
romanzo contemporaneo
Les Flâneurs
2023
cartaceo, ebook
230

Federica, studiosa di Storia dell'Arte che non ha avuto fortuna nella carriera accademica, in età ormai matura viene inaspettatamente convocata dall'Università per condurre una ricerca sull'Ospedale degli Incurabili di Napoli, l'antico e misterioso complesso fondato per accogliere i malati cronici, affetti da sifilide e da altri terribili morbi, e dove, alla metà del Settecento, furono rinchiuse Albina ed Elisa, due giovani donne alle quali il Mastrogiorgio, infermiere carceriere, inflisse torture e punizioni crudeli per la sola colpa di essersi amate.
L'incontro con i luoghi della memoria e con Maria, alla quale Federica è legata da una vicenda di dipendenza e sfruttamento, riportano alla mente della donna l'ineluttabilità delle scelte fatte e il peso della sofferenza patita
Vi piacciono i romanzi ambientati nella città di Napoli? Ne avete mai letti? “Le pentite”, edito Les Flâneurs, è un romanzo scritto dall’autrice Francesca G. Marone.
Il romanzo è ambientato nella città di Napoli e ha come protagonista principale Federica. Una giovane donna che studia Storia dell’Arte e durante la sua carriera universitaria non ha mai avuto fortuna.
Ma qualcosa, all’improvviso, inizierà a cambiare. Viene convocata, in maniera inaspettata a condurre una ricerca presso l’Ospedale degli Incurabili. Un ospedale che si divide tra l’antico e il mistero. Dove ci sono molti malati cronici, chi è affetto da sifilide.
Ed è qui che un incontro cambierà le sorti della vita di Federica.
“Ma non lo fece, né quella sera né le altre sere, per i cinque anni della loro relazione. Lui aspettava, e sapeva che doveva sopportare quella sgradevole sensazione di malessere alla bocca dello stomaco” – Le pentite
Un bellissimo romanzo che ti entra dentro e ti coinvolge sino alla fine!
Una bellissima storia d’amore che si alterna con la sofferenza. La cosa che più mi ha colpito è stata l’ambientazione scelta: gli Ospedali Incurabili, con il santo Giuseppe Moscati. Sono particolarmente legata a questo santo e mi è sembrato un segno del destino ritrovarlo tra le pagine.
Menzionare le sue opere, il suo voler bene ai pazienti, il suo essere sempre pacato… tutto nei panni del dottor Giuseppe Mosca. Una parte che mi ha toccato particolarmente e mi ha trasmesso tantissime emozioni.
Mi sono piaciuti molto i salti temporali che l’autrice ha inserito nel romanzo. Un romanzo che si alterna tra la bellezza e l’orrore di quei tempi.
È stato straziante leggere di donne vittime di violenza. Donne condannate al loro destino, ma nello stesso contempo è stato bello vedere il rialzarsi e vedere una Napoli antica.
Lo stile utilizzato è semplice, fluido e coinvolgente. Ricco di dettagli e descrizioni minuziose. I capitoli si leggono in maniera molto semplice e il ritmo narrativo è incalzante.
Mi aspettavo un finale totalmente differente, invece è stato una bella scossa adrenalinica.

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.
Ciao Francesca, sono io che ringrazio te per le emozioni trasmesse durante questa lettura. Spero di trovarti presto con un nuovo romanzo
Cara Anna mi era sfuggita la tua intensa lettura, ti ringrazio molto, quelle donne potrebbero bussare ancora alle nostre porte e dobbiamo essere pronti ad accoglierle! Francesca G. Marone