poesia
Ensemble edizioni
2022
cartaceo, ebook
130
«I Microcosmi di Ilaria Palomba si arenano in endecasillabi vaghi ma decisi dopo un lungo e asfissiante cammino nella selva oscura e luminosa, tra contrasti.
Sono liriche sull'amore mancato. Il randagismo, quale figlio crudele della solitudine, si fa espediente d'illustrazione figurativa: qui tutto è tensione e slancio alla materia. C'è una traccia mnestica del passato e la perseveranza dei nodi infantili che si estendono da un tempo remoto a un tempo indefinito come la speranza. Versi del Nostos calmo e terso. Verso dove si dirige la nostalgia, l'essenzialità del dolore ridotto a pochi resti, poche visioni?
Il punto d'arrivo vive nella consapevolezza dell'uomo come miraggio o assenza. Il pensiero rimpiange ciò che non è stato e tuttavia poteva essere; eserciti di ombre, qui, mascherano la luce in un teatro contemplativo e ossessivo. Ilaria Palomba si estende sulle righe di un pentagramma filosofico».
(dalla prefazione di Alfonso Guida). Postfazione di Alessandra Bava.
Vi piacciono le raccolte di poesie? “Microcosmi”, edito Ensemble edizioni, è una raccolta di poesie scritte dall’autrice Ilaria Palomba.
Il testo si apre con una splendida prefazione che ci fa ben intuire l’essenza dei versi poetici che andremo a leggere.
Versi ricchi d’amore e di sentimenti quelli che vengono descritti dall’autrice. Il libro è suddiviso in tre parti, ognuna di essa ha un proprio titolo: Gravità, Interludio e Levità.
Ogni suddivisione della raccolta va ad affrontare tematiche importanti, che si basano soprattutto sull’attualità. Abbiamo il tema della morte, della società e, in particolar modo, come l’autrice vede l’uomo.
Un uomo divenuto ormai un burattino della società, inerme dinanzi a lei.
Di grandissima importanza anche i versi dedicati alla morte e alle similitudini che vengono fatte nei confronti dei fantasmi. Inoltre, l’autrice pone molto l’accento sulla sua figura allo specchio e delle guerre interiori che ha dovuto combattere per sistemare i mille pezzi di lei.
“Dispersi cerchiamo un appiglio nel bosco, tu trovi soltanto la spada. Benedici le mie urla. Benedici questa notte che nudi ci accolse.” – Microcosmi
Una bellissima raccolta di poesie che si legge in poco tempo grazie non solo all’utilizzo di uno stile fluido, coinvolgente e carico di significato, ma grazie anche agli stimoli che spingono noi lettori a riflettere.
Tutte le tematiche sono ben descritte all’interno del testo. L’autrice utilizza parole forti nei confronti non solo dell’uomo, paragonato alla società, ma anche della natura e del male che le stiamo facendo.
Nella terza parte, veniamo accompagnata dalla musica, in questo caso Chopin.
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.