
#3
thriller
Read Read Road
2023
cartaceo, ebook
311

C'è un serial killer che si muove silenziosamente per le strade di Roma alla ricerca di vittime assai diverse l'una dall'altra ma unite da un segreto terribile. Pietro Abbà è un giornalista torinese che si trova coinvolto in modo quasi accidentale in una storia di omicidi.
Questa è la terza avventura di Pietro, della sua compagna Bianca, della capo redattrice Nicoletta Tempesta e di tanti altri personaggi. Si tratta di un caso atipico che mette in grande difficoltà le Forze dell'ordine e la Magistratura romana.
Una storia che contiene molte storie, alcune atroci, altre di amore profondo per la vita. Il male non si nasconde sempre nel buio, alle volte vive alla luce del giorno, una luce talmente forte da abbagliare chi lo cerca. Scendete nel nero poco alla volta, sarà un viaggio che non dimenticherete facilmente.
Qual è per voi l’elemento sostanziale che non deve mai mancare in un thriller? “Nero. I mostri non sono sempre nascosti nel buio”, edito Read Read Road, è il terzo libro della serie scritta dall’autore Marco Faccio.
Dopo il successo de “Il mostro di Procida“, libro che ho amato e divorato, e di “Spaccacuori” (che spero di recuperare quanto prima), ritroviamo Pietro Abbà, giornalista, la sua compagna, Bianca, e la caporedattrice, Nicoletta.
Con questo romanzo, l’autore desidera porre al centro dell’attenzione il colore “nero”, che vive in ognuno di noi. Ambientato nella capitale, un serial killer inizia a mietere vittime e lo fa senza scrupoli e rimorsi.
Un prete, un primario, un noto chef stellato e un molestatore di ragazzini. Tutti uccisi con un modus operandi ben specifico: amputazione di una parte del corpo e dito mozzato.
Quattro protagonisti che non si conoscono. Non sono mai usciti assieme… eppure, il serial killer sa che qualcosa li unisce. Sì, ma cosa?
Il panico inizia a crescere nella città. Tutti hanno paura a uscire e soprattutto, la polizia non riesce a intuire il perché.
“Nei giorni successivi, due squadre della scientifica lavorarono incessantemente presso il locale di Trastevere e nell’abitazione che si trovava a pochi isolati. La cucina era curata in ogni dettaglio: tutti gli attrezzi e le stoviglie erano al proprio posto e il banco da lavoro in alluminio splendeva come se fosse stato lucidato da pochi minuti prima”
L’intuizione e la soluzione del caso arriverà per puro caso da Bianca, la storica compagna di Pietro, e da lì ci sarà una vera e propria rivelazione. Un qualcosa che lascerà tutti senza parole e, soprattutto, farà riflettere sul perché di determinate scelte e comportamenti. Perché, nonostante abbiamo la possibilità di sfruttare ogni colore della tavolozza, noi saremmo sempre attratti dal nero.
“Sai, piccolina, ti prometto che ti regaleremo tutti gli acquerelli, i colori e i pennelli del mondo, così che tu possa disegnare la tua vita come vorrai, rendendola un capolavoro” – Nero. I mostri non sono sempre nascosti nel buio
Ho imparato a conoscere e ad apprezzare Marco Faccio con il libro “Il mostro di Procida” e non potevo perdermi la sua ultima uscita.
È incredibile il modo in cui riesce a tenermi col fiato sospeso e riesce a mettermi uno stato d’adrenalina addosso. Confesso che quando leggo gli altri gialli o thriller, a metà narrazione riesco sempre a intuire il colpevole. Con lui no. Mi dà sempre il colpo di scena finale.
Ed è ancora più incredibile che io abbia terminato la lettura con l’ennesimo caso di cronaca. L’ennesimo femminicidio. Perché è proprio vero, ci sono dei meccanismi che vivono in ogni essere umano e che il più delle volte si tende a nascondere, mostrando così solo il lato bello e quello colorato, ma poi basta un niente e… il nero esce fuori!
Le indagini e il lavoro del giornalista vanno a unirsi anche con una bellissima storia d’amore, quella con la sua Bianca.
Ho amato molto la caratterizzazione del personaggio di Nicoletta, somiglia molto al mio direttore: sempre operativa, sempre a lavorare e alla ricerca delle notizie che più fanno gola.
Lo stile è fluido, semplice, molto descrittivo sia nelle azioni dei personaggi che nei luoghi e nei dettagli di ogni omicidio.
I capitoli si leggono molto velocemente e non sono eccessivamente lunghi. Le pagine sono arricchite dal colore nero, che dà un tocco in più!
Alla prossima avventura con Pietro, Bianca… lo spero!
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.