
narrativa contemporanea
Bompiani
2022
cartaceo, ebook
151

Dopo una notte di pioggia torrenziale, all’alba grigia e funerea del 23 ottobre, arriva una telefonata ad Annunziata Osvaldo, centralinista della Questura di Napoli. Una strada è crollata. E poi un palazzo in via Tasso.
La città sembra liquefarsi mentre l’acqua scorre, penetra, danneggia. Andreoli Carlo, giornalista che si occupa dei misteriosi accadimenti, si fa testimone degli effetti di una diabolica pioggia che sembra non finire mai.
E intanto voci inquietanti risuonano dal Maschio Angioino, l’enigma di tre bambole assilla le autorità, sale l’acqua del mare e le monetine da cinque lire cominciano d’un tratto a suonare canzoni.
Un romanzo cupo e raffinato sulla bellezza e l’enigma che da sempre ammantano la città di Napoli, un’opera diventata con il tempo un clamoroso caso letterario del secondo Novecento.
La sua scomparsa dalle librerie coincise con quella dell’autore dalla città e dal giornalismo, facendo di Nicola Pugliese un “Salinger napoletano”. Trascorse con ostinato riserbo gli ultimi anni nel paesino di Avella in Bassa Irpinia, dove si era trasferito in un isolamento volontario. Mentre la critica si ricordava di Malacqua consacrandolo come un capolavoro, i lettori più fortunati si passavano in fotocopia quel testo ormai introvabile.
“Malacqua” di Nicola Pugliese edito da Bompiani è un romanzo ambientato nella città di Napoli, in un fine ottobre degli anni ’70.
La città di Napoli è colpita da una forte pioggia, una pioggia che non ne vuole sapere di cessare. Una pioggia a cui la città non è abituata, perché si sa a Napoli piove poco e, mai come dovrebbe.
Pioggia che pulisce le strade, toglie la polvere e spazza via tutto. Eppure, questa pioggia nasconde qualcosa e, infatti, qualcosa di strano accadrà.
“E intanto passa ‘stu noveciento passammo nuje e s’acconcia ‘o tiempo si arape ‘o stipo saje addo staje e nun te scurdà maje”
Un giorno, alla centralinista della Questura di Napoli arriva una telefonata. Una strada è crollata. E poi un palazzo in via Tasso. La città sembra liquefarsi.
Andreoli Carlo, giornalista che si occupa dei misteriosi accadimenti, ne è testimone e si mette in gioco. E nel frattempo, cosa strane accadono: voci inquietanti provenienti dal Maschio Angioino, tre bambole misteriose, monetine da cinque lire che intonano canzoni. Cosa sta accadendo?
“Un altro giorno ancora sarebbe trascorso, sì, un altro giorno di pioggia” – Malacqua
Conoscevate questo romanzo?
Un romanzo di cui per decenni non si è saputo più niente e, finalmente, Bompiani l’ha ripubblicato. E direi: menomale! Romanzi del genere meritano di essere letti e di non essere messi nel dimenticatoio, sarebbe un peccato.
Bel romanzo ambientato nella città di Napoli, ed è proprio la città stessa a esserne la protagonista. L’autore ha saputo descrivere minuziosamente il tutto facendoci percepire i gesti, le tradizioni, il luogo e le abitudini.
Lo stile nonostante sia fluido e accattivante, a tratti l’ho trovato un po’ ostile. Magari, l’avrei snellito un po’ rendendolo ancora più semplice. Uno stile che ha anche del malinconico per certi versi.

Mi chiamo Anna ho 25 anni e sono di Napoli. Ho sempre avuto la passione dei libri sin da piccola. Mi piace tantissimo annusarli e quando vado nelle librerie mi perdo tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione, ho deciso di mettermi in gioco recensendo i libri che leggo. Un’esperienza che fa bene al corpo e alla mente.