Romanzo regency
Self-publishing
14 novembre 2023
ebook, cartaceo
211
Sussex, Natale 1823
I Leoni si ritrovano a Bessworth Manor, la residenza della duchessa di Richmond, per festeggiare il Natale. Fra imprevisti, sorprese ed eredi da generare, continuano le storie d’amore e di passione degli eroi di Waterloo.
Aude semper, Numquam recede!
è il romanzo che Mariangela Camocardi, Francesca Cani, Pitti Duchamp, Irene Grazini, Anna Grieco, Francesca Redeghieri e Barbara Riboni hanno pensato per i loro lettori che erano smaniosi di sapere come sarebbero proseguite le vicende dei componenti della Confraternita dei Leoni.
Andiamo con ordine, altrimenti c’è il rischio di perdersi tra giovani madri e vecchie amicizie, nuove scoperte e antichi tormenti. Se non citerò tutte le autrici nella recensione è solo perché mi ci vorrebbero sette recensioni, quindi sappiate fin d’ora che tutti i capitoli sono degni delle stelle che vi assegno.
Si avvicina il Natale del 1823, quando i Leoni, con le loro consorti, sono in viaggio per il Sussex, in particolare si dirigono alla residenza della duchessa di Richmond, a Bessworth Manor.
Sono passati otto anni dalla battaglia di Waterloo e le vite dei Leoni sono cambiate. Sono andati avanti con le loro nuove famiglie che si stanno formando, ma portano al dito sempre e comunque il simbolo della loro unione: l’anello che rappresenta un leone, appunto.
Dove si muovono i componenti della Confraternita dei Leoni
Siamo tra il 23 dicembre 1823 e il 3 gennaio 1824 e ci troviamo nella dimora di campagna della duchessa di Richmond. Le descrizioni del palazzo, dei vari ambienti dove vengono ospitate le coppie di amici, dei giardini e di tutta la proprietà sono ben curate. In ogni capitolo, incentrato su una delle coppie e in una giornata in particolare, ritroviamo gli elementi necessari per capire dove ci si sta muovendo. Sono presenti tutte le descrizioni che ci si aspetta per l’atmosfera che si va creando pagina dopo pagina.
Non vi starò a riportare una parte di queste descrizioni, ma vorrei sottolineare come anche quelle dei luoghi di passaggio, comunque importanti per l’intreccio, siano curate e ben scritte. Cara Mariangela Camocardi, inizierei proprio da un passaggio riguardante la locanda dove, con Rose e Jasper, siamo obbligati a passare la notte.
“L’ambiente non era raffinato ma comunque accogliente e lindo, con tendine stirate alle finestre e il pavimento pulito. Doveva essere stato spazzato di recente allo scopo di togliere le impronte infangate di coloro che, per sfuggire alla bufera, entravano al Gray Falcon. Nell’aria indugiava l’aroma di cibo cucinato con cura…”
Qualche giorno dopo sono stata con Barbara Riboni al Club House, ma non abbiamo giocato a Whist, né abbiamo bevuto brandy con Jasper e Michael, ci siamo sedute ad un altro tavolo. E da lì abbiamo osservato gli sguardi d’intesa, gli scambi di opinioni e i cambi di umore, quando all’improvviso una giornata gioviale diventa una serata d’angoscia.
Personaggi interessanti e complici
Tutte le coppie di amici che ci vengono presentate hanno lo stesso peso nell’intreccio della storia; quasi, si quasi, tutte le vicende di ogni Leone sono conosciute dagli altri, che sono sempre pronti ad aiutare. Col passare degli anni, anche l’intesa tra le donne si è consolidata e qui troviamo un gruppo di giovani ben amalgamate e molto eterogenee.
Non posso che mettere in luce Lady Evangeline Scott: la giovane fa un po’ da filo conduttore a tutta la storia. Come già presentata nel romanzo precedente, anche qui, nella descrizione di Francesca Cani, risulta essere la ragazza più sopra le righe, non che Aoife sia tranquilla, sempre alla ricerca di qualcosa che occupi il suo tempo insieme all’amore per la pittura. Sarà proprio in una delle sue ricerche che si imbatterà in dei dipinti; e proprio una tela porterà alla luce un passato che i membri della Confraternita dei Leoni mai avrebbero immaginato.
E i Leoni… non li ho scordati. Pitti Duchamp… direi che Sean possa essere preso come esempio di lealtà e fratellanza, a costo di far entrare in crisi il matrimonio con la sua bella e tempestosa Aoife. Sean e il suo carattere difficile da domare, così come quello della moglie, ma così ben assortiti da essere ritenuti una coppia indissolubile.
Sean è alle prese con un segreto riguardante il padrone di casa, ma tanti altri sono i segreti in questo romanzo, svelati e non ancora
“Già, pensò Sean, perché sua moglie era una donna leale, onesta, buona, sensuale, bellissima. Dio, perché non era a letto con lei invece che al gelo a discutere di come incrinare per sempre la fiducia che Aoife riponeva in lui?
«Te lo meriteresti. Come pensi che possa passare inosservato il fatto che trascorrerò ore con tua moglie anziché con la mia?»
«Non pretendo da te l’impossibile. Ti basterà poco per distrarla. Vedrai che Aoife non se ne accorgerà neanche, Irlandese. Finalmente sarà libera di muoversi senza che tu le sbavi sulle gonne.»
Sean non voleva accettare, perché pronunciare un sì era come prestare un giuramento d’infedeltà, ma, da vigliacco qual era, dette le spalle a Charles e annuì, suo malgrado”
Tantissimo altro ci sarebbe da dire. Il libro è scritto molto bene, ogni capitolo è collegato all’altro in modo perfetto, le vicende dei vari personaggi si intrecciano molto bene.
Care Mariangela, Francesca C, Pitti, Irene, Anna, Francesca R e Barbara devo trovare qualcosa di negativo, si dai… Una cosa che non è negativa, ma che mi permetto di dirvi. Mi sarebbe piaciuto se all’inizio dei capitoli non ci fosse stato scritto il nome dell’autrice, che poteva essere riportato nell’indice. Così, per provare a indovinare chi aveva scritto cosa.
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!