Narrativa, Fantascienza
Genesis Publishing
16 novembre 2015
cartaceo, ebook
133
“Una racconto di viaggio e scoperte. Mikauula narra di una missione esplorativa molto atipica: un alieno come osservatore e la Terra come soggetto di studio. Come ci “valutano" gli abitanti di altri mondi? Che aspetto abbiamo per loro? E i nostri usi e costumi, cosa rappresentano nella loro cultura? Sono queste alcune domande base a cui l’Autore tenta di rispondere, attraverso le parole di un mintakiano, Mikauula appunto. Tuttavia, c’è molto di più… Perché il pianeta Terra è così poco evoluto rispetto ad altre società dell’Universo? E, soprattutto, perché il genere umano continua ad attaccarsi alla materia aborrendo l’evoluzione mentale e animica?
In questa profonda, seppur breve, narrazione Michele Scalini sottolinea la condizione dell’homo sapiens nella sua arretratezza e bestialità, con uno stile asciutto e scorrevole, ma dando molti spunti di riflessione per chi ha orecchie per intendere. Consigliato agli amanti dei racconti fantastici, a coloro che desiderano conoscere punti di vista differenti, a quelli che vogliono aprire le proprie menti verso altri mondi… perché dove sta scritto che esiste solo il nostro?”
[L'Editore]
Mikauula è un alieno che vive sul sistema solare ruotante intorno alla stella Mintaka, una delle tre stelle appartenenti alla cintura di Orione. Svolge le sue attività presso il tempio della Conoscenza, con il ruolo di Raccoglitore. Il suo compito è quello di raccogliere i diari di viaggio degli Osservatori e inserirli nell'archivio del tempio. Il suo sogno, però, è quello di passare al ruolo di Osservatore stesso per iniziare a visitare quei mondi di cui ha tanto letto.
L'incontro con un Abdunoro, un anziano che vive sul pianeta Primum Three, permetterà a Mikauula di passare al grado di Osservatore, grazie anche alla decisione del consiglio degli anziani. Quindi inizierà a visitare l'universo, fino a quando gli viene assegnata una missione sulla Terra. Mikauula descriverà il nostro pianeta visto attraverso i suoi occhi. Si mescolerà fra gli umani per osservarli e per studiarli. Raccoglierà tutto il materiale possibile per compilare il suo diario di viaggio da consegnare ai Raccoglitori del tempio della Conoscenza.
Incontri, storie, vite, paesaggi arricchiranno il viaggio di Mikauula, ma sarà una scoperta inattesa a segnare la vera svolta: una vibrazione sconosciuta e pericolosa.
“Dalla sua storia compresi che il fattore dominante dell’umanità fosse la guerra e la mancanza di accettazione del diverso, anche se avevano tentato, nelle varie ere storiche, di cambiare le cose, il loro tipo di società, non ottennero altro che peggiorare la situazione”
Mikauula è un racconto molto particolare. Non si tratta semplicemente di un romanzo di fantascienza, anche se rientra a pieno titolo nel genere. Infatti, le pagine di questo agile libro, che si legge tutto d’un fiato, offrono molti spunti su cui riflettere, proponendo una amplificazione o forse un altro modo di intendere la famosa frase dell’Amleto di Shakespeare “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”.
Mikauula è un Raccoglitore del tempio della Conoscenza sul pianeta Primum One, che gravita attorno a Mintaka, ossia una delle tre stelle che formano la costellazione che noi conosciamo con il nome di Cintura d’Orione. Su questo pianeta prospera una delle civiltà più antiche della galassia (la frutta è l’unico cibo consumato, e questo la dice lunga sull’attitudine pacifica dei suoi abitanti), l’unica ad essere progredita senza incorrere nel rischio di estinzione, forse perché a determinare la sua longevità è la ricerca del benessere sia per il singolo che per la società intera. Non esistono leggi, poiché ogni individuo sa distinguere il Bene dal Male, non ci sono governi, non sono necessarie religioni e l’unico principio sacro a cui tutti tendono è proprio il rispetto per la vita.
In breve, potremmo pensare a Primum One come a una sintesi di tutte le Utopie terrestri, un modus vivendi che è stato agognato da tanti, ma che non è mai stato possibile realizzare sulla Terra, proprio perché il rispetto per la vita, nel significato più ampio del termine, alle volte non sembra proprio appartenere al genere umano.
Su questo pianeta ogni individuo è destinato ad una particolare attività che per Mika, come viene chiamato dagli amici, è quella di raccogliere, leggere e catalogare i diari degli Osservatori, che hanno il compito di andare in missione su altri mondi, allo scopo di “osservare”, senza interferire, il grado di evoluzione delle forme di vita presenti.
Il ruolo di Raccoglitore a Mika sta un po’ stretto, anche lui – come capita a noi umani – ha un grande desiderio ossia diventare egli stesso un Osservatore e viaggiare nello spazio, grazie all’energia del pensiero, per visitare i luoghi di cui ha tanto letto, un sogno che, grazie al suo attento e preciso lavoro, diventa presto realtà.
Dopo alcune esperienze in mondi definiti di “classe inferiore”, dove cioè l’evoluzione è ancora agli stadi iniziali, Mikauula viene inviato sul pianeta Terra, dove approda utilizzando il Ciondolo degli Osservatori che, emettendo un campo psichico, altera la percezione della realtà negli abitanti del pianeta e che gli permette di mescolarsi tra di loro senza venire scoperto.
Arrivato, comunque, sul pianeta Terra, Mika si trova a vivere in mezzo ai “sapiens” e per farlo è costretto a trovarsi, oltre che un alloggio, anche un lavoro, perché una cosa gli è subito chiara circa la società degli umani: tutto ruota attorno ai soldi. Ma sulla Terra, Mika avrà modo di sperimentare e di capire molto della razza che popola la Terra, soprattutto grazie a due incontri: uno con un personaggio che non si aspettava di incontrare e che lo informerà circa le intenzioni di una razza aliena per soggiogare gli uomini e l’altro con un esemplare della razza umana che è a lui molto affine.
I sapiens erano prigionieri di una gabbia senza sbarre, una cella costruita per le loro menti che non gli consentiva di vedere oltre.
Commento personale
Le esperienze di Mikaaula sono descritte in modo molto divertente, e il lettore è costretto ad ammettere l’assurdità di certe nostre pratiche (la burocrazia) e l’uso e l’abuso della tecnologia.
Mikauula non critica, ma semplicemente ci aiuta ad osservare con altri occhi la nostra società e la nostra cultura, dove persino gli insegnamenti delle grandi figure religiose e di molti filosofi non sono riusciti a raddrizzare il nostro sentire per quanto riguarda il principio fondamentale che è la Vita.
Grazie al resoconto di Mika fatto in prima persona, il lettore terrestre si trova molto spesso a chiedersi infatti a quanto strana sia la razza a cui apparteniamo, visto che in primis sulla nostra società hanno influito aspetti economici, politici, religiosi che hanno portato guerre e carestie, senza troppo considerare la nostra fragilità e vulnerabilità.
Per certi versi Mika ha molti tratti umani, non è infatti totalmente indifferente ai sentimenti e alla capacità di alcuni di noi di comprendere ed accettare l’altro e molto spesso proprio come un umano alle volte si comporta.
È con grandi aspettative dunque che si arriva al finale, un finale che però, personalmente, avrei preferito diverso con un maggiore sviluppo di alcune trame secondarie. Questo però non toglie nulla al racconto che invoglia a soffermarsi con il pensiero su alcuni aspetti importanti della vita e a “osservare” con occhi diversi la costellazione della Cintura di Orione!
L’autore
Michele Scalini nasce e vive a Jesi, nella provincia di Ancona. Lavora per anni nell’ambiente dell’automazione industriale, viaggiando all’estero e in Italia. Appassionato di film e serie televisive di avventura e fantascienza, inizia a scrivere romanzi, approfittando di un periodo di ferma dal lavoro. Nonostante l’età, è un appassionato di videogiochi e ama mettersi in gioco, ogni volta che la situazione glielo permette. In genere non pianifica niente della storia che intende scrivere, eccetto per il personaggio principale e l’idea di base della storia, la quale tende poi a mutare radicalmente e a evolvere man mano che le parole vengono inviate al computer dove sta scrivendo.