
Romanzo
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29 dicembre 2019
cartaceo, ebook
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Lo scrittore solitario
Lo scrittore solitario è la storia di Daniele Serpico, detto “Dan”, diciassettenne malato d’apatia, e di William Esposito, talentuoso scrittore emergente, le cui esperienze sono legate da un fil rouge più forte di quanto essi immaginano. Il primo incontra il secondo in una fase nichilista della sua vita, in cui la consapevolezza dell’incoerenza e della falsità che lo circondano lo hanno reso insensibile e privo di qualsivoglia vitalità. Arrancando nella tediante routine quotidiana, Daniele fa la conoscenza di William prima sugli scaffali di una libreria, acquistando quello che la critica ha definito il romanzo del nuovo Fitzgerald, e poi nella via del Passo Vecchio, la strada in cui abita, carica di esoterici fascini celati. Muovendosi in un’atmosfera pirandelliana dal retrogusto kafkiano, le vite di William e Dan navigano in parallelo su acque all’apparenza cristalline ma, in realtà, torbide, scortate da un caleidoscopico carosello di personaggi secondari ambigui, saccenti e contraddittori. Scavando a fondo nell’eterno dualismo tra vincenti e perdenti, William percorrerà la via della perseveranza, inseguendo un antico obiettivo, e Dan andrà alla ricerca dei pezzi mancanti per ricomporre l’enorme e metaforico mosaico della criptica vita di William, chiave di volta per comprendere meglio sé stesso.
Lo scrittore solitario
Chi rispetta la letteratura è degno di altrettanto rispetto
Oggi vi parlerò del romanzo “Lo scrittore solitario“ di Nicola Ianuale.
Inizio con il dirvi che non so se riuscirò a trovare le parole giuste per descrivere questo libro nel modo migliore.
Penso che mi sarà estremamente difficile riuscire a mettere su carta tutto ciò che ho provato nel leggere questo romanzo, anzi questo meraviglioso romanzo.
Mi sono ritrovata a pensare ai grandi scrittori del passato e secondo il mio modestissimo parere, Nicola Ianuale, ha un brillante futuro davanti a sé. La sua è una scrittura sofisticata, ricercata pur mantenendo una certa semplicità.
Ma questo non è l’unico punto a favore di questo scrittore emergete. La trama di “Lo scrittore solitario” mi ha letteralmente ipnotizzata e coinvolta così tanto da non riuscire a smettere di leggere.
Un romanzo enigmatico, misterioso, a tratti struggente e commovente che ti lascia dentro una malinconia e un senso di solitudine
“L’amore può essere cancellato solo dall’odio.
Odio e amore sono gli unici sentimenti
in grado di fronteggiarsi l’un l’altro.
O ami o odi… non c’è via di fuga.”
La storia intrecciata dei due protagonisti, entrambi amanti della letteratura e con gli stessi ideali, è ricca di sentimenti e di passioni. Ci si immerge in un mondo che non sembra moderno, pur ambientandosi al giorno d’oggi. Mi sembra leggendo quelle righe di essere in un passato in cui gli ideali erano l’obiettivo principale.
“Vuoi essere un vincente? Allora sii prima di tutto un perdente. Solo i perdenti sono in grado di realizzare i sogni impossibili! Solo i perdenti hanno una forza di volontà infinita!”
Daniele e William, i protagonisti, lottano contro una società che premia solo e sempre i “vincenti”. Mentre loro, che si ritengono i “perdenti”, sembrano sempre soccombere ma in realtà così non è.
” Non c’era nulla da fare, tutto si riduceva sempre ad un confronto diretto tra vincenti e perdenti ”
L’autore ha voluto, secondo me, dare anche degli spunti di riflessione che, se colti, possono dare degli insegnamenti e servire a coloro che leggono questo romanzo. E così anche nel finale, molto commovente e sorprendente, l’autore ha voluto lasciare un insegnamento che spero i lettori riusciranno a cogliere.
“Siamo noi i veri vincenti, perché abbiamo qualcosa che loro non hanno: un cuore colmo di rabbia.”
A chi ama leggere, a chi ama gli scrittori classici, a chi ama i libri: consiglio di leggere “Lo scrittore solitario” e non solo…. Consiglio di leggerlo di nuovo una volta finito, perché in ogni pagina, tra le righe, troverete un messaggio che potrà servirvi nella vostra vita. Almeno per me è stato così e per questo mi sento di ringraziare Nicola Ianuale perché mi ha regalato delle emozioni che ho provato solo nel leggere i romanzi di Carlos Ruiz Zafon. Grazie.
Buona lettura
L’autore
Mi chiamo Nicola Ianuale, ho 24 anni e sono un grande appassionato di letteratura e cinema. I miei romanzi preferiti sono Il grande Gatsby, I tre moschettieri, Il conte di Montecristo, Alla ricerca del tempo perduto. I miei film preferiti sono Midnight in Paris e C’era una volta in America.
Mi nutro di arte da che ho memoria; ho sempre cullato in me l’ostinata volontà di elevarmi al pari di quegli scrittori che tanto ho ammirato nel corso degli anni e che tanto mi hanno fatto estasiare con le loro opere. Come diceva Proust, per l’artista autentico lo stile non è una tecnica, ma una visione che gli fa captare una profonda e più vera realtà.
Questo è il compito che mi sono prefissata in quanto scrittore, offrire una visione della realtà a chi mi leggerà, eseguire un’operazione di cataratta sul lettore (sempre citando Proust).

Sono sposata dal 2002 ed ho 2 figli. Sono una casalinga con la passione della lettura. Leggo di tutto ma adoro i thriller e i libri che raccontano la vita.