutto dopo la perdita di nonna. Ma, purtroppo, non esiste un metodo vero e proprio per elaborare eventi di tal genere.
Dicono che il tempo aiuti a lenire il dolore; io penso, invece, che il tempo peggiori solo le cose, poiché ogni giorno che passa la mancanza aumenta.
La prima parte è stata struggente e il lettore riesce ad entrare perfettamente in empatia con quanto legge. Chiunque ha avuto un’esperienza del genere non può non sentirsi un tutt’uno con l’autrice: anche noi siamo stati vicino a nonna quando le fu diagnosticato un linfoma non hodgkin e sono testimone di questo legame che si instaura con la Longaker.
Il libro è suddiviso in due sezioni. La prima s’intitola “L’esperienza del morire”. Ogni sezione è divisa a sua volta in capitoli e sotto-capitoli; la prima parte si sofferma sul come bisognerebbe affrontare la morte, la pratica del buddhismo e tant’altro ancora.
La seconda sezione, invece, parla dei quattro compiti del vivere e del morire, delle pratiche spirituali per trasformare la sofferenza e di come bisognerebbe prepararsi spiritualmente e mentalmente alla morte. Lo stile del libro è stato semplice, interessante da leggere, struggente in alcuni punti.
Unico neo: mi ha un po’ delusa la specificità a cui viene ancorato il lutto. Mi spiego meglio: mi aspettavo un libro incentrato sul lutto in generale. Diversamente, “Ogni tramonto è un’alba” si sofferma principalmente su come elaborare il lutto nei confronti di malati oncologici o afflitti da demenza e su come bisognerebbe affrontare il lutto quando il tragico evento avviene in tali contesti. Il messaggio mi è sembrato settoriale: come se il problema fosse solo “l’essere malati”, senza avere riguardo del lutto visto in tutte le sue forme e in tutti i suoi aspetti.
Nonostante la nota negativa e personale, consiglio la lettura di questo libro, in particolar modo se avete bisogno di un aiuto per elaborare il lutto.

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.