arte
Edizioni Ares
2021
cartaceo, ebook
248
Pochi personaggi della storia sono stati oggetto di tanti studi e dibattiti come Michelangelo.
Accanto a opere critiche e biografie d'incomparabile pregio, ce ne sono altre di pura fantasia che hanno diffuso l'immagine di un Michelangelo irritabile, nevrotico, asociale, schivo, esaurito, melanconico, frequentatore di bordelli, avido, celibe per scelta penitenziale. Questi eccessi stridono con i tratti evidenti e documentati dell'artista.
Già a metà '500 nella Vita di Michelangelo, Ascanio Condivi parlava del suo gran cuore, dell'elevata concezione dell'amore umano, della sua generosità e della sua profonda fede. Mal si accorda, del resto, l'opposta visione con l'estrema delicatezza della Pietà Vaticana e la possente devozione dei personaggi della Cappella Sistina.
Com'era dunque realmente Michelangelo? Confrontando i dipinti e le sculture con le lettere e le poesie Maria Angeles Vitoria ne restituisce in queste pagine un profilo autentico, libero dai clichè.
“Aveva il modo d’essere Toscano: appassionato, audace, orgoglioso, riservato, con slanci d’umore grotteschi. Una mescolanza di durezza e di bontà”
“Michelangelo. L’uomo e l’artista fuori dai clichè” è diviso in sezionie ci racconta, nei minimi particolari, la vita del grande artista rinascimentale. Michelangelo Buonarroti nacque nel 1475 a Caprese. All’età di sei anni, si trovò ad affrontare il suo primo grande dolore, quello che ogni figlio non dovrebbe mai subire, soprattutto in tenera età: la perdita della madre. Sin da piccolo, Michelangelo preferiva frequentare le botteghe dei pittori, anziché andare a scuola. Era già ben comprensibile che la passione per l’arte era insita nel suo essere e, nello specifico, per la scultura.
Michelangelo realizzò la sua prima opera all’età di 15 anni, nel 1491, “La Madonna della Scala“. Per lui la Scala aveva un significato simbolico, alludendo alla caratteristica propria della Madonna, di trovarsi tra il cielo e la terra, tra l’Uomo e Dio. Michelangelo, in tutte le sue opere inserisce sempre riferimenti alla Chiesa e alla sua fede; infatti sin da piccolo la “Divina Commedia” divenne il suo libro preferito, dopo la Bibbia.
Tra tante opere, la più importante fu, senza dubbio, il Giudizio, che rappresenta quel momento finale in cui Cristo dovrà stabilire se i giusti potranno accedere al Regno dei Cieli. L’immagine dell’Apocalisse è così strutturata: nella parte centrale troviamo un gruppo di sette angeli che, con le loro trombe, annunciano che il momento è giunto. Non mancano le rappresentazioni dell’Inferno, con le anima dannate, del Purgatorio e del Paradiso, da amante e culturo della Cantica dantesca.
Ma davvero tante furono le opere a lui commissionate, e per citarne una: la “Basilica di San Pietro” L’ultima scultura del grande artista fu la Pietà Rondanini, rimasta purtroppo incompiuta, data la sua morte, che avvenne nel 1564. Anche in morte, Michelangelo si è confermato “magnifico”, come lo testimonia il fatto che, a distanza di anni, alla riapertura del feretro, il suo corpo è stato ritrovato intatto. Ma non voglio ridurre la recensione ad una sequenza di fatti storici ed artistici, di cui già conoscete abbondantemente e che risulterebbero noiosi. Il bello di questo omaggio all’arte, che ho avuto l’onore di leggere, è che, al di là della storia e al di là delle opere, è presente quella linfa che ha guidato Michelangelo durante la sua vita. Quella linfa che è data dal fascino del bello, e che costituisce il leitmotiv di tutto il volume.
A voi piace l’arte? E in particolar modo cosa pensate del grande maestro?
Ho amato tantissimo questo libro, sia perché, come dicevo, ho ripercorso la vita di Michelangelo, ma anche perché ho potuto apprezzare dettagli delle opere, di cui non sapevo o non immaginavo. Quello che c’è oltre la mente e l’ingegno di un maestro è sempre appassionante.
Le opere di Michelangelo sono inserite in ordine cronologico. Molto belle le immagini, che aiutano, senza subbio, la lettura e la comprensione dell’arte. Se, anche voi come me, amate l’arte, soprattutto quella classica, vi consiglio la lettura di questo libro; in realtà, ve lo consiglio anche se non siete affascinati da questo mondo, perché credo sia un buono e grande inizio da cui partire per immettersi su questa strada.
L’autrice
María Ángeles Vitoria, nata in Spagna, risiede a Roma dal 1974. È professore associato di Filosofia della natura e della scienza presso la Pontificia Università della Santa Croce e ha tenuto corsi presso varie università dell’America Latina. Nelle sue pubblicazioni ha approfondito gli aspetti storico- epistemologici e umanistici dell’attività scientifica e i rapporti con la fede e la teologia. In particolare, ha studiato il rapporto arte/fede in Raffaello e Michelangelo.
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.