Thriller
Mondadori
20 febbraio 2024
cartaceo e-book
504
"Tra tre mesi sarò morto. Vieni a raccontare la mia storia".
Così scrive Sebastian Trapp, solitario e famosissimo autore di romanzi gialli, a Nicky Hunter, critica letteraria con la quale ha da tempo un'intensa corrispondenza epistolare.
Affetto da una grave malattia che gli lascia pochi mesi di vita, Trapp invita Nicky nella sua magnifica villa a San Francisco per aiutarlo a scrivere la sua autobiografia. Qui la ragazza fa la conoscenza di Diana, l'enigmatica seconda moglie di Trapp; di Freddy, il nipote ribelle; e di Madeleine, la figlia protettiva e premurosa.
Col passare dei giorni, però, quello che sembra un normale lavoro di scrittura si trasforma in un'irresistibile "febbre da detective", che vede Nicky coinvolta nella ricerca di verità sepolte nel passato del misterioso scrittore.
Vent'anni prima, infatti, la notte di Capodanno del 1999, la prima moglie di Sebastian e il loro figlio adolescente scomparvero improvvisamente nel nulla gettando un alone di sospetto su di lui. Inoltre, la decisione di uscire dall'isolamento due decenni dopo e di permettere a una sconosciuta di scavare nel suo passato contribuisce ad alimentare i dubbi sulla sua estraneità ai fatti.
Mentre tenta di unire i pezzi della vita di Trapp, Nicky è sempre più ossessionata dall'urgenza di far luce su quella famigerata notte e anche Madeleine inizia a interrogarsi sulla sincerità del padre.
Quando un cadavere emerge dallo stagno di carpe koi nel giardino della villa e Madeleine comincia a ricevere messaggi enigmatici entrambe le donne si rendono conto che il passato apparentemente sepolto sta solo aspettando il momento giusto per tornare a galla e rivelare i suoi terribili segreti.
“Il tempo è l’assassino migliore” – da “Mia cara Miss Hunter” di A.J. Finn, edito Mondadori.
Una giovane critica letteraria viene ingaggiata da un famoso giallista affinché ne scriva la biografia prima della morte. Egli è affetto da una grave malattia che non gli lascia scampo. La giovane accetta e si trasferisce a San Francisco, nella dimora dell’uomo. È sempre stata una sua grande ammiratrice, ma ciò che più la incentiva è il mistero irrisolto della scomparsa della moglie e del figlio dello scrittore, avvenuta vent’anni prima. Evento del quale nessuno dei loro famigliari vuol parlare. Sarà, quindi, compito della ragazza indagare per scoprire la verità.
“Fai attenzione in questa casa. I suoni viaggiano. Non ci sono segreti”
Nicky è giovane, bella e innocente. Ha un cuore puro e generoso e per le persone è relativamente semplice approfittare della sua gentilezza. È una ragazza intelligente e riflessiva. Lavora come critica letteraria e i libri sono la sua passione. Da diverso tempo intrattiene un rapporto epistolare con il suo autore preferito: Sebastian Trapp. Quando lui la invita a casa sua affinché scriva la sua biografia, a Nicky non pare vero. Senza farsi troppe domande, accetta con entusiasmo. Eppure, tutti la mettono in guardia sull’uomo. Sua zia Julia, il suo ex fidanzato e persino il taxista che la accompagna all’indirizzo dello scrittore.
Questo perché, vent’anni prima, la prima moglie di Trapp e il loro figlio, sono scomparsi senza lasciare traccia. Molti pensano che l’uomo potrebbe esserne responsabile, poiché, in seguito, si è ritirato nella propria villa, evitando il più possibile ogni contatto con l’esterno. Ma Nicky conosce già la vicenda ed è proprio la sua “febbre da detective” che l’ha spinta ad accettare l’incarico, oltre che l’ammirazione per il giallista.
“Le persone cattive amano l’innocenza, Nicky. E tu sei la persona più innocente che conosca, quella con il cuore più grande” – Mia cara Miss Hunter
Sebastian Trapp è quasi anziano, oltre ad essere gravemente ammalato. Non gli resta molto da vivere. È un famoso autore di romanzi gialli, oltre ad essere un uomo enigmatico e ambiguo. Pare scrutare nell’animo delle persone. Eppure, non è rimasto molto del fascino e del carisma che lo caratterizzavano in giovane età, anche se sembra tenere ancora tutta la famiglia sotto il proprio dominio.
L’eccentrica e premurosa figlia Madeleine. Il nipote Freddy, bello e superficiale. La cognata Simone, da sempre attratta da lui, e l’algida giovane moglie Diana, così bella e distante. Nessuno di loro desidera ricordare Hope e Cole, scomparsi misteriosamente la notte di vent’anni prima. Ma chi erano il figlio e la prima moglie di Trapp? Cole, un gracile ragazzino preso di mira da ogni bulletto, negato per qualsiasi sport e tormentato dalla dislessia. Hope, una madre iperprotettiva in perenne disaccordo con il marito a causa dell’atteggiamento aggressivo di quest’ultimo nei confronti del figlio.
“Eccola di nuovo! L’energia oscura dei suoi occhi, della sua voce. I denti scoperti. Il potere, anche. È materiale pericoloso”
“Mia cara Miss Hunter” parte da una brevissima introduzione sul ritrovamento di un cadavere. Non vi sono indizi che lo identifichino, poiché accadrà più avanti. Tuttavia, l’atmosfera si fa carica di elettricità e tensione. Subito dopo, la trama ritornerà ai giorni precedenti.
I capitoli rappresentano le giornate che scandiscono il tempo di permanenza della protagonista a San Francisco, presso la casa dello scrittore. Il linguaggio è semplice, ma la narrazione si presenta caotica. Fatta eccezione per il due personaggi principali (Nicky e Sebastian), tutti gli altri non appaiono sufficientemente caratterizzati. La maggior parte viene introdotta attraverso i dialoghi di altri, che esprimono la propria opinione sulla loro persona, e le vittime vengono rappresentate solo attraverso i ricordi dei familiari.
Sarebbero stati utili dei salti temporali risalenti a vent’anni prima, paralleli al presente, per aiutarci a comprendere la personalità e le dinamiche familiari dal punto di vista degli assenti. È fondamentale comprendere la personalità delle vittime o presunte tali, per dipanare un mistero. Anche i flashback sono piuttosto rari e troppo fugaci.
“La mia mente è simile a un solaio pieno di oggetti di ogni sorta ammucchiati alla rinfusa” – Mia cara Miss Hunter
Come nella maggior parte dei thriller, il mistero non è mai uno solo e, nel corso della narrazione, se ne verifica un altro. Anche in questo caso, il movente risulta debole e l’evento piuttosto prevedibile. Il ritmo narrativo non è rapido come dovrebbe, accelera solo verso il finale. Effettivamente, si assiste poi ad un colpo di scena che non delude, mentre, in precedenza, la storia pare fatichi a decollare, nonostante l’idea di fondo sia affascinante.
In conclusione, ci troviamo di fronte ad una bella scrittura con un’ambientazione ben rappresentata. Un intreccio che aveva grandi potenzialità, ma che non ha mantenuto del tutto le premesse. Una suspense non costante e uno sviluppo di trama piatto per oltre la metà, riscattandosi solo sul finale. In conclusione, una risoluzione inaspettata con un bel colpo di scena di chiusura.
“Nicky è una sentimentale, dà valore a carta e penna. L’inchiostro penetra nella carta, indelebile come una cicatrice, l’e-mail è alito su un vetro, si dissolve all’istante”
Avendo letto e apprezzato “La donna alla finestra” della stessa autrice, avevo caricato questo secondo romanzo di troppe aspettative. Gravissimo errore! Quando si parte con un termine di paragone, la conseguenza è quasi sicuramente la delusione. Questa è probabilmente la ragione per la quale “Mia cara Miss Hunter” non mi ha convinta. Poiché non c’è nulla di più soggettivo delle emozioni di un lettore, non mi resta che augurarvi di poterlo apprezzare maggiormente rispetto a quanto ho fatto io.
A.J. Finn è un’ottima autrice e la sua abilità traspare comunque, a dispetto della mia personale opinione.
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3 stelle ⭐⭐⭐✰✰