
Romanzo rosa
Newton Compton Editori
10 gennaio 2022
cartaceo, ebook
416

Belvedere in Chianti, piccolo borgo sulle colline toscane, dove abbondano ulivi e vigne ma di scapoli nemmeno l’ombra, è in fermento.
Charles Bingley, nipote del defunto conte Ricasoli, sta arrivando dall’Inghilterra per prendere possesso dell’eredità, la tenuta Le Giuggiole.
La notizia ha scatenato le potenziali suocere, disposte a tutto pur di sistemare le figlie con Charles o con il suo altrettanto affascinante, ricco e single amico Michael D’Arcy. A chi, invece, questa caccia al marito non interessa, è Elisa, amica d’infanzia di entrambi i giovani, con i quali passava tutte le estati alla tenuta, dove ora vive e si occupa con passione della vigna e della produzione del vino. Mentre tutte le ragazze di Belvedere si contendono i due appetitosi single, Elisa cerca di capire cosa ne sarà della tenuta, dato che Charles e Michael sembrano arrivati in Toscana con intenzioni poco chiare. Sono passati molti anni da quando lei e Michael erano compagni di giochi, la vita li ha cambiati e molti segreti si sono annidati tra le pieghe del tempo, che però sono sempre più difficili da nascondere.
“Una credenza universalmente condivisa è quella per cui un uomo scapolo in possesso di un’ampia fortuna debba essere in cerca di una moglie. Non siamo nell’Hertfordshire e non è il 1812: Belvedere in Chianti è un paesino di tremiladuecento abitanti al confine tra le province di Firenze e Siena ed è il XXI secolo. O meglio, così dicono i calendari, ma da certi discorsi non sembrerebbe” – Non è un paese per single
“Non è un paese per single”, il nuovo libro di Felicia Kingsley, si dimostra ancora una volta la lettura divertente, allegra e frizzante a cui l’autrice ci ha abituati. Una gradita conferma insomma, che gli amanti del genere non potranno che apprezzare.
Stavolta il tutto si svolge in un piccolo paese della Toscana, dove i bei vigneti che caratterizzano la regione fanno da sfondo alle vicende amorose della protagonista femminile della storia, Elisa, mamma single che vive per il suo lavoro. Abita in un’antica villa ormai in decadenza, Le Giuggiole, con sua madre, sua sorella, sua figlia e Donatella, governante della datata residenza.
Morto il proprietario, l’antica magione con le terre annesse va in eredità ai suoi nipoti Charles e Caroline, che di quel posto sperduto lontano dalla loro cara Inghilterra non sanno proprio che farsene.
Ed è qui che entra in ballo Michael, il secondo protagonista; affarista nato, consiglia all’amico di non rinunciare a quella che, a prima vista, pare solo un’incombenza da sbrigare, ma di cercare un’acquirente per la proprietà ereditata: quella zona d’Italia è molto quotata nel mercato immobiliare, potrebbero entrambi ottenere un bel gruzzoletto.
“Tu l’eredità l’accetti… e poi vendi la tenuta al miglior offerente…Lasciami fare e…troverò la soluzione più rapida e vantaggiosa” – Non è un paese per single
Charles si fa convincere e, insieme a sua sorella, si reca in Toscana per prendere possesso della villa. Qualche giorno dopo anche Michael li seguirà, sia perché costretto dal suo superiore a prendersi una vacanza, sia perché vuole vedere con i propri occhi a quanto può ammontare l’affare che ha in mente.
E fin qui tutto sembra filare liscio sennonché quei luoghi, che i due aitanti giovani scapoli hanno frequentato spesso da bambini, riportano alla mente i ricordi di ciò che fu, della spensieratezza e della nostalgia di tempi ormai andati. Rivedere le persone con cui quei bei momenti sono stati condivisi, all’improvviso fa scattare meccanismi che la vita aveva fatto mettere da parte e considerare le cose da prospettive diverse.
Michael ritrova Elisa e si rende conto di averla sempre amata; lei ritrova lui e capisce che il suo cuore riesce a battere ancora.
Tutto questo dopo un iniziale malinteso tra i due che scatena l’ira della donna; per vendicarsi, butta il suo caro amico nelle braccia spalancate di mamme che non vedono l’ora di accaparrare un bel rampollo per sistemare le loro care figliole.
Appena i due giovani londinesi mettono piede in paese scatta la gara a catturare le loro attenzioni. Come riusciranno a districarsi da un così grande accanimento?
E riusciranno Elisa e Michael a rinsaldare il loro vecchio rapporto e a comprendersi nonostante gli anni e nonostante i progetti che lui ha in mente per la vecchia magione?
“Se dev’essere per sempre, voglio che sia con una che non ha paura a iniziare una discussione; che, anziché darmi ragione a tavolino, abbia voglia di litigare pur di difendere il suo punto di vista; una che mi faccia voglia di svegliarmi ogni mattina per sapere cosa mi dirà” – Non è un paese per single
Lettura rilassante questa, adatta a chi in un libro ricerca quel sentore di sogno che le storie d’amore riescono a dare. Logicamente abbiamo a che fare con un amore traballante, e non poteva essere altrimenti: non ci sarebbe stato gusto se fosse filato tutto liscio, bisogna pur conquistarsi il “e vissero per sempre felici e contenti”.
I meccanismi che si mettono in moto in queste pagine ricordano, anche se alla lontana, uno dei capolavori della letteratura mondiale: Orgoglio e pregiudizio. Ci sono due rampolli di tutto rispetto e due fanciulle disperse in un paese dove il matrimonio è lo scopo principale della vita di figlie e madri. C’è una Elisa, che forse non avrà la grazia della Elizabeth della Austen, ma che, come lei, non ha intenzione di farsi mettere i piedi in testa da nessuno, e poi sua sorella, che per la prima volta si innamora davvero ma, davanti alla latitanza del suo amato, decide di mettersi da parte.
Logicamente qui cambiano le ambientazioni. Ci troviamo in Toscana, terra di sole e di vigne, in una maison in decadenza che, però, chi da sempre ci abita e lavora, considera ormai casa propria. D’altronde casa tua non diventa il posto dove ogni passo ti regala ricordi e emozioni?
È difficile pensare di perdere il tuo mondo senza rinunciare a una parte di te. Per questo ad Elisa, che a quelle terre, alle piante di vite che colorano il paesaggio, ha legato le sue speranze, l’idea di Michael di vendere tutto pare un affronto bell’e buono.
“Resta finché non è finita la vendemmia: studia la tenuta, guarda quello che facciamo e cerca di capire se siamo un buon investimento… Solo e soltanto allora proporraia Charles se vendere o no” – Non è un paese per single
Voi come reagireste se, ad un certo punto, foste costretti a lasciare quella che da sempre avete definito casa? Io cadrei nello sconforto più totale, quello che la Kingsley ha saputo ben interpretare tra queste pagine.
Ma naturalmente, come in ogni romanzo rosa che si rispetti, tutto finirà nel migliore dei modi: d’altronde, almeno tra le pagine dei libri, si ha il diritto di sognare. E per questa sua voglia di far sospirare il mondo, per l’ironia, la scrittura fluida, e la simpatia dei personaggi descritti io darei 4 stelle a “Non è un paese per single”. Ora tocca a voi leggerlo.
Sahira

Sono emozione e di essa mi nutro
trovando scialbo ciò che non colora,
Sono emozione che con la penna divora
il bianco candido di un libro vissuto…