romance
Delrai Edizioni
18 marzo 2021
cartaceo, ebook
400
Lilian Dawson è nata e cresciuta a Townsend, una cittadina del Tennessee, ai piedi delle Smoky Mountains. Assieme a sua madre Barbara, gestisce il Second Hand, un negozio di abiti di seconda mano. È abituata a vedere la solita gente muoversi nella cornice invariata di un paese che non accetta di cambiare.
Vivere sempre sullo stesso binario da una parte le dà sicurezza, ma dall’altra la porta a pensare che il mondo ha molto di più da offrire, oltre i confini mai esplorati del luogo in cui si trova. È curiosa, ma non troppo da spingersi al distacco.
È Mitja Zacharčenko a portare il mondo in questa cittadina. Ex illusionista ucraino, reduce da una vita intera di viaggi ed esibizioni negli Stati Uniti, è tornato in Tennessee per chiudere un capitolo difficile del suo passato e ricominciare una nuova vita. Compito arduo, visto che la gente di Townsend non è pronta ad accettare la presenza di una persona diversa, con uno stile di vita impensabile.
Al contrario degli altri, però, Lilian si avvicina a lui, attratta dall’alone di mistero e magia che lo avvolge. Non si lascia spaventare dalle cicatrici che Mitja porta sul cuore né dal giudizio con cui la comunità tenta di schiacciare entrambi e separarli.
“La magia, anche se non esiste, aiuta a mitigare la durezza del mondo, perchè dà speranza anche quando le opportunità concrete sono fuori discussione”
Iniziamo da un breve riassunto di “Lilly e il vagabondo”:
Mitja e Dorian sono appena arrivati nella cittadina di Townsend, tra le valli delle Magic Mountain.
Le prime persone che incontrano sono Lillan e Barbara, le due simpatiche proprietarie del Second Hand. Da subito, tra Lillian e Mitja si crea un feeling molto particolare fatto di sguardi, gentilezze e battute.
Non è facile, però, entrare nelle dinamiche di comunità così piccole e chiuse tra i propri abitanti, soprattutto se il passato di Mitja è legato a questo luogo sia in maniera positiva che negativa.
COMMENTO PERSONALE
“Lilly e il vagabondo” è un romanzo scritto in prima persona con la tecnica del capitolo alternato tra i protagonisti. Il lessico è semplice e il ritmo è veloce e fluido, facendo procedere l’intera storia senza troppi intoppi, ma collocando diversi colpi di scena che mantengono molto alta l’attenzione.
Lo scenario che fa da sfondo alla storia è magico, aggettivo che si adatta perfettamente ai protagonisti. Le Magic Mountain guardano dall’alto questo piccolo paesino, Townsend, quasi a voler proteggere i suoi abitanti dal resto del mondo.
Mitja conosce perfettamente il fascino che questo luogo può esercitare. Qui è rinchiuso il suo passato e l’unico legame che possiede con una “famiglia”. Si tratta di un passato doloroso fatto di rimorsi, sensi di colpa e rancore. Già una volta è fuggito da lì, ma si dice che per poter continuare a vivere serenamente è necessario chiudere con il passato. Ed è proprio questo il motivo per cui torna. Non sa, però, che qui troverà il modo per costruirsi un presente ed un futuro.
Uno dei temi più trattati nel libro è quello del coraggio, che torna a più riprese e in diversi modi.
Coraggioso è Mitja nel tornare in questo luogo e affrontare i suoi demoni; ma ancora di più lo è nel sottoporsi giorno dopo giorno a sguardi, frecciatine e sussurri di persone che giudicano senza conoscere.
“Riguardando indietro, però, le cose appaiono per quello che sono: ostacoli e basta. Alti, difficili, ma pur sempre intoppi che in qualche modo passano, si ridimensionano” – Lilly e il vagabondo
Il coraggio lo dimostra Lillian, guardando in faccia il suo passato e la sua storia con Bryan, finita male, conseguenza di diverse ferite e cicatrici. Il coraggio lo dimostra anche quando ammette di provare un profondo sentimento per il nuovo arrivato, spingendosi ad andare contro a tutto il paese che continua a vedere Mitja in maniera negativa. Ancora, c’è coraggio nell’affrontare le aspettative che gli altri hanno nei propri confronti, ammettendo la verità anche a costo di perdere tutto o dover ricominciare completamente da zero e da soli.
Infine, sono coraggiose tutte le persone che decidono di dare una possibilità a Mitja e a suo figlio, accettandoli a prescindere dal loro passato.
Ho davvero amato follemente questo romanzo, soprattutto i suoi personaggi che con il loro carattere mi sono entrati nel cuore subito. Ho fatto non poca fatica a lasciarli andare.
Più di tutti ho adorato Lilly, probabilmente perché è davvero tanto simile a me.
“La vita è un misto di momenti belli e brutti e non è detto che i primi durino più a lungo dei secondi, anzi, a volte è il contrario, ma non per questo non fanno bene. Sono importanti, anche se sono finiti e diventati ricordi” –
Lilly e il vagabondo
Crescere in paesini di provincia così piccoli non è facile, anzi. O sei “popolare” o vieni etichettato e giudicato da tutti. Non c’è nulla che si possa fare per cambiare le cose perché, per quanto si provi a rincorre gli altri per essere accettati, non ci si sentirà mai completamente così.
Proprio come me, Lilly ha imparato che l’unico modo per uscirne è fregarsene ed essere fiera della meravigliosa donna che è diventata. Forte, sensibile, emotiva e sempre pronta ad aiutare gli altri nonostante i suoi problemi.
Una storia meravigliosa in cui traspare ogni emozione in maniera chiara e limpida. 5 stelle.
Voi lettori avete mai avuto la sensazione di non essere accettati nonostante gli sforzi fatti?