
#1
giallo
Edizioni Il Vento Antico
2016
cartaceo
225

Il commissario Antonio Sasso, appassionato scommettitore e affezionato cliente di strozzini, e l'ispettore Anna Nardi, che aspetta il principe azzurro e per ingannare l'attesta ne ospita di altri colori tra le lenzuola, sono chiamati su una scena del crimine, un vecchio palazzo signorile di Napoli in Via Tarsia, dove un giovane albanese, Bacol Shebani, operaio in nero di una impresa edile che sta eseguendo lavori di ristrutturazione proprio nel palazzo, è stato ucciso.
Sotto il suo corpo viene ritrovato anche un panetto di droga e uno scheletro vecchio di almeno sessant'anni. Un uomo, anche lui ucciso con un colpo violento alla testa, Le indagini si fanno serrate e tutto porta in quel condominio di Via Tarsia dove ancora abitano i vecchi inquilini, fin dai tempi della seconda guerra mondiale.
Sasso e Nardi conoscono così l'avvocato Scorza e la sua badante e gli insegnanti in pensione Cannavacciuolo, marito e moglie che possono ripercorrere quel periodo storico sfortunato. I due poliziotti ascoltano, ma sembra non esserci risposta alle loro domande: chi e perché ha ucciso Bacol Shebani? Di chi sono quelle ossa ritrovate sotto il pavimento?
Piano piano la matassa si dipana, svelando una storia che riporta al passato e si annoda alla Storia, con la esse maiuscola. Ogni tassello troverà il suo posto, ogni cadavere la sua dignità e, alla fine, al lettore spiacerà davvero uscire dal commissariato, di sicuro, ancora pieno di storie.
“Puoi scappare ma non nasconderti”
Napoli. Con “Morti e sepolti”, ci troviamo ad affrontare la prima indagine del commissario Antonio Sasso. Un commissario non perfettamente in linea con il suo lavoro e con la fedeltà alla divisa poiché, oltre ad essere un’abile scommettitore, conosce anche parecchi strozzini.
In questa indagine sarà affiancato dall’ispettrice Anna Nardi, una donna in cerca del principe azzurro, ma col vizio di fare entrare altri “colori” nel suo letto. In questo romanzo assisteremo all’indagine per omicidio avvenuta in Via Tarsia ai sensi di un albanese che lavorava a nero per una ditta edile. Il suo nome era Bacol Shebani. Durante il sopralluogo, però, non solo viene ritrovato un pacchetto contenente della droga, ma anche uno scheletro di sessant’anni fa. Ed è qui che i due poliziotti iniziano ad indagare e ad interrogare gli inquilini dello stabile fino ad arrivare al 1942. Nel periodo della guerra, qualcosa di strano accadde in quel palazzo.
Pronti a vivere una storia ambientata nel periodo della guerra?
Ho apprezzato la prima indagine del commissario Sasso, in cui mi sono imbattuta. Un commissario testardo, che sa il fatto suo e che va al dì fuori degli schemi; che lotta ed incastra tutte le tessere del puzzle per arrivare alla soluzione. Un commissario che scava nella vita delle persone fino a quando non trova il giusto.
Un bel giallo, che merita di essere letto. Sono curiosa di conoscere le prossime indagini del commissario per testarne la continuità di metodo e indagine. La trama è scorrevole e lo stile molto semplice, di agevole lettura.
Se dovessi indicare la “dolente nota”, mi aspettavo che l’autore desse più importanza all’ambientazione e alla città di Napoli, cosa che spero, in realtà, di trovare nelle prossime due indagini che leggerò prossimamente.
Consiglio la lettura a tutti coloro che sono appassionati, oltre che di gialli, anche di storia. Assisterete ad un bel mix che vi appassionerà alle pagine!
L’autore
Alessandro Testa nato a Salerno nel 1963, vive a Catanzaro. Cardiochirurgo di professione coltiva da anni la passione per la scrittura. Con le Edizioni il vento antico ha pubblicato due gialli “cold case” di ambientazione napoletana, un thriller storico e un racconto di fantascienza. I suoi romanzi sono da oltre due anni nelle classifiche di vendita di Amazon.

Mi chiamo Anna ho 25 anni e sono di Napoli. Ho sempre avuto la passione dei libri sin da piccola. Mi piace tantissimo annusarli e quando vado nelle librerie mi perdo tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione, ho deciso di mettermi in gioco recensendo i libri che leggo. Un’esperienza che fa bene al corpo e alla mente.