
romanzo
Bertoni Editore
luglio 2020
cartaceo
418

Kelly non è una ragazza per bene. Non crede nell’amore e non sogna il principe azzurro: vive la propria vita alla giornata, a cavallo tra i tanti locali di Roma e altrettanti trascurabili amanti. Non si fa scrupoli. Si gode i suoi diciannove anni in un modo che non molti approverebbero.
Fino al giorno in cui conosce Adam. È bello, simpatico e, a differenza di tutti gli altri, desidera salvarla dal vortice di perdizione nel quale si ritrova. Eppure non si fida: Kelly infatti, sotto l’aspetto adulto e l’atteggiamento determinato, è fragile, fatica a respingere un passato che non riesce a trascurare. I due legano fin da subito, con la facilità di molte altre relazioni e la difficoltà di doversi fidare di qualcuno che la costringe a vedere inediti aspetti positivi di sé.
Però c’è anche Vins, il cameriere del locale sotto casa. È talmente ossessionato da lei che Kelly si convince di vederlo ovunque. Lo scorge tra le vie della città, nei negozi, in periferia. Kelly lo teme, ma al tempo stesso ne è attratta: la sregolatezza con cui Vins affronta la vita sposa alla perfezione la filosofia che Adam sta cercando di combattere, quella con cui Kelly ha sempre convissuto. Quindi perché cambiare proprio adesso? Qual è la direzione giusta?
Ma sia Vins che Adam non sono completamente onesti con lei, le mentono e la trattano come una marionetta nelle mani di avidi giocattolai. Una sensazione che la perseguita fin da quando era piccola. Kelly aveva quasi creduto di potersi meritare qualcosa di buono. E cosa fare ora? Fidarsi di Vins e il suo amore malato, o di Adam, con la sua dolcezza non del tutto sincera?
“D’altronde, è questo che fanno le principesse moderne, quelle che hanno finalmente capito di non dover dipendere da nessuno: si salvano da sole”
Quella di principessa moderna è una figura che nel nostro immaginario associamo ad una principessa tradizionale delle favole, un po’ più tecnologica e introiettata in un contesto attuale. Non più la principessa con il gonnellone ampio, ma la principessa con shorts e blousa. Eppure, non è neanche questa l’idea di principessa moderna che emerge da Non solo le stelle brillano in cielo di Alessia Malvestio, recensito oggi per voi.
Kelly, la protagonista della storia e narratrice in prima persona delle vicende della sua vita presente e passata, è una ragazza che appare forte, arrogante, presuntuosa, leader e soprattutto poco avvezza a quei convenevoli che dei genitori si aspetterebbero invece fossero seguiti dalla propria figlia. I “genitori” costituiscono il primo aspetto che rileva ai fini dell’inquadramento della protagonista: persone che vogliono essere presenti nella vita della figlia, che non comprendono né accettano il suo stile di vita e che sono consapevoli di avere dei conti in sospeso con lei. Kelly sembra odiare i suoi genitori e non si preoccupa di nascondere questo sentimento, anzi.
Il secondo aspetto che rileva, a mio parere, è la “difesa”: lo scudo che chi ha sofferto o soffre innalza davanti a sé riveste, spesso varie sfaccettature. Lo scudo di Kelly è il menefreghismo verso il proprio futuro e ciò che la circonda, nonché il vivere alla giornata, godendosi tutte le materialità e i vizi in cui un giovane adolescente può incorrere. Lei non si cura del giudizio delle persone, che la appellano con epiteti anche volgari; non si cura di dare un dispiacere a chi le vuole bene o ai suoi genitori, perché prima di loro è stata lei stessa a soffrire.
Terzo aspetto è la sofferenza, appunto. Una sofferenza che trae le sue origini da orrori vissuti da bambina, che l’hanno portata ad odiare suo padre; da disastri e delusioni, che l’hanno portata ad odiare sua madre; da tradimenti, che le hanno fatto odiare l’amore; dalle insoddisfazioni e le sconfitte, che l’hanno portata a non credere più nei sogni.
Poi, senza pronunciare altre inutili parole, si chiuse di nuovo in bagno, osservando assente la porta bianca davanti a sé e dando inizio a un pianto che non avrebbe avuto alcuna intenzione di fermarsi e durò secondi, minuti, ore, giorni e persino settimane.
Cosa può far cambiare una situazione del genere? Ovviamente, l’amore. Quell’amore che ti cambia, ti mette in discussione, ti travolge e a cui non sai dire “no”. L’amore di Kelly per Adam apre una sorta di “storia nella storia” nell’ambito della narrazione. Alla vita problematica di Kelly si aggiunge la vita difficile di Adam, che, anche lui reduce da sofferenze passate, dovrà vivere la peggiore delle sofferenze, avendo però questa volta la donna che ama al suo fianco.
Cambiare per amore è possibile; o meglio: non si cambia nella propria essenza. Questa essenza viene, anzi, ri-scoperta. Tutto ciò che Kelly è davvero emerge, a dispetto della maschera a forma di scudo che ha indossato, in tutti gli anni trascorsi da quando ne aveva dieci. Eppure, un ostacolo o il “cattivo” che cerca di riportarci sulla strada sbagliata c’è in ogni storia, e non è mancato in questa. Un “cattivo” di cui l’autrice ci concede un piccolo approfondimento, al fine di farci comprendere che spesso non si è cattivi per nascita o per scelta volontaria; ma perché la nostra mente o il nostro animo sono stati plasmati o si sono plasmati in tale direzione.
Rimasero abbracciati per un tempo che parve infinito, ma che nessuno dei due avrebbe voluto scorresse più velocemente. Bastava quello, la loro vicinanza, il loro amore incondizionato.
Senza svelarvi molto della trama, ho cercato di riassumere un po’ quelli che, secondo me, sono i punti salienti per comprendere la struttura della storia narrata da Alessia Malvestio. Il suo stile, nel fare ciò, è sicuramente pulito, chiaro, anche se a volte lento. Si alternano, senza prevalere, discorsi diretti e discorsi indiretti, dato il peso rilevante che hanno i flussi di coscienza della protagonista.
Un libro che, sicuramente, consiglio a lettori adolescenti, giovani e più esperti di problemi esistenziali dettati dall’età. Sono certa che tanti si immedesimeranno in Kelly e tanti altri in Adam, lo spiraglio di luce. Eppure alcuni tratti della storia, che l’autrice tiene a sottolineare tratta dalla sua pura fantasia, sono apparsi quasi incredibili o assurdi. O forse il modo di reagire ad alcune situazioni è apparso altrettanto incredibile o assurdo.
Mi sarebbe piaciuto, inoltre, un approfondimento, oltre che sul rapporto di Kelly con la mamma, su quello con il papà, molto più buio e connotato da segreti. O ancora (forse questo può essere uno spunto per un probabile spin-off) un approfondimento su Adam e su come lui si sia imbattuto in Kelly. Ma intanto, complimenti ad Alessia Malvestio e grazie per questa finestra a tante ante sulla vita di una adolescente di oggi.

Leggere mi stimola e mi riempie. L’ho sempre fatto, fin da piccola. Prediligo i classici, i romanzi storici, quelli ambientati in altre epoche e culture. Spero di riuscire a condividere con voi almeno parte dell’impatto che ha su di me tutto questo magico universo.