
inchiesta
Panesi
13 maggio 2021
cartaceo, ebook
87

Sessant'anni fa, nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1962, moriva Marilyn Monroe. Suicidio per overdose da barbiturici, dissero subito i suoi medici, che con la governante scoprirono il cadavere. Questa versione si dimostrò molto traballante e piena di incongruenze, tanto che lo stesso orario della morte fu cambiato più volte, i tabulati telefonici sparirono, così come alcuni referti medici, e molte persone chiave non vennero interrogate.
Questo libro cerca di capire come si svolsero i fatti perché Marilyn era diventata una persona pericolosa che minacciava di parlare facendo tremare i poteri forti.
Ma chi poteva avere paura di quello che avrebbe potuto raccontare? Cosa sapeva quella donna che aveva fatto impazzire milioni di uomini, compresi presidenti e boss mafiosi? Cosa successe e chi fu coinvolto in quella vicenda che mise fine alla vita della dea di Hollywood?
Chi era Marilyn Monroe al di fuori del set cinematografico? Una donna bellissima nata da una madre mentalmente instabile e padre ignoto, una figura che le mancò e che forse andò cercando negli uomini con i quali intrattenne relazioni sentimentali. La sua grande carica sensuale, mai volgare, ma talmente forte da attrarre uomini famosi e potenti, forse le fu fatale. Ma per quale motivo? Per esser stata a conoscenza d’importanti e scomodi segreti o per il dolore di sentirsi usata e poi abbandonata come le accadde nella sua infelice infanzia?
“A noi rimane l’immagine dolce e sensuale di quella donna con un corpo sexy e il sorriso da bambina, nata povera e sola con il nome di Norma Jeane Mortenson e morta ricca e famosa, ma sola con il nome di Marilyn Monroe”
Elisabetta Villaggio espone un’analisi dei fatti che precedettero e seguirono la morte della diva, evidenziandone incongruenze reali o presunte.
“Era una bambina timida e non credeva di essere così bella come tutti le dicevano. Ho sempre pensato che sarebbe diventata qualcuno”
Prima di diventare un mito, Marilyn Monroe, era semplicemente Norma Jeane Mortenson. Una bambina nata da una donna mentalmente fragile reduce da un precedente matrimonio fallito. Abbandonata dalla sua stessa madre, in quanto non idonea a svolgere questo ruolo, cresce in un orfanotrofio. Il marchio di “orfana” le rimarrà impresso nella mente per tutta la vita, così come l’esser figlia di padre ignoto. Il disperato bisogno di appartenere a qualcuno e sentirsi sempre amata, sarà il suo punto debole. La porterà tra le braccia di uomini sbagliati, sebbene con alcuni riuscirà a mantenere un buon rapporto anche dopo la rottura del legame. Le recherà sofferenza e riacutizzerà in lei il senso dell’abbandono ad ogni fallimento sentimentale.
La sua bellezza prorompente, la naturale sensualità velata di dolcezza attireranno personalità di spicco nel panorama cinematografico ma soprattutto politico. Sarà la donna più desiderata di tutti i tempi. Tuttavia, rimarrà in lei la fragilità di bambina non amata. Quale delle due cose avrà influito sulla sua morte? I segreti che aveva appreso dagli amanti influenti o il senso di solitudine che non l’abbandonava mai e la faceva impazzire di dolore?
“Emotivamente instabile, fortemente impulsiva, bisognosa di continue approvazioni da parte del mondo esterno; non sopporta la solitudine, tende a deprimersi di fronte ai rifiuti” (Valutazione di Anna Freud – psicoanalista) – Marilyn. Un intrigo dietro la morte
Il linguaggio narrativo, trattandosi di un’inchiesta relativa ad una delle morti più discusse tra i personaggi del mondo dello spettacolo, è tipicamente giornalistico. L’autrice riassume la storia di Marilyn Monroe raccogliendo i fatti più salienti della sua breve vita. Dalla nascita, fino al suicidio o presunto tale a seconda dei punti di vista.
Gli eventi, si alternano alle dichiarazioni reperite e ripotate fedelmente dall’autrice, dell’attrice e di coloro che la frequentarono. Così come le immagini, non solo fotografiche ma anche copie dei certificati di nascita e di morte di Marilyn.
Il ritmo narrativo è decisamente rapido, per l’esiguo numero di pagine ma anche grazie ad una narrazione essenziale ed incisiva, al netto di digressioni o opinioni personali. Si tratta di una scrittura assolutamente imparziale dove l’autrice si limita ad esporre con efferata precisione i fatti, invitando semplicemente il lettore a porsi delle domande, rimaste per altro senza risposta.
Il personaggio di Marilyn viene delineato con completezza esauriente. Se ne evidenziano soprattutto le caratteristiche meno evidenti al pubblico, poiché viene ricordata soprattutto come grande attrice e icona sexy. Pochi sanno che fu donna di profonda intelligenza, che in età adulta volle proseguire gli studi in quanto attribuiva importanza alla cultura. Non amava inoltre esser identificata come una bella bionda svampita, arrivò anche ad opporsi a quest’etichetta, dimostrando di essere in grado di interpretare mirabilmente anche ruoli di carattere drammatico.
“Hollywood è un posto dove ti pagano1000 dollari per un bacio e 50 centesimi per la tua anima. Lo so perché ho rifiutato abbastanza spesso la prima proposta e ho resistito davanti alla seconda”
Una lettura scorrevole e interessante. Avrei gradito un’introduzione da parte dell’autrice sulla motivazione del suo interesse per la vicenda, ma questa è una mia semplice curiosità personale. Conoscevo la teoria di un eventuale complotto relativo la morte di Marilyn. Ho letto più di una biografia che la riguardava in quanto ho sempre provato ammirazione per lei. Così bella e così sfortunata. Mi ha fatta sorridere in “Come sposare un milionario” e mi ha incantata in “Niagara”.
Un talento accompagnato da una bellezza prorompente, così discordante dagli attuali canoni eppure indiscutibile. Una vita all’insegna della solitudine segnata dai traumi del passato e dal bisogno d’amore. Non mi sono mai fatta domande sulla sua triste fine. Mi sono limitata a leggere la sua storia pensando, con profondo rammarico, alla sofferenza che si celava dietro quel bellissimo sorriso che continua tutt’ora ad incantare, anche a distanza di anni dalla sua morte.
Voi cosa ne pensate ?