
I misteri di Bologna #3
giallo storico
Indomitus Publishing
16 maggio 2024
ebook, cartaceo
237

Bologna, maggio 1938.
Ottavia De Angelis, cantante e diva del palcoscenico, è bella, generosa e innamorata, eppure c’è chi la odia. Tocca al maresciallo Vittorio Righi cercare di far luce sulla sua sorte. Nei giorni della visita di Hitler in Italia comincia l’indagine più difficile che abbia mai affrontato, condotta negli ambienti dell’alta società bolognese resi intoccabili dalla protezione delle autorità.
Vittorio si aggira tra palazzi, teatri, grandi alberghi, locali eleganti, sedi del Fascio e quartieri popolari dove le informazioni gli arrivano contraddittorie e centellinate. Quasi dispera di capirci qualcosa quando il caso prende una svolta imprevedibile grazie a un viaggio a Roma dell’amico Jacopo Grimani, sempre al suo fianco. E la sorte di Ottavia di colpo si intreccia con l’alta politica fino a svelare la verità. Verità, ma non giustizia, perché Righi sembra avere fra le mani il crimine perfetto, compiuto senza lasciare tracce.
Tra colpi di scena in grado di sconvolgere gli equilibri e trovate geniali, riuscirà il maresciallo dei Reali Carabinieri ad averla vinta?
Si conclude la trilogia ““L’ultima canzone all’Eden”, edito Indomitus, come i precedenti Delitto in Strada Maggiore e “La veggente di via de Toschi”.
di Maria Luisa Minarelli con il giallo storicoOttavia De Angelis, diva conosciutissima anche fuori dall’Italia, sale per l’ultima volta sul palcoscenico di un teatro di Bologna, nel maggio del 1938. La De Angelis sceglie di chiudere la sua carriera per amore dell’ingegnere bolognese Guglielmo Zangrandi. Invece, sarà proprio sul palco dell’Eden che la cantante troverà la morte.
Maria Luisa Minarelli ci riporta a Bologna in uno dei periodi bui della storia italiana ed europea, la voce di Hitler entra nelle case sostenuta da Mussolini che si muove come fosse in balia degli eventi. A Bologna in quei giorni diverse autorità sono attese e tutti sono in fermento. L’autrice anche questa volta ben ci introduce nell’atmosfera che si respirava in quelle strade e in quelle piazze, il popolo che teme le camice nere, queste che sono sempre più arroganti e fuori controllo.
Le descrizioni precise e ben strutturate portano il lettore in giro per la città e la fanno conoscere.
“Sostò un attimo sotto gli arconi della chiesetta della Pioggia per accendere una sigaretta e imboccò via Galliera in direzione del centro. Aveva sempre amato quella strada dove sorgevano antichi palazzi nobiliari in decadenza. Ne amava i portici pieni di ombre, i massicci portoni blasonati, le memorie di antichi fasti”
I Personaggi di Maria Luisa Minarelli
Anche questa volta a risolvere il caso troviamo il maresciallo Vittorio Righi. Già dal primo libro della trilogia, abbiamo imparato a conoscere questo graduato dei Reali Carabinieri: ligio al dovere, intraprendente e con due aiutanti al di fuori dell’arma che completano la sua figura. Un uomo che ama il suo lavoro, che non lascia nulla al caso, anche se a volte utilizza mezzi non convenzionali. Un personaggio che piace, che attraversa tutti i libri senza mai essere ripetitivo, anche se le sue caratteristiche vengono più volte sottolineate per essere così evidenziate.
Ormai amico di Vittorio è Jacopo Grimani, il giovane insegnante veneziano che è in affitto a casa Righi. Inizialmente un personaggio secondario, diventa man mano fondamentale per le indagini e per l’intreccio del giallo. Tant’è che se l’autrice lascia una porta aperta ad un seguito di questa trilogia lo fa proprio con le vicende personali di Jacopo.
Meno presente che negli altri due libri è Anita, la moglie di Righi, anche se una sua intuizione sarà ciò che porterà alla risoluzione del caso.
Ottavia De Angelis è la protagonista assoluta, una giovane donna del suo tempo, senza paure e senza remore, che sa di camminare su un filo ma non si tira mai indietro se le viene chiesto un aiuto. Un personaggio complesso, che si conosce piano piano, anzi inizialmente si presenta come un po’ superficiale e poi si scoprirà la sua profondità.
Scrittura, trama e intreccio
Come per gli altri libri di Maria Luisa Minarelli, la lettura risulta scorrevole grazie a una scrittura precisa e puntuale. Non ci sono errori, non ci sono ripetizioni, i capitoli sono di una lunghezza corretta per dare il ritmo giusto agli eventi. La trama è interessante e ben collocata sia nel tempo che nello spazio, l’intreccio, che non è particolarmente complesso, risulta di facile comprensione.
4 stelle ⭐⭐⭐⭐☆

Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!