
autobiografia
Mondadori
8 giugno 2021
cartaceo, ebook
234

La dipendenza affettiva spesso affonda le sue radici nei nostri punti più fragili, ci costringe a vivere come equilibristi che lottano contro il terrore di rimanere al fianco del proprio carnefice da una parte e, dall'altra, con quello egualmente spaventoso di rimanere soli. È ciò che è accaduto a Gessica.
Ad appena vent'anni perde il padre. L'anno successivo, il fratello. Dopo il lutto, il dolore, il pianto, le crisi di panico, quando è convinta di aver finalmente trovato il modo di sopravvivere, ecco materializzarsi nella sua vita un uomo che sembra perfetto. È di una bellezza abbagliante: mulatto, occhi verdi, riccioli biondi, viso angelico su un corpo statuario. Quando entra in una stanza la contamina con la sua allegria. Come se fosse vittima di un incantesimo, Gessica decide all'istante che si prenderà cura di lui, che lo accoglierà, che sarà per lui famiglia. Potrebbe sembrare l'inizio di una romantica storia d'amore. In realtà, per Gessica inizia un nuovo calvario che porta allo stalking, fino a culminare in un'aggressione di inaudita violenza. Il 10 gennaio 2017, a sei anni esatti dalla morte del fratello, viene ferita al volto con l'acido. È sfigurata, non è possibile sapere se vedrà ancora dall'occhio sinistro, che deve tenere coperto. È allora che indossa per la prima volta una benda, nera come quella dei pirati, ma tempestata di glitter.
Secondo Gessica siamo noi a scegliere come guardare il mondo: anche quando tutto sembra nero, possiamo decidere di cercare le lucciole. Quando ancora è ricoverata in ospedale, infatti, pensa già a come rialzarsi, a come sfruttare la sua popolarità per aiutare altre vittime di manipolazione e di violenza. "Nata sotto una buona stella" racconta la storia di una donna uscita più forte e più bella dall'inferno di una relazione con un manipolatore mascherata da amore, grazie a nuove consapevolezze.
"Nulla è mai perduto finché riusciamo a credere fermamente nei nostri sogni e a rimanere saldi nella fede. È di questo che sono fatti i miracoli. È di questo che siamo fatti noi".
“Quando mi capitava di sentire al telefono la parola ‘femminicidio’, mi ritrovavo a bollare le donne che subivano violenza come deboli, come fragili – quello che, nella mia mente erano le ‘vittime‘. Persone che non avevano saputo reagire in tempo. ‘Una cosa del genere non capiterà mai a me’ era una convinzione talmente radicata, in me, da non essersi mai nemmeno affacciata alla coscienza.”
“Nata sotto una buona stella“ è l’autobiografia di Gessica Notaro, una giovane donna che, dopo essere stata per mesi stalkerata dall’ex fidanzato, è stata colpita da una secchiata di acido in pieno viso; una punizione per continuare a rifiutare l’amore di quell’uomo violento che per un tempo infinito aveva provato ad aiutare.
Appena ho letto il titolo del libro mi sono fermata confusa, quasi sorpresa, e mi sono detta, “davvero Gessica ti senti nata sotto una buona stella? Sul serio? Non sei arrabbiata col mondo e con la vita ma ti senti fortunata?”. Allora devi essere una grande donna, e mi sono apprestata alla scrittura col nodo alla gola e lo stomaco contorto.
Questa storia non racconta le vicissitudini di un protagonista, inventato dalla mente fantasiosa di un autore; viene descritta in terza persona, un modo più facile per distaccarsi da tutta la tragedia; è il racconto della vita di una ragazza di grande personalità, che ha incontrato la persona sbagliata, che dopo un periodo super difficile di lutti gravi non ha avuto il coraggio di perdere quell’uomo che tanto la beffeggiava, che la tradiva, che la trattava come un oggetto su cui avere il controllo.
La recensione che mi appresto a scrivere non spiegherà la struttura delle frasi, la scorrevolezza della scrittura o il modo di descrivere persone e posti, né tantomeno avrà l’attenzione nell’evitare di spoilerare qualcosa, perché la fine è conosciuta a tutti, ed è più cruda e reale di qualsiasi altro spaventoso romanzo.
Gessica nasce a Rimini ed è una ragazzina amatissima dai genitori, ultima figlia di una famiglia allargata che funziona ed è una squadra; la piccola di casa, la cucciola da proteggere.
La sua vita scorre serena e si divide fra tante passioni, che rendono divertente ogni giornata e che saranno un punto focale della sua vita.
La piccola e minuta Gessica inizia a pattinare ancor prima di capire cosa volesse dire, ed è brava, riesce ad essere leggiadra nonostante le sue gambe esilissime.
Ma sua madre non è convinta di questo sport ed allora la indirizza verso un altro, non meno impegnativo, ma che diventerà una parte vitale delle sue giornate, l’equitazione.
I cavalli, per questa piccola ragazzina dai lunghi capelli scuri, sono come un allungamento del proprio corpo, importanti fino a farle passare ogni giornata nel maneggio, un passione che diventa amore e che la aiuterà quando tutto diventerà buio e difficile.
Gli animali, in generale, così come alcuni amici e la famiglia, saranno la base da cui ricominciare; sin da adolescente inizierà a frequentare il Delfinario e ad instaurare un rapporto importante con delfini e leoni marini, animali meravigliosi che la coinvolgeranno in spettacoli che mano a mano si intensificheranno, fino a farla diventare un punto fermo per anni ed anni.
Il canto, poi, come non sottolineare questa grande capacità: la voce soave che, appena ascoltata dai genitori, sarà ben seguita da corsi; e la danza, i balli latino americani per la precisione, un modo per divertirsi ma che col tempo le aprirà strade inaspettate.
E così, la vita della piccola Gessica, che proverà la sua strada da modella arrivando addirittura a Miss Italia, scorre serena e divertente, in un clima protetto ma mai soffocante.
Ma le belle cose non durano per sempre ed in poco tempo Gessica perde il padre ed un fratello, il primo per malattia ed il secondo per un suicidio del tutto inaspettato.
La giovane donna si sente forte e prova a rendersi coraggiosa, ma io credo, ed in molte pagine ne ho trovato conferma, che questi vuoti così grandi da riempire abbiano lesionato così profondamente l’anima di Gessica da non riuscire poi a distaccarla da quest’altro uomo per cui proverà amore.
Della serie, ho perso già papà e Bruno, non posso perdere pure lui.
Le pagine dedicate a quel padre così tenero, giusto e amorevole mi hanno fatto stringere il cuore quando sono arrivata a capire che sarebbe morto. Il modo delicato e profondo in cui lo racconta evidenzia un legame che neanche la morte potrà interrompere.
La perdita di Bruno, invece, il fratellone sempre consigli e affetto, sarà un fulmine a ciel sereno per tutti, ma la conferma di un brutto sogno per lei, fatto solo qualche tempo prima.
Conoscere Edson, così si chiama il suo aguzzino, dopo aver dovuto affrontare questi enormi ferite, farà perdere lucidità ad una donna così forte e battagliera, che punta avanti e dritta verso ogni nuovo obiettivo, nel modo sano e puro che solo una bambina tanto amata come lei avrebbe potuto fare.
Edson, Eddy, è un ragazzo bellissimo, un corpo perfetto con due occhi verdi mare ed un’allegria ed una simpatia che non potevano passare inosservati. Originario di Capo Verde, a differenza di Gessica aveva avuto un infanzia terribile, ma con il suo carattere gioioso ed allegro era riuscito a superarla.
Ma l’aveva superata davvero?
Si può veramente cancellare la rabbia per un’infanzia d’inferno?
E soprattutto, è possibile riuscire ad avere una vita equilibrata nonostante tutti i drammi vissuti?
Gessica pensava di si; pensava che col suo amore e con la vicinanza di sua madre, che aveva subito accolto Eddy come un figlio, questo bronzo di riace dalla pelle olivastra avrebbe trovato la sua pace.
“Edson era un angelo, un puro d’animo, un buono che la vita aveva perseguitato. Era anche coraggioso, perché aveva saputo risollevarsi nonostante un passato terribile, perché, per amore nei confronti di suo figlio si era trasferito in un altro paese, di cui aveva imparato la lingua ed aveva trovato un lavoro”.
Gessica e Eddy si conoscono tramite un amico comune che, nonostante l’avesse messa in guardia sul suo conto, non poteva mai avere idea di dove potesse arrivare la cattiveria di quest’uomo.
Dopo i primi due mesi idilliaci, Edson mostra la sua vera natura fatta di manipolazione, controllo, tradimenti e violenza. Non fisica, ma psicologica. La donna forte, nonostante i suoi 23 anni, credeva fortemente di riuscire a cambiare quell’omone dal carattere difficile; in fin dei conti era solo vittima di una gioventù che non si era scelto.
Ma tutto l’amore del mondo a volte non basta e, nonostante una proposta di matrimonio, accettata, dopo due anni Gessica riesce a porre fine a questa storia tossica, che l’ha ridotta a continui attacchi di panico, paura, confusione, fragilità.
Edson, che diceva continuamente di amarla, era diventato uno stalker aggressivo di cui tutti avevano paura, che costringeva Gessica ad uscire di nascosto ed essere accompagnata sempre a casa da qualcuno; ad indossare un casco da motociclista per strada per il terrore che lui potesse aggredirla.
Quel giorno invece quel casco non era stato indossato.
Il 10 gennaio, mesi dopo aver chiuso la relazione, in uno dei periodi che sembravano meno pericolosi, in cui, nonostante le continue minacce, chiamate, aggressioni agli amici e ruote dell’auto della mamma sciolte con l’acido, Edson usciva con un’altra donna e sembrava più tranquillo.
Così tranquillo da aspettarla nel parcheggio di casa e svuotarle una bottiglietta di acido sul volto.
Per cancellare l’identità di Gessica.
Per punirla.
La totale non accettazione che una donna potesse non volerlo, nonostante la sfilza di ragazze che frequentava.
A Eddy non si dice di no.
Edson non si rifiuta.
La corsa in ospedale, la paura, il terrore, il dolore.
Due mesi di ricovero con tutto quello che comporta, interventi, ricostruzione, viso gonfio come una palla, occhi perennemente chiusi, bende a coprirlo completamente.
Ed un via vai di amici che la aiutano a trascorrere le ore più dure, quelli del maneggio, del Delfinario, di Oltremare. I ragazzi della band con cui suona, il gruppo di balli latino americani, la famiglia. Ed il suo nuovo ragazzo. Tutti per lei.
E Gessica, ridotta pelle e ossa dall’amore malato di un uomo, bendata su tutto il viso e senza capire se avrebbe continuato a vedere o no, è tornata la ragazza forte, grintosa e positiva che era stata, che era quando suo padre era vivo. Che era prima di incontrare Edson.
La forza ritrovata porterà questa ragazza a vedere in questa enorme tragedia un modo per ricostruire la propria vita, indirizzandola nell’aiuto verso gli altri, verso le vittime di stalking, verso le donne che subiscono e non riescono a rialzarsi.
Giuro, quando ho letto che una volta ripresa, con la benda dorata su quell’occhio più provato, ha partecipato ad una trasmissione televisiva come “Ballando sotto le Stelle”, sono dovuta ad andare a vedermi dei video.
Ed eccola lì Gessica Notaro, bellissima e sicura, con un viso che racconta tutto quello che ha passato, ma con la voglia e la grinta di dimostrare che lei ce l’ha fatta, che ce la farà e che Edson non l’ha messa in ginocchio.
Ho pianto, perché lei è incredibile, cinquanta chili di puro esempio.
Perché Gessica Notaro si merita il mio rispetto e la mia stima e perché le donne così sono quelle che rendono grande il mondo.
La storia di Gessica credo sia stata scritta per farci riflettere, per essere probabilmente una valvola di sfogo e un punto di riferimento per tante donne che vivono situazioni simili, ma più di tutto per riflettere.
Ed io ho riflettuto, e nella forza di Gessica ho trovato anche la mia paura.
La paura per mia figlia, per il modo di educare mio figlio. Il pensiero che crescere un ragazzo incastrato in un machismo assoluto lo renda incredulo di fronte ad un no. Violento di fronte ad un rifiuto.
Io non so se è il modo in cui si cresce che rende ciechi di rabbia questi mostri, l’esempio sbagliato o un’educazione che porta a differenziare gli uomini e le donne; so solo che, con tutta la stima che ho per Gessica, ho tanta paura del mondo che verrà.
E della società che stiamo lasciando alle generazioni future.
Voi invece, che ne pensate di questa storia?
Si può salvare chi non vuole essere salvato?
L’educazione famigliare può così tanto influire sulla crescita di un uomo?
Io non lo so.
Ma vorrei tanto saperlo.

Appassionata di lettura e scrittura fin da bambina, ho scritto e pubblicato quattro libri. Moglie e mamma, passo le mie giornate ad inventare storie d’amore per emozionare chi le leggerà.