
psicologia
Emia Edizioni
19 giugno 2019
cartaceo
176

Il sogno non può essere interpretato volgarmente e frettolosamente, ha bisogno di tempo, di spazio, di un luogo protetto dove paziente e analista si incontrano dando vita ad uno scambio irripetibile, unico, quasi magico.
Questo viaggio nel sogno vi farà incuriosire, riscoprire, rimettere in discussione, dando voce al vostro inconscio, con l'intento, perché no, di aprire uno spiraglio nella mente di chi riserva, ancora, dubbi sulla psicoanalisi.
“Questo viaggio nel sogno vi farà incuriosire, riscoprire, rimettere in discussione, dando voce al vostro inconscio, con l’intento, perché no, di aprire uno spiraglio nella mente di chi riserva, ancora, dubbi sulla psicoanalisi” – Non smettere mai di sognare
“Non smettere mai di sognare” è un libro che si deve leggere. Non solo per piacere, ma perché può farci capire davvero tanto di noi stessi.
La sua autrice, Cinzia Salvatori, in una maniera semplice e con una scrittura adatta a tutti, nonostante la particolarità del tema, ci accompagna dentro la psicoanalisi; ci porta nella sua vita e ci fa dare un’occhiata a quell’inconscio che troppo stesso ignoriamo.
Impossibile non ritrovarsi in questo testo perché prima o poi, uno di quei sogni lo abbiamo fatto anche noi; o abbiamo lasciato che la nostra parte più profonda si nascondesse dietro a similitudini o paure, per uscire poi alla scoperto nei nostri momenti di più grande fragilità.
Iniziando dalle basi della psicoanalisi, ci porge qualche nozione dell’interpretazione dei sogni di Sigmund Freud e di Carl Gustave Jung, senza però appesantire la lettura o approfondire troppo con concetti fuori dalla portata di persone non professioniste.
Io adoro Jung, credo che le sue idee sui sogni abbiano anticipato di molto i pensieri che poi sono risultati più veritieri.
“La teoria di Jung si distacca da quella freudiana a partire dall’idea che il sogno non sia totalmente indipendente dalla nostra volontà. Jung infatti ritiene il sogno una forma complessa di espressione, in cui gli oggetti e le persone “sognate” non sono sempre investite di desiderio sessuale, come invece afferma Freud” – Non smettere di sognare
Il resto del libro lascia le teorie dei grandi psicoanalisti e ci porta al centro di quello che ti aspetti iniziando a leggere la prima pagina: i sogni.
Diviso in diverse sezioni, “Non smettere mai di sognare” riporta esempi pratici di sogni avuti da pazienti; realtà che hanno un senso diverso da quello che potrebbero sembrare al primo approccio e che tiranno fuori emozioni, ricordi e sofferenze che devono essere analizzati, affrontati e superati.
Ogni categoria fa perdere il lettore nei racconti, nelle parole; e anche se ognuna ha di per sé un grande significato ed una spiegazione profonda, è la parte dedicata ai sogni dei bambini che mi ha colpito di più.
La loro mente, nel momento di più grande rilassatezza, come durante il sonno, rielabora la giornata o anche piccoli momenti che li hanno colpiti; o addirittura porta a galla problematiche famigliari che li turbano e che non sanno come affrontare.
Che sofferenza leggere il disagio dei bambini; e che dolore capire che molto spesso questo è dovuto ai comportamenti dei genitori. Volontariamente o no, spesso facciamo o diciamo cose che feriscono i nostri figli, e questa è una di quelle cose che veramente mi fa stare male.
Perché, anche se non siamo perfetti, dovremmo solo farli stare bene e felici; invece a volte siamo noi genitori a destabilizzarli.
“La tigre piccola mangia la tigre grande e intorno c’è un maiale che le guarda” – Non smettere di sognare
Questo è il sogno di una bambina che nel libro si chiama A; sapete cosa vuol dire? Cosa significa per quella piccola cucciola?
Che vuole “mangiare la madre” perché è stanca delle tante discussioni fra i genitori dopo che il papà ha tradito la mamma. Il maiale è il papà, rappresentato così perché ormai chiamato dalla mamma solo in quel modo; questa situazione provoca mal di pancia alla bambina, senza avere una motivazione pratica come spiegazione. L’addome racchiude tutta la sua sofferenza e i sogni cercano di farla uscire.
Toccante. Così come gli altri sogni rappresentati; i mezzi di trasporto per esempio, o l’acqua, collegata alla maternità; o addirittura l’analista rappresentata in maniera onirica perché punto fondamentale nella vita del paziente.
Davvero storie intense ed interiori, che ti fanno porgere molte domande e spesso riescono anche a dare quelle risposte che sembrano scritte per te.
Allora mi viene da chiedere: devo analizzare meglio i miei sogni per capire cosa in realtà cercano di dirmi?
Riesco a capirne il senso da sola, o ho bisogno di un professionista che mi aiuti?
Non so rispondere, ma credo che il nostro inconscio sia davvero molto lungimirante e riesca a vedere oltre quello che facciamo con gli occhi. O col cuore.
Non posso né voglio soffermarmi sui tecnicismi o sulla struttura di questo libro, perché non credo che sia stato scritto per raccontare una storia, ma per condividere con noi tutti una parte della psicanalisi che potrebbe far cadere quelle barriere che troppo spesso si hanno verso questa tipologia di aiuto. A mio avviso fondamentale.
Cinzia Salvatori, con la grande passione per il suo lavoro e l’immensa empatia che dimostra, si offre a noi in una maniera totalmente sincera, totalmente diretta; ed è proprio quello che ti aspetti da una professionista del suo calibro.
“Non smettere di sognar”e non è un libro che si deve leggere, ma che si ha bisogno di leggere.
Perciò posso dire solo grazie all’autrice e grazie a chi, come me, ha avuto una necessità incombente di trovare i propri sogni fra i racconti degli altri.
In fondo, alla fine, non siamo tutti un po’ i pazienti di qualcuno?
L’autrice
Cinzia Salvatori ha collaborato con diverse riviste scientifiche tra cui “Nascere”, ha partecipato alla stesura del libro “Psicologia Cinica in Medicina e ricevuto il premio “Rotary Club” nel 1997.
Nel 2015 fonda l’associazione “Atepa Roma”, nella speranza di creare una rete di supporto anche per chi si trova in condizioni economiche disagiate.

Appassionata di scrittura e lettura da quando sono piccola, ho scritto e pubblicato tre libri.
Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.