
Thriller
Newton Compton
2019

A Chicago sono state ritrovate due donne, prima strangolate, poi imbalsamate e infine messe in posa come se fossero ancora vive. Si tratta di scene talmente raccapriccianti che l'FBI corre in aiuto della polizia locale e interviene, convocando immediatamente la psicologa forense Zoe Bentley. Lavorerà in coppia con l'agente speciale Tatum Gray, un cane sciolto impulsivo e con scarsissimo rispetto per le regole. Non potrebbe andare peggio per Zoe, che invece è rigorosa e organizzata. Ma nonostante le differenze, dovranno fare di tutto per calarsi insieme nei meandri più oscuri della mente dell'assassino, cercando di studiarne le fantasie più perverse. In caso contrario, altre donne moriranno. Quando però, durante lo svolgimento delle indagini, affiora un indizio che collega in modo inquietante quegli omicidi all'infanzia di Zoe, il cacciatore potrebbe diventare improvvisamente preda...
“Zoe annuì, eccitata alla prospettiva. Era il primo profiling in tempo reale che le veniva richiesto da quando era entrata nell’unità. Restringere un gruppo di duecentodiciassette sospetti a dieci sarebbe stato un compito complesso persino nell’arco di un mese: sarebbe riuscita a farcela in una settimana?”
Sono sempre affascinato dalle storie che parlano di serial killer e ancor di più se nel racconto sono presenti degli psicologi forensi (non chiamateli profiler altrimenti si arrabbiano).
La trama di questo thriller è, tutto sommato, abbastanza semplice. Quello che però traccia la particolarità della storia è l’attenzione, appunto, alla psiche dell’assassino. Un assassino che più sociopatico non si può. Rapisce donne giovani e belle, le strangola, le imbalsama e, post mortem, le violenta. Tutto questo succede a Chicago dove la polizia, non riuscendo a venire a capo della situazione, chiede la consulenza dell’FBI che invia sul posto un agente operativo, Tatum Grady, poco propenso a seguire le regole e una psicologa forense, Zoe Bentley, donna forte e maniaca del controllo.
I due personaggi, così diversi caratterialmente, faticano a trovare punti d’intesa, sia dal punto di vista lavorativo che su quello personale ma, nonostante tutto, unendo le loro due intelligenze e le diverse capacità investigative riusciranno nei loro intenti.
La nostra psicologa forense riesce a trascinare il lettore dentro la mente del killer in modo quasi naturale, analizzando e spiegando il perché dei comportamenti asociali e violenti del nostro villain. Ci porta a capire come traumi subiti in età infantile e adolescenziale possano riflettersi sui comportamenti in età adulta.
I personaggi sono rappresentati in maniera adeguata. La caratterizzazione dei protagonisti è, naturalmente, più approfondita e delineata mentre quella dei personaggi secondari è volutamente tracciata in modo superficiale. Nel racconto non mancano momenti leggeri, divertenti, la maggior parte dei quali vede come protagonista Marvin, il nonno di Grady e il suo gatto, felino dal carattere molto irritabile.
L’impianto narrativo è costruito in maniera molto solida grazie anche a un uso molto appropriato dei flashback, non ci sono sbavature nella logica degli eventi e la consecutio degli avvenimenti è coerente anche con i riferimenti al passato di Zoe.
Omer è riuscito a scrivere un bel thriller, strizzando l’occhio ai grandi maestri del genere come Deaver e Connelly, ma essendo capace di distinguersi proprio per l’attenzione alla psicologia dei personaggi.
Il romanzo è autoconclusivo ma l’autore è stato molto bravo a giocarsi, proprio all’ultima pagina, un piccolo colpo di scena con una presenza del passato di Zoe, una sorta di jolly che lascia aperta la porta a un secondo episodio con la nostra protagonista.
E che, naturalmente, non vedo l’ora di leggere.
Mike Omer é l’autore di numerosi thriller di successo. Ama prendere spunto dai casi reali per inventare le sue storie, ma senza rinunciare a una dose di ironia. Nella mente del serial killer è il suo primo libro pubblicato dalla Newton Compton.

Luca Martorana, siciliano classe ‘73, è un ex giocatore professionista di pallacanestro e grande appassionato di “Heavy Metal”. Appassionato lettore, divora libri fin da bambino. E’ un patito di cinema e serie tv, soprattutto se di fantascienza. Ama esplorare strade sempre nuove in sella alla sua Harley. Nel tempo libero lavora….ma niente di serio.