
Romanzo storico
Garzanti
9 luglio 2020
cartaceo, ebook
496

Madrid, 1957.
Da anni la Spagna è stretta nella morsa della dittatura franchista. Nel paese la tensione è palpabile e per sopravvivere esiste un'unica parola d'ordine: silenzio. Quello imposto dal regime che decide come ci si deve comportare per evitare terribili punizioni. E che Daniel, giovane fotoreporter, cerca di catturare nei suoi scatti, nonostante non gli sembrino mai abbastanza incisivi. Mai efficaci.
Finché un giorno il suo obiettivo inquadra il volto di una donna: è diversa dalle altre, ha gli occhi fieri e cammina a testa alta come se non avesse paura di niente e di nessuno. Si chiama Ana e con il suo coraggio sprona Daniel a non arrendersi e a perseverare nel suo ruolo di testimone per scuotere l'indifferenza del mondo. Insieme, si aggirano per quartieri desolati, dove la lunga ombra della dittatura oscura ogni cosa.
In luoghi dove si consumano separazioni forzate che intere famiglie sono costrette ad accettare senza batter ciglio. Senza nemmeno provare ad opporsi. Non importa quanto sia pericoloso e quali rischi potrebbero correre: Ana e Daniel non sono disposti ad arrendersi di fronte a un destino che può e deve essere cambiato.
Ma si tratta di una battaglia piena di difficili prove da superare, che presto li costringerà a fare i conti con un segreto che li riguarda da molto vicino.
Un segreto che, se portato alla luce, trasformerà ogni cosa e li legherà per sempre.
“La verità rompe le catene del silenzio. E ci rende liberi”. “L’orizzonte ci regalerà le stelle” di Ruta Sepetys, Garzanti, si ambienta nella Spagna franchista. Un giovane americano, in visita a Madrid con la famiglia, sogna un futuro da fotoreporter. Nell’hotel dove alloggia, conosce una bella cameriera spagnola. Tra loro scatta un’interesse reciproco, nonostante le differenze sociali e culturali che li separano. Ma è soprattutto la Storia che li divide. Essa sta travolgendo e opprimendo la Spagna, portando con sé pericolosi segreti che la giovane non può rivelare. Nel frattempo, riceve anonime minacce scritte da un ignoto nemico che pare essere al corrente di cose che la riguardano molto da vicino.
“È difficile districarsi tra due culture. Mi stento un segnalibro tra i capitoli”
Questa è l’affermazione che la madre di Daniel Matherson, spagnola e sposata con un americano, proferisce sempre nel parlare di sé. Pur vivendo da moltissimo tempo negli Stati Uniti e usando la propria lingua d’origine solo per parlare con il figlio, a Dallas la considerano ancora una straniera. Daniel ha un rapporto speciale con lei perché lo capisce e lo sostiene, a differenza del padre. Il ragazzo ha un grande talento per la fotografia, spera di vincere un concorso fotografico con in palio un cospicuo premio in denaro per il primo classificato. Questo gli consentirebbe di iscriversi allo scuola di giornalismo perché sa che suo padre si rifiuterebbe di sovvenzionarlo. L’uomo è un noto petroliere e vuole che lui segua le sue orme.
Daniel è un bravo figlio, cerca di evitare il conflitto sino a ché non sarà sicuro di essere in grado di perseguire il suo obiettivo. È un ragazzo per bene, forse un po’ ingenuo e sicuramente incosciente, soprattutto quando si tratta di cercare la verità. Nella Madrid di quegli anni, è cosa assai pericolosa.
“Sincerità. È questo l’importante. Se scatti delle foto con questo tipo di sincerità, è come se impugnassi una pistola” – L’orizzonte ci regalerà le stelle
Ana è una giovanissima cameriera spagnola. È rimasta orfana molto presto perché i genitori sono stati uccisi a causa delle loro idee repubblicane. Vive in un quartiere povero con la sorella Julia, il marito di lei e con il fratello maggiore Rafa. La loro priorità è risparmiare per trasferirsi in un quartiere migliore. Ana è bella, proprio come Julia, ma a differenza sua è una sognatrice. Presta servizio come cameriera in un lussuoso hotel per turisti americani, ma il suo obiettivo è lavorare negli uffici.
Come tutto il personale, ha frequentato un corso di lingua inglese e spera che questo le apra le porte dell’amministrazione. Questo significherebbe viaggiare e soprattutto, lasciare la Spagna, cosa alla quale ambisce. È anche una ragazza misteriosa, Ana. Nasconde un segreto che potrebbe costare caro a lei e ai suoi cari. Cela i suoi tormenti dietro ad un sorriso, a tanta discrezione e a un’apparente obbedienza.
Rafa è il fratello maggiore di Ana. Dopo la morte dei genitori, è stato rinchiuso in un istituto dove ha subito ogni genere di vessazione. È ancora traumatizzato da quell’esperienza, ma non lo dà a vedere. Agli altri appare come un giovane laborioso che svolge un lavoro pesante presso il mattatoio, ottimista e pieno di progetti futuri. Essi sono legati alla carriera di matador del suo migliore amico, Fuga.
“Rafa crede di poter liberare se stesso domando la paura. Aiuterà il becchino matador. L’arena diventerà il suo teatro di coraggio”
Fuga è così chiamato per la sua capacità di fuggire dal pericolo. Lui e Rafa hanno condiviso l’orribile soggiorno all’istituto, diventando come fratelli. Fuga è ombroso e taciturno, lavora come becchino, ma desidera diventare un torero e ha tutto il coraggio che occorre per riuscirci.
Puri è la cugina di Ana. Figlia unica della zia Teresa, non ha ereditato la bellezza delle cugine e neppure la loro spigliatezza. È una ragazzona robusta, goffa e ingenua. È impiegata all’orfanotrofio e il suo buon cuore la porta ad elargire tutto l’amore possibile ai piccoli orfani. Li accudisce con affetto e dolcezza. Gioisce ogni volta che uno di loro trova una casa e si rattrista per quelli non adottati.
“Siamo più belle con la bocca chiusa“
Che cosa si può dire di questo romanzo? Tantissime cose!
“L’orizzonte ci regalerà le stelle” è molto avvincente perché ricco di suspense. Essa ci accompagna costantemente dal primo all’ultimo capitolo. Dietro alla storia di ogni personaggio, si nasconde un mistero diverso. Ma con il procedere della lettura, ci si accorge che non si tratta di situazioni distinte tra loro. Non sono altro che tasselli dello stesso mosaico, che va formandosi capitolo dopo capitolo.
A proposito di capitoli, essi sono piuttosto brevi. Se poi a questo fatto si aggiunge uno stile fluido e un linguaggio semplice, la rapidità del ritmo è servita! L’autrice riesce a passare agilmente da un personaggio all’altro, quindi da una storia all’altra, senza mai creare confusione. Ogni vicenda si lega a quella successiva attraverso un filo invisibile. Gli episodi non sono altro che perle della stessa collana.
“Il silenzio ha una voce”
“L’orizzonte ci regalerà le stelle” è un romanzo assai interessante dal punto di vista storico. Un contesto perfettamente costruito grazie alle ricerche e alle interviste che l’autrice ha effettuato. Sulla base di esse, ha potuto costruire i suoi personaggi in modo verosimile e credibile. Ha colto perfettamente il clima dell’epoca, gli anni Cinquanta della Spagna di Franco, con la relativa influenza sulla quotidianità della gente.
È una storia commuovente perché tratta tematiche dolorose e scottanti, riferite a fatti che accadevano realmente, anche se i personaggi e le loro storie sono di fantasia.
“Esiste una tensione tra storia e memoria. Alcuni sono impazienti di ricordare, ma altri sono impazienti di dimenticare”
La vera protagonista è la verità e l’antagonista è il silenzio. I personaggi secondari, ma non meno importanti, sono da una parte il coraggio e la forza di realizzare i propri sogni, dall’altra omertà e paura. E in questa lotta senza esclusione di colpi io mi sono tuffata con grande interesse. Ho riscoperto la parte più dolce della trama sepolta da numerose ingiustizie e crudeltà. E che dire del finale con colpo di scena? Mi ha sorpresa e commossa, facendomi apprezzare ancor più quest’autrice, di cui ho letto quasi tutto.
Amate i romanzi con storie di fantasia ispirati a fatti realmente accaduti?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐