
Giallo
Emons editore
4 aprile 2025
cartaceo e-book
250

Tre settimane a bere acqua termale, ovvero acqua calda che puzza di uova marce. Questa è l'amara ricetta del dottore per Anton, farmacista in pensione con un'insanabile passione per i dolci viennesi e una cistifellea malridotta. Ad accompagnarlo nel rinomato albergo a Baden, l'immancabile Ernestine, che già si prefigura serate danzanti e passeggiate nei viali alberati. Un rigorosissimo programma di cure, fanghi fetidi e minestrine insapori li aspettano invece all'Hotel Sauerhof, oltre a una congerie di ospiti benestanti, tutti membri dell'alta borghesia salvo il burbero calciatore Pepi Kratochwil, il miglior attaccante della storia. Ed è proprio su di lui che ricadono tutti i sospetti quando sulla via del ritorno da un concerto viene scoperto un cadavere. Anton non può credere che il suo mito si sia macchiato di un simile delitto e niente e nessuno può tenere a freno la curiosità di Ernestine. A quanto pare tutti gli ospiti sono felici di sapere il calciatore in prigione. La chiave è ben seppellita nel passato, ma i due amici si confermano ancora una volta una grande squadra.
“Due ospiti di un sanatorio che ficcano i loro nasi curiosi in questioni che non li riguardano” da “Morte alle terme” di Beate Maly
“Morte alle terme” di Beate Maly edito Emons, è il quarto caso di Ernestine e Anton, rispettivamente ex insegnante di latino ed ex farmacista, entrambi attualmente pensionati. Sono legati da una solida amicizia anche se lui è infatuato segretamente di lei e arrossisce per dei suoi atteggiamenti. Entrambi partono per una vacanza alle terme di Baden per via dei disturbi biliari di Anton. Nel loro hotel, tra pessimo cibo e bicchieri di disgustosa acqua termale, incontrano una serie di personaggi tra i quali il bomber della squadra per la quale Anton tifa. Il giovane non si fa molto apprezzare per i suoi modi bruschi e fin troppo schietti. Quando la sua fidanzata viene rinvenuta morta assassinata dopo una lite, è il primo sospettato. Ma la nostra intuitiva coppia di detective in erba lo reputa innocente e si mette ad indagare.
“Mio caro, lei mi sorprende sempre. Anche se sembra interessato solo alla limonata e ai dolci, ascolta sempre attentamente”
Anton è un’ex farmacista con una figlia a cui ha lasciato la gestione della farmacia e nonno di un’adorabile nipotina. E’ un uomo di gradevole aspetto, un distinto signore d’altri tempi. E’ piuttosto riservato, la sua timidezza rischia di farlo apparire scorbutico. Ama la buona cucina, in particolar modo i dolci viennesi. E’ infatuato dell’amica Ernestine ma non si è ancora dichiarato.
Ernestine è un’ex insegnate di latino. Una donna piacente e simpatica. E’ gentile, aggraziata e ama scherzare con una sottile ma educata ironia. La sua dote più spiccata è la curiosità verso ciò che non comprende e che la spinge a cercare risposte. Le piace andare a teatro, aiutare nei compiti scolastici la nipotina di Anton e risolvere con lui i casi più complessi nei quali si ritrovano indirettamente coinvolti.
Pepi Kratochwil, detto “il carrarmato” è un famoso cannoniere della squadra di calcio per la quale Anton fa il tifo. Un tipo chiuso, asociale e sgarbato. E’ fidanzato con una giovane attrice, Lili Pawl, una ragazza bella e mondana con la quale si trova in disaccordo su alcuni punti della loro vita in cmune. In hotel è presente anche un suo ex compagno di squadra, Wilhelm Edel, un giovane gentile e timido, rimasto infortunato in seguito ad uno scontro in campo proprio con Pepi che gli è costato la carriera.
La signora Roswitha Korndl è un donnone tutta forme, invadenza e sfacciataggine. I signori Jandrisch sono i proprietari di un noto birrificio, lei è giovane, ha un’aspetto appariscente e un po’ equivoco oltre un’insana passione per i gioielli. Lui è un ricco uomo panciuto dall’aria frustrata e rassegnata. I Glickstein formano una coppia di coniugi alquanto curiosa: lei è una creatura insofferente, capricciosa e ipocondriaca. Lui è più giovane della moglie, è paziente e gentile quanto lei è insopportabile. Gli Heimlich sono produttori di profumi e sono alquanto scocciati con Pepi a causa del suo rifiuto di pubblicizzare i loro prodotti.
“Il fatto è che la maggior parte degli omicidi di donne avvengono per gelosia” da “Morte alle terme”
Un giallo ambientato nell’Austria del 1924, la guerra è terminata da qualche anno ma se ne percepisce ancora qualche riverbero. Nonostante ciò si tratta di una scrittura gradevole per la sua ironia leggera con qualche nota umoristica e, al centro, un mistero da risolvere.
I protagonisti vivono la loro quarta avventura insieme ma, poiché si tratta di storie autoconclusive le si possono leggere anche senza seguire un’ordine. Nonostante ogni mistero si risolva a fine romanzo, io tendo a considerarli parte di un’unica serie poiché i personaggi principali sono i medesimi quindi credo sia bene iniziare dal primo per conoscerne l’evoluzione. La caratteristica di questi romanzi consiste nel non limitarsi ad un omicidio da risolvere ma anche nel racconto di percorsi di vita che non si concludono ma proseguono nel libro successivo. E’ bene quindi partire dagli esordi.
“Nonostante l’età avanzata, il farmacista in pensione Anton Bock, aveva assunto la stessa espressione cocciuta di sua nipote di sette anni quando veniva costretta a mangiare i fagiolini”
I capitoli sono brevi, il linguaggio semplice poiché chiaro, privo di terminologie tecniche o di salti temporali tra un episodio e l’altro. Una trama lineare e ben congeniata. Il contesto storico e ambientale è descritto con coerenza, anche di dialoghi sono conformi agli anni in cui si ambienta la storia (i due protagonisti, pur essendo amici si rivolgono l’uno all’altra usando la terza persona). I personaggi sono molti e sarebbe stato utile un elenco con una breve presentazione poiché si rischia di confonderli. Alcuni hanno caratteristiche fisiche in comune e non è facile distinguerli. Si parla d’ambizione, di avidità, di matrimoni di interesse e scheletri nell’armadio.
Una lettura piacevole, scorrevole grazie alla fluidità dello stile dell’autrice, e simpatica poiché vi sono allegri siparietti. Altrettanto simpatici sono i due protagonisti che ho trovato assolutamente adorabili ma ritengo di dover recuperare anche i prequel. Mi mancano alcuni passaggi: dove e come si sono conosciuti e qual è la loro storia passata.
“La mia curiosità è una malattia. E l’acqua sulfurea del dottor Deichmann non può curarla, questo è chiaro”
Voi siete del team cozy crime o thriller nel senso stretto del termine senza caratteri umoristici?