
romanzo contemporaneo
Rubbettino Editore
26 maggio 2023
cartaceo, ebook
209

Un ragazzo, fra i 12 e 13 anni, una famiglia che si disgrega sotto i suoi occhi, un amico che guarda dalla finestra, un intruso che spezza definitivamente quei legami.
Sono questi gli elementi del romanzo. L'uomo che racconta gli avvenimenti è lo stesso ragazzo che li ha vissuti. Ha una voce pacata, a volte malinconica e arrabbiata, e comunque segnata da qualcosa che non riesce a passare.
Perché se le cose di prima sono finite, come dice Giovanni nell'"Apocalisse", esse continuano a cantilenare nel silenzio della notte, si presentano e scompaiono, parlano, si fanno avanti, e sono spavaldi, i fatti di ieri, spavaldi e portentosi.
Una scrittura rabdomantica e spietata che cerca di esplorare quel tempo enigmatico e inesprimibile della giovinezza. In cui l'esuberanza della vita non è altro che la controfaccia della morte.
Ci sono i carnefici e le vittime, i partecipi e gli osservatori. Ci sono balconi, finestre, camere diventate vuote, c'è Janelle la mantide religiosa, la sentinella del buio, e c'è Annette, la donna che forse riuscirà a tirar via quell'uomo dalla sua vertigine.
“Le cose che abbiamo perduto le abbiamo perdute per sempre…”. “Le cose di prima” di Giuseppe Aloe, edito Rubbettino, è la storia di un ragazzo che vede stravolta la sua tranquilla vita familiare per le scelte avventate degli adulti.
“La nostra era una vita tranquilla. Uscivamo più o meno tutti alla stessa ora. E ci salutavamo con un bacetto distratto, come se quel riconoscimento d’amore fosse una cosa da nulla. Poi ognuno per la propria strada”
Oramai ragazzino, si accorge che tra i suoi genitori qualcosa non va. Litigano spesso, anche se il padre cerca di proteggerlo, minimizzando le sempre più frequenti discussioni.
La situazione familiare precipita quando una persona farà il suo ingresso nella loro vita. Il baratro tra i genitori del ragazzo si allargherà sempre di più, fino a un tragico finale.
In questo romanzo, leggiamo la storia di un ragazzo che vive una situazione quasi paradossale creata dai suoi genitori, da una parte il padre innamorato della moglie, dall’altro lato una donna che ha scelto un altro uomo.
Dov’è il paradosso? È il modo in cui entrambi vivono questa situazione e in cui la vive il ragazzo.
“Naturalmente sto cercando di spiegare questa strana situazione a distanza di molti anni, e forse il mio ricordo di adesso copre la vera sensazione che provai allora” – Le cose di prima
“Le cose di prima” è un romanzo che non nascondo di aver letto con fatica. La madre del ragazzo mi ha infastidito con il suo carattere e le sue azioni. Ma anche il padre non mi ha suscitato molta simpatia per il suo non agire, se non verso la fine. Il ragazzo, invece, è un personaggio dolce, che prova per il padre non solo amore, ma anche tenerezza.
Nonostante il cattivo esempio di amore, direi malato, riesce a innamorarsi e, diventato adulto, riesce a raccontare la storia. La voce narrante è lui: si percepisce tutta la nostalgia di ciò che ha vissuto, appunto, prima della decisione della madre.
Le ultime parole del libro mi hanno fatto porre una domanda: ho letto un romanzo oppure un romanzo nel romanzo?
“È un romanzo Anni, le dissi allora. Lei si voltò guardandomi. Cosa significa? Mi chiese sempre infuriata. È un romanzo, è solo un romanzo. Ho capito, fece lei e questo cosa significa? Allora mi avvicinai al suo orecchio, le scostai i capelli che avevano assunto una gradazione di castano luminoso le sussurrai: è una finzione”
Ringrazio la Rubbettino per la copia cartacea.
Cosa sono per voi le cose di prima?
4 stelle ⭐⭐⭐⭐✰