
saga familiare
Nord
2021
cartaceo, ebook, audiolibro
663

Hanno vinto, i Florio, i Leoni di Sicilia. Lontani sono i tempi della misera putìa al centro di Palermo, dei sacchi di spezie, di Paolo e di Ignazio, arrivati lì per sfuggire alla miseria, ricchi solo di determinazione. Adesso hanno palazzi e fabbriche, navi e tonnare, sete e gioielli. Adesso tutta la città li ammira, li onora e li teme. E il giovane Ignazio non teme nessuno.
Il destino di Casa Florio è stato il suo destino fin dalla nascita, gli scorre nelle vene, lo spinge ad andare oltre la Sicilia, verso Roma e gli intrighi della politica, verso l'Europa e le sue corti, verso il dominio navale del Mediterraneo, verso l'acquisto dell'intero arcipelago delle Egadi. È un impero sfolgorante, quello di Ignazio, che però ha un cuore di ghiaccio. Perché per la gloria di Casa Florio lui ha dovuto rinunciare all'amore che avrebbe rovesciato il suo destino. E l'ombra di quell'amore non lo lascia mai, fino all'ultimo… Ha paura, invece, suo figlio Ignazziddu, che a poco più di vent'anni riceve in eredità tutto ciò suo padre ha costruito. Ha paura perché lui non vuole essere schiavo di un nome, sacrificare se stesso sull'altare della famiglia. Eppure ci prova, affrontando un mondo che cambia troppo rapidamente, agitato da forze nuove, violente e incontrollabili. Ci prova, ma capisce che non basta avere il sangue dei Florio per imporsi. Ci vuole qualcos'altro, qualcosa che avevano suo nonno e suo padre e che a lui manca. Ma dove, cosa, ha sbagliato? Vincono tutto e poi perdono tutto, i Florio.
Eppure questa non è che una parte della loro incredibile storia. Perché questo padre e questo figlio, così diversi, così lontani, hanno accanto due donne anche loro molto diverse, eppure entrambe straordinarie: Giovanna, la moglie di Ignazio, dura e fragile come cristallo, piena di passione ma affamata d'amore, e Franca, la moglie di Ignazziddu, la donna più bella d'Europa, la cui esistenza dorata va in frantumi sotto i colpi di un destino crudele.
Sono loro, sono queste due donne, a compiere la vera parabola - esaltante e terribile, gloriosa e tragica - di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E a farci capire perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili.
“Esiste – e resiste – un unico olivo davanti a un ingresso della Villa Florio all’Olivuzza. Ultimo, muto testimone di una storia meravigliosa e terribile”
Nel romanzo precedente a “L’Inverno dei leoni”, “I Leoni di Sicilia“, avevamo assistito all’ascesa dei Florio. La narrazione si incentrava su quel genio assoluto che fu Vincenzo Florio Senior.
Questo secondo romanzo, conclusivo della saga, ci accompagna a conoscere la storia del suoi successori, dallo splendore al declino. DA Vincenzo Florio Sr. succede il figlio, Ignazio Senior. A lui si deve il consolidamento del potere economico e sociale della famiglia.
“Ho intenzione di continuare la sua opera,rendendo le nostre imprese, più solide, più forti….renderemo questa casa il cuore di Palermo e della Sicilia intera” – L’inverno dei leoni
Determinato e dedito al lavoro come il padre, possedeva anche doti di innata gentilezza, calma e rispetto verso gli altri.
“I nostri operai devono sentirsi parte di qualcosa…io per primo devo dimostrare che ciascuno di loro è importante e posso farlo solo se li guardo in faccia a uno a uno” – L’inverno dei leoni
I Florio diventano un punto di riferimento per la città di Palermo, che nel suo evolversi e crescere conserva la loro impronta. Lavorare per i Florio era considerato un onore ed un privilegio. La filosofia di Ignazio si basava, infatti, sul fare in modo le cose andassero meglio non solo per sé, ma anche per chi lavorava con lui.
“L’Oretea non è solo i Florio: è anche la sua gente! Siete voi!”
La fama della famiglia cresce e si diffonde nel resto della penisola, grazie alle innegabili doti diplomatiche di Ignazio Sr. che, difatti, diviene senatore del regno, conquistando stima e rispetto.
Inoltre grazie alla moglie, Giovanna D’Ondes, la dimora dei Florio ospita pittori e scrittori. Sempre Giovanna sentirà la responsabilità di farsi promotrice di opere caritatevoli per la popolazione più povera.
Ignazio Sr. muore molto giovane, lasciando come successore il figlio giovanissimo, Ignazio Junior. Il giovane erede non ha però le stesse doti imprenditoriali del nonno e del padre. Probabilmente a causa della giovane età e dell’essere cresciuto in mezzo agli agi, vuole godersi la vita, il lusso e le donne. È arrogante e insofferente, poco incline ad ascoltare il parere dei collaboratori.
Come vedremo nel corso della narrazione, queste sue caratteristiche unite ad una serie di scelte sbagliate, avvenimenti esterni avversi e tragiche vicende private, porterà allo sgretolamento dell’impero dei Florio.
Ignazio Jr. incontra e sposa Franca Jacona di San Giuliano.
Bella, colta, elegante ed intelligente. Osannata da artisti e poeti, entrerà nel cuore della gente comune come la regina di Palermo.
La giovane coppia diventa il centro della vita mondana e culturale cittadina. La loro casa ospiterà regnanti europei e la fama di Donna Franca oltrepasserà i confini dell’isola.
Sarà proprio con Ignazio Jr e Donna Franca che i Florio entreranno nel mito.
Siamo in piena Bella Epoque; Palermo è definita la città piu bella d’ Italia, detta felicissima.
Le vicende della coppia , bella, giovane e ricca ma anche colpita da eventi tragici come la morte nell’arco di un solo anno di tre figli piccolissimi, vengono seguite con passione da tutti i palermitani. L’uscita di scena dei Florio segnerà inevitabilmente l’inesorabile declino del capoluogo isolano.
Come Ogni romanzo storico che si rispetti, questi due lavori della Auci si basano su fatti documentati, uniti, come dichiara l’autrice stessa, a situazioni e personaggi immaginati o rielaborati per esigenze narrative.
Dotata di uno stile narrativo eccellente, la Auci ha il pregio di umanizzare i personaggi e farceli sentire incredibilmente vicini.
“ci penserai sempre. A tutto quello che poteva fare e non farà mai, al fatto che non la vedrai crescere, che non riuscirai mai a sapere come sarebbe diventata. Non finirà mai, allora?” Franca parla in un soffio. Giovanna risponde allo stesso modo, “mai”.
Essendo di Palermo, ho molto a cuore la storia di questa famiglia. Mi sono appassionata alla loro vicende da quando ero adolescente, partendo proprio da Donna Franca. La loro storia è così intimamente legata a quella della mia città, che porta tanti segni del loro passaggio, che mi sono sempre chiesta come Palermo sarebbe adesso se il loro impero non fosse crollato.
Oserei quasi dire che i Florio per Palermo sono stati come i signori rinascimentali nei Comuni del centro e del nord dell’Italia.
Della Palermo dei Florio è stato fatto scempio da una classe dirigente bieca e avida, che ha sventrato e violentato la città. I Florio avrebbero avuto ancora molto da dare, con la loro intraprendenza, cultura e mentalità moderna.
Questo bellissimo e avvincente romanzo non pretende di dare risposta alle motivazioni storiche del declino del potere dei Florio. Quanto piuttosto tentare di dare un’ anima al mito. I protagonisti diventano di carne e sangue, rendendo la loro storia più umana e vicina a chi legge. A questo si deve sicuramente il successo, meritatissimo, della saga.
Alla Auci va il merito di aver fatto conoscere i Florio anche ai non siciliani.
Personalmente ho trovato la lettura coinvolgente ed emozionante.
E voi siete pronti a tuffarvi in questa storia splendida e contemporaneamente tragica? Non ve ne pentirete…
L’autrice di “L’inverno dei Leoni”
Stefania Auci è nata a Trapani, ma vive da tempo a Palermo, dove lavora come insegnante di sostegno. Con I Leoni di Sicilia, che ha avuto uno straordinario successo – più di cento settimane in classifica, in corso di traduzione in 32 Paesi –, ha narrato le vicende dei Florio fino alla metà dell’Ottocento, conquistando i lettori per la passione con cui ha saputo rivelare la contraddittoria, trascinante vitalità di questa famiglia. Una passione che attraversa anche L’inverno dei Leoni, seconda e conclusiva parte della saga, e che ci spalanca le porte del mito dei Florio, facendoci rivivere un’epoca, un mondo e un destino senza pari.

Sono di Palermo, classe ’73. Sono molto introspettiva e sensibile. Amo leggere da sempre perché con un bel libro non mi annoio mai. Prediligo quelle storie che coinvolgono, con personaggi che rimangono scolpiti nella memoria. Mi piace leggere sia autori italiani che stranieri, sia affermati che emergenti e nuove proposte. I generi che preferisco sono la narrativa, lo storico e il thriller ma anche libri sulla spiritualità.