
Thriller psicologico
Newton Compton Editori
16 luglio 2024
cartaceo, ebook
384

Quando la piccola Kathy Stone ricompare sul ciglio della strada un anno dopo il suo rapimento, tutto il mondo attende con trepidazione di scoprire ciò che ha da dire. Ma Kathy, purtroppo, non dice proprio nulla: il trauma che ha subito è così grande che la bambina non riesce più a pronunciare una parola.
L'unica a stabilire una sorta di connessione con Kathy è la terapeuta Robin Hart, che comincia un percorso di terapia del gioco per aiutare la piccola a metabolizzare i suoi ricordi. Ben preso però la situazione prende una piega macabra: nella casa delle bambole usata per la terapia, Kathy comincia a ricreare scene di omicidi e torture, che ricordano in modo inquietante casi del passato mai risolti.
Nella mente di Kathy si celano gli indizi per risolvere quella scia di delitti? Si potrebbe addirittura prevedere quando e dove l'assassino colpirà di nuovo? O forse il suo trauma la sta spingendo a voler emulare il serial killer?
“Ho una stanza dei giochi. I bambini li usano per giocare, inventare storie o disegnare, e in questo modo fanno emergere le cose che li preoccupano”. “Nella casa delle bambole”, quella che si trova nello studio della dottoressa Robin Hart, la piccola Kathy inscena eventi orribili. Forse ne è stata testimone durante il suo rapimento. Ma la ragazzina non è più in grado di comunicare perché ha perso l’uso della parola a causa del trauma. Sua madre ha sempre sperato fosse viva durante l’hanno della sua assenza, il padre si era rassegnato considerandola sicuramente morta. Dopo esser riuscita a fuggire dal suo rapitore, Kathy è tornata a casa generando un gran polverone in paese. La sua psicoterapeuta, Robin, sta provando ad aiutarla a superare lo shock e proprio nel corso di una seduta, scopre una terribile verità…
“La maggior parte delle madri ha un canale speciale di comunicazione con i figli”
Robin Hart è una psicoterapeuta infantile. Una giovane donna sensibile e gentile. È reduce da un divorzio doloroso e dalla perdita del proprio bambino in seguito ad un aborto spontaneo. Ha un rapporto difficile con la madre Diane, una ex star della radio, ancor bella e affascinante, ma assai instabile. La sua invadenza e i suoi capricci l’hanno allontanata da entrambe le figlie. Robin, più paziente e tollerante della sorella Melody, le fa visita quando può, seppur con difficoltà.
La sua professione le ha insegnato l’empatia e l’imparzialità. Ama i suoi piccoli pazienti e aiutarli è la sua missione quotidiana. Dopo il rapimento della piccola Kathy Stone, si è dovuta occupare di molte coetanee della bambina. Le sue piccole amiche traumatizzate e spaventate dall’evento. I genitori le sono molto grati poiché la terapia ha prodotto risultati soddisfacenti.
“E poi i bambini ne parlavano in class, mescolando le versioni e creando soltanto più incertezza e paura” – Nella casa delle bambole
Poi Kathy Stone viene ritrovata in pessime condizioni sul ciglio di una strada. È fuggita al suo rapitore ed è stata restituita ai genitori. La bambina non ha subito abusi, ma è così terrorizzata da aver perso l’uso della parola e da non riuscire a tollerare alcun rumore. Sua madre Claire, che ha sempre sperato di ritrovarla, si occupa di lei con tutto l’amore e la dedizione possibile. Il padre, Pete, ritiene che la moglie la stia viziando, rendendola ancor più vulnerabile, vorrebbe che Kathy riprendesse la vita di prima. I due sono in perenne disaccordo, persino sulla terapia. Claire ha affidato la bambina a Robin, fidandosi della sua esperienza e capacità. Per Pete, invece, le sedute peggiorerebbero lo stato della figlia, perennemente impaurita e silenziosa.
È durante la terapia che Kathy inscena, attraverso dei giocattoli, episodi di violenza inaudita. Essi richiamano alla mente di Robin alcune morti misteriose, verificatesi qualche mese prima. Che il rapitore di Kathy sia un serial killer?
“A volte gli uomini fanno cose terribili alle ragazzine che camminano da sole di notte. Kathy lo sapeva”
Nello stesso periodo, il detective Nathaniel King sta indagando su alcuni inspiegabili omicidi, avvenuti in Kentucky. Essi potrebbero esser collegati al rapimento di Kathy, per questo l’uomo è interessato a collaborare con Robin. È un bravo poliziotto, di grande etica morale. Per lui l’omicidio di una giovane prostituta ha la stessa importanza di quello di una ricca e famosa influencer. I suoi modi sono schietti e diretti e il suo aspetto gradevole. Un tizio che a Diane, madre di Robin, non piacerebbe: perché è un poliziotto, perché vestito non impeccabilmente e perché afroamericano.
“Non tutte si rendevano conto, come la madre di Kathy, che il mondo era pericoloso”
La trama di “Nella casa delle bambole” si svolge in un piccolo paese dove tutti si conoscono e l’unico pericolo conosciuto consisteva nella pandemia da Covid19, che ha limitato i rapporti umani. A risentirne sono stati soprattutto i bambini, abituati alla socialità. Il rapimento della piccola Kathy ha destato grande sgomento e un ulteriore trauma nei suoi piccoli amici. Un’atmosfera di terrore ben descritta dall’autore, scenario perfetto per una storia che mescola orrore, sgomento, diffidenza e persino maldicenze tra la gente della comunità.
Anziché condurre verso la solidarietà e la comprensione, il ritrovamento della piccola ha portato a curiosità morbosa, chiacchiere ed emarginazione. Un contesto narrato con reale spietatezza, rendendo la trama più verosimile. Anche l’intreccio è ben orchestrato, ogni personaggio potrebbe essere il potenziale colpevole grazie ad alcuni indizi seminati cautamente (e ad arte, aggiungerei), che potrebbero portarci su sentieri imprevedibili. Il linguaggio narrativo è semplice e il ritmo rapido.
“Essere una psicoterapeuta non era di alcun aiuto a Robin quando doveva allontanare le proprie crisi psicologiche”
I personaggi sono ben caratterizzati. Quelli femminili, qualche eccezione a parte, sono più empatici, forti e maturi rispetto a quelli maschili. Essi appaiono più superficiali, mentalmente chiusi e maschilisti. La trama contiene anche un’implicita e attenta analisi sull’essere madre, sulla tipologia e sull’ influenza di tale fondamentale figura nella vita dei figli.
Il finale ci riserva un bel colpo di scena, che in un thriller ha la sua importanza.
Consiglio questo romanzo a chi ama i thriller psicologici. A chi prova inquietudine di fronte ai clown e alle case delle bambole, in questa storia essi hanno un ruolo fondamentale, una vera chiave per la risoluzione del mistero. A chi ama i finali apparenti dietro i quali si nasconde la svolta impreveduta e improvvisa.
“E quei pupazzetti potevano essere manipolati, usati, persino puniti. Potevano dare ai bambini quella sensazione di controllo che mancava loro nella vita di tutti i giorni”
Siete pronti a scoprire chi si nasconde dietro il rapimento della piccola Kathy?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐