
Hekateion
Thriller
Arpeggio Libero
14 novembre 2018
Ebook, copertina flessibile
288

Un uomo che rinnega il suo passato, che vive in un presente fatto di pensieri sconnessi, di odio profondo e pulsioni irrefrenabili; un uomo che sfoga in modi orrendi la propria alienazione, riconoscendo solo in parte la follia omicida che pervade la sua mente.
Una mente piena di assurdi mantra, di soluzioni imprevedibili a problemi reali e immaginati, di squilibri dall'origine terrificante.
E tra i suoi pensieri di morte l'immagine fissa di due occhi blu di bambina, iridi che lo tengono ancorato al passato e che lo accompagnano lungo una storia che nasconde molto altro: denuncia sociale, politica, culturale.
Un protagonista senza volto difficile da comprendere ma che non si può fare a meno di cercare di interpretare, fino all'inquietante rivelazione finale.
” Niente futuro niente passato, solo qui e ora.”
“Il mio cervello è un deserto iracheno che brucia”
Ci troviamo in una città non ben definita, l’autore ci tiene a non farci conoscere molto del posto, ma riusciamo a capire che è un posto molto caotico e con molto traffico.
Non è passato molto tempo, si presuppone, ma il protagonista ci fa rivivere continuamente la strage che ci fu l’undici settembre.
Viene ricordato continuamente, come se per il protagonista sia un mantra.
Prova piacere nel rivedere quella strage perchè ci troviamo di fronte ad un sadico.
La trama fluisce bene, i discorsi inizialmente non sono ben evidenziati, ma tutto sommato scorre nel verso giusto.
Rende le situazioni piccanti in maniera interessante e violente quando devono esserlo.
Storia intrigante che nei giusti punti riesce a tenerti con il fiato sospeso.
Uno di quel libri che ti colpisce, che ti fa immaginare cose che non vorresti nemmeno immaginare.
Il protagonista, che cambia nome per ogni vittima è un serial killer e da come si comporta ed esprime, riusciamo ad intuire che soffre di un disturbo della personalità.
Raccontato in modo macabro, con aneddoti molto forti e flashback spaventosi.
Raccontato nei dettagli, con passaggi anche molto crudi, se vogliamo ammetterlo, lo rende un bel thriller.
Ti trovi improvvisamente catapultato in un mondo che non conoscevi.
Un mondo fatto di pazzia, di impulsi, un mondo spaventoso, che non ti aspetteresti.
Storia, guerre, complotti, viene tutto raccontato senza peli sulla lingua.
In questo caso, l’autore riesce a coinvolgere ogni fibra del tuo corpo, come uno di quei film che guardi ininterrottamente senza mai staccare gli occhi.
Ecco, proprio come in quel caso, con la differenza che qui, rimani attaccato alle pagine di un libro.
Se l’autore scrivesse altri thriller in questo modo, sono sicura che li leggerei tutti. Ha una scrittura molto particolare, sa essere estremamente dettagliato in alcuni frangenti, mentre in altri momenti, quando vorresti maggiori dettagli per capirne di più, sorvola l’argomento, non ti fornisce indicazioni, ma ti rende la lettura più intrigante, dal momento che sei tu stesso che devi collegare tutti i pezzi della storia.
Ho letto molti thriller, ma Occhi blu è stata una vera scoperta.
Una pagina tira l’altra e ti ritrovi a leggere di continuo perchè vuoi e devi sapere.
Questo libro è come un pacchetto di patatine che ti piace e di cui che non puoi fare a meno.
Il finale è una bomba ad orologeria.
Un finale degno di Stephen King.
Un finale che non ti aspetti, che ti lascia quel briciolo di amaro in bocca. L’autore ci regala un altro thriller psicologico, dove la mente è la prima cosa che serve, dove tutto ad un certo punto si complica, diventa quasi impossibile, ma poi tutto si risolve.
Preparatevi ad essere trasportati in un mondo più grande di voi, fatto di violenze e soprusi, vendetta e rimorsi, pazzia e razionalità.
Preparatevi ad entrare in un mondo che difficilmente avreste conosciuto.
Preparatevi ad entrare, dentro ad un paio di occhi blu.
Sergio L. Duma vive a Galatina, nel cuore del salento.
Ha fantasie folli che usa nelle opere che scrive.
Adora il cinema, la musica e i fumetti.
Si definisce una persona tranquilla che conduce una vita normale.