
romanzo contemporaneo
Astoria
21 febbraio 2019
cartaceo, ebook
528

Un ritratto dell'Inghilterra (e dell'Europa) di oggi. Una coppia profondamente in crisi, lei architetto, lui giornalista: con tre figli, non solo non si possono permettere di divorziare, ma anche vivere a Londra è diventato per loro quasi proibitivo.
Quando lei perde il lavoro e il giornale di lui viene chiuso, c'è un'unica via di uscita: affittare la casa in cui vivono (venderla pare impossibile, se non a un prezzo ridicolo) e, con quei soldi, affittare una casa molto più economica, di certo fuori Londra.
La famiglia si ritrova così in mezzo alla campagna del Devon e di fronte a una realtà molto diversa da quella della capitale, in cui si uniscono disperazione e miseria. In più, sulla loro casa aleggia un mistero, legato alla morte del proprietario precedente...
“Una casa ha bisogno di amore, attenzioni ed energia, come qualsiasi altro rapporto” – da “Le circostanze” di Amanda Craig, Astoria.
Le circostanze portano Lottie e Quentin Bredin a lasciare gli agi della loro vita londinese per trasferirsi in campagna. Sono entrambi disoccupati, il loro matrimonio è fallito e non possono permettersi di divorziare. La casa nel Devon è vecchia e necessita di migliorie, ma il prezzo è veramente irrisorio, decisamente troppo basso anche per un posto come Home Farm. I Bredin non sanno che la ragione riguarda un agghiacciante fatto di cronaca nera irrisolto e avvenuto proprio lì. Nel frattempo, la loro vita si presenta assai difficile. I ragazzi faticano ad ambientarsi, l’ambiente è chiuso, vi regna indigenza e degrado. Ma allo stato attuale dei fatti, anch’essi sono in procinto di farne parte. Se lo sarebbero mai aspettato?
“Non c’è solitudine peggiore di un matrimonio fallito”
Lottie e Quentin Bredin hanno poco più di quarant’anni e il loro matrimonio è in crisi a causa delle frequenti infedeltà di lui.
Quentin può essere affascinante per la sicurezza che ha in se stesso, ma è assai immaturo. È egoista, presuntuoso ed egocentrico. Lavora come giornalista, è ambizioso e ama il lusso, le comodità e le belle donne. Non lo si può definire un cattivo padre poiché adora le sue bambine, eppure ammette che il loro arrivo ha cambiato profondamente sua moglie Lottie. Non è più la donna passionale e divertente di prima. Si è trasformata in una moglie trascurata e nervosa. L’uomo si sente, quindi, in diritto di trovare svago altrove.
Lottie è un architetto, un’ottima madre per tutti e tre i suoi figli, ma non riesce più ad essere la moglie che era. Gli impegni famigliari e la fatica di allevare due bambine piccole così vicine d’età l’hanno resa più apprensiva, ma anche più responsabile. Una logica evoluzione che Quentin non ha saputo capire, deludendola profondamente. Ha avuto un figlio quando era solo una ragazzina, da un incontro occasionale con un giovane nigeriano scomparso dalla sua vita. Con l’aiuto della madre, ha allevato il bambino ed è riuscita a laurearsi. La sua forza sta nell’ottimismo, nell’apertura verso il prossimo al quale è istintivamente simpatica. Non sarà più la ragazza sensuale della quale Quentin si era innamorato, ma è sicuramente assai più matura e consapevole.
Xan è il figlio maggiore di Lottie. Un ragazzo studioso e intelligente con un certo talento musicale. Dopo che la sua domanda è stata respinta dall’Università da lui scelta, è caduto in una sorta di apatia. Inoltre, vive una crisi di identità dovuta al fatto che non ha mai conosciuto suo padre. Non ha un buon rapporto con il patrigno ma ama le sue sorelline. È un giovane generoso, ma anche puro poiché ha sempre vissuto in una realtà protetta, in una bella casa adorato dalla madre e dalla nonna. È molto confuso e disorientato in merito al proprio futuro.
Stella e Rosie sono le figlie dei Bredin. Stella è una saputella che usa un linguaggio forbito e inadatto alla sua età, questo la rende vittima di scherno tra i coetanei. Rosie, invece, è adorabile, dolce, accomodante e solare. Sarà l’unica a vivere serenamente il cambiamento.
“La fiducia è come una scodella, la cosa più facile da rompere al mondo, eppure una volta rotta i frantumi sono affilati come coltelli e praticamente indistruttibili” – Le circostanze
“Le circostanze” è una lettura assai gradevole, dal ritmo vivace grazie ad uno stile fluido e a una trama interessante. I misteri contenuti sono tanti e diversi per tipologia e carattere. La maggior parte di essi concerne l’imprevedibilità dei rapporti familiari. Gli esseri umani sono creature sorprendenti poiché, per quanto si creda di conoscerli, hanno sempre un lato unicamente proprio che non riservano a nessuno. In situazioni straordinarie, esso può emergere e lasciare esterrefatti.
Inoltre, all’interno di un nucleo familiare, accade spesso che ci si crogioli nella certezza di sapere tutto l’uno degli altri, salvo poi accorgersi che questo non è possibile e che le certezze non sono altro che illusioni. Questa consapevolezza, per i Bredin, diventa traumatica. All’improvviso si avvertono tutti estranei al netto di ogni sicurezza e senza più nemmeno la vita materiale alla quale erano abituati.
Preparatevi! La loro nuova routine in campagna farà emergere le loro reali personalità, vi sentirete coinvolti e forse ne gradirete anche i risvolti sorprendenti!
“Innamorarsi di un luogo può essere tanto entusiasmante quanto innamorarsi di una persona“
Anche il contesto è una sorpresa. Come vi immaginate la campagna inglese? Graziosi cottage con giardini curati? Piccole comunità sempre in vena di organizzare sagre paesane? Una vita noiosa esorcizzata da qualche pettegolezzo di troppo? Ebbene no! Si tratta di un paese periferico di poche attrattive, dove regnano la diffidenza, la disoccupazione, l’indigenza e spesso vi si risiede per mancanza di alternative. L’autrice descrive tale contesto con dissacrante realismo. Ci offre una visione diversa e disillusoria rispetto al nostro immaginario collettivo. Questo è forse l’aspetto della narrazione che ho maggiormente apprezzato.
Ma non è finita qui. Per gli amanti del thriller, sulla vita dei protagonisti incombe l’ombra di un mistero irrisolto decisamente agghiacciante che riguarda proprio la loro abitazione. Perché l’affitto sarebbe così basso altrimenti? E perché nessuno ha mai più voluto abitarvi? Qual è il motivo che spinge la gente del posto a cambiare argomento ogni volta che qualcuno dei Bredin desidera saperne di più?
“Gli amici sono una cosa meravigliosa, ma quando ne succede una veramente grossa, solo la famiglia raccoglie i cocci”
Anche la risoluzione del caso promette (e mantiene) un bel colpo di scena le cui motivazioni sono figlie del degrado ambientale. Questo non è uno spoiler, ma un invito a prestare attenzione!
Che dite, vi ho incuriosito almeno un pochino?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐