
autobiografia
Oltre Edizioni
giugno 2024
cartaceo
240

Diego Zandel frequenta dal 1969 l'isola di Kos, la terza più grande del Dodecaneso dopo Rodi e Scarpantos: per 40 anni è stato sposato con Anna, originaria di quell'isola, prematuramente scomparsa. E nel ricordo di Anna, l'autore, romanziere affermato che nell'isola di Kos ha ambientato già due romanzi di successo, L'uomo di Kos e Il fratello greco, con la conoscenza di una vita vissuta all'interno di una grande famiglia greca di pastori e contadini, racconta l'isola come nessuna guida riuscirà mai a fare.
Tradizioni popolari, usi, costumi, cibi, luoghi, spiagge, villaggi, ristoranti, cibi, personaggi e storia, sia quella con la S maiuscola — della quale l'Italia è grande protagonista, per essere stata l'isola, insieme al resto del Dodecaneso, suo possedimento dal 1912 al 1947 — sia quella segreta, nota solo ai residenti e a pochi altri.
Una lettura avvincente e ricca di informazioni, che sarà di grande utilità, per sentirsi subito a casa, alle migliaia di italiani che ogni anno ne fanno la meta delle loro vacanze.
Può un libro trasportarti nel luogo che descrive, renderti così partecipe della sua storia e del suo territorio? “L’isola di Kos” è così. Il libro, scritto da Diego Zandel, Oltre Edizioni, ci catapulta, appunto, nell’isola di Kos, in Grecia, facendoci scoprire una terra ricca di storia, cultura, sapori e tradizioni.
L’autore comincia a frequentare l’isola nel 1969, dopo aver conosciuto quella che sarebbe diventata sua moglie, Anna. Anna aveva padre italiano, ma madre greca. Così, tutte le estati tornava nel paese nativo della madre, Asfendiou, nell’isola di Kos, per stare con le zie e i parenti. Così, Diego Zandel diventò un habitué dell’isola: ne ha scoperto luoghi magici e incantevoli, innamorandosi del suo territorio, del suo popolo e delle loro usanze.
Il libro si apre con la presentazione della famiglia di Anna, il modo in cui vivevano in un’isola che non era ancora stata scoperta dal turismo mordi e fuggi moderno, dove le spiagge erano ancora incontaminate e le principali attività erano la pastorizia e il commercio. Le loro tradizioni, ad esempio per il matrimonio, o nella Pasqua Greca, denotavano un forte legame alla religione ortodossa e alle usanze tramandate di famiglia in famiglia.
Zandel ci parla anche della storia di Kos, dall’occupazione italiana cominciata nel 1912, che la trasformò in una sua colonia, fino agli anni del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale, dove subì una forte italianizzazione, nelle scuole e negli impieghi pubblici. Il capitolo più nero di quel periodo si ebbe nell’ottobre 1943, quando i tedeschi assassinarono centotre soldati italiani per rappresaglia alla loro Resistenza.
Oltre alla storia, l’autore ci descrive ampiamente anche i luoghi di Kos, le sue province, le sue spiagge, persino i ristoranti dove si mangia meglio. D’altronde, dopo aver frequentato per più di quarant’anni quest’isola, Zandel ne conosce ogni angolo, anche quelli che ormai non ci sono più o perché abbandonati o perché assorbiti dal turismo attuale, che predilige resort all inclusive e spiagge private. Insieme a queste, trova spazio anche un’ampia descrizione delle isole minori adiacenti.
Capitolo altrettanto interessante e narrato con intensità è quello dedicato alle persone conosciute nel corso degli anni a Kos. Persone speciali, che, per una ragione o un’altra, sono rimaste nel cuore dello scrittore.
Il libro si chiude con una sezione denominata “taccuini”, dove l’autore ci riporta fedelmente stralci dei suoi appunti personali, presi durante le sue visite all’isola. Ci sono particolari della sua vita personale, pensieri e riflessioni, descrizioni accurate delle persone che incontrava e dei paesaggi meravigliosi che riempivano le sue giornate.
“L’isola di Kos” è un libro particolarissimo, un po’ autobiografia, un po’ libro di storia, a volte guida turistica. L’ho trovato davvero unico nel suo genere. Una lettura piacevole e scorrevole. Ogni capitolo è stato come ritrovarsi in un viaggio, a volte nel tempo e a volte nell’anima e nel cuore di chi l’ha scritto.
Ho visitato l’isola di Kos diversi anni fa, ma dopo aver letto “L’isola di Kos” non vedo l’ora di tornarci per vedere quest’isola con gli stessi occhi dell’autore.
E voi, ci siete mai stati?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐
