
giallo
Edizioni Il Foglio
2022
cartaceo, ebook
251

Magda Ruffini è una giovane donna, laureata in lettere, che aspira a diventare una scrittrice di successo. È piuttosto disillusa e frustrata ma spera sempre che la sua occasione, un giorno, si presenterà.
La sua zoppia e la sua non avvenenza l’hanno relegata in una dimensione unicamente culturale che lei stessa si è voluta dare, nonostante qualche approccio amoroso indesiderato non le sia mancato e al tempo stesso smorzato sul nascere, non ultimo, quello del collega Loris Benelli, sfigurato da un incidente quando era bambino.
Sfortunatamente e contrariamente alle sue aspettative, il meglio che è riuscita a ottenere dalla vita è un impiego presso un grosso gruppo editoriale, la Tarrison, che la sfrutta per la correzione di bozze di libri che lei depreca, libri scritti da autori che considera immeritevoli ma che hanno mercato (calciatori, cantanti, politici, youtubers ecc.) e per monitorare l’andamento del torneo letterario U-Write!
Ambendo a diventare scrittrice di professione per dedicarsi alla sua vera passione e non potendo sperare di far parte di un mondo letterario fatto di premi letterari pilotati ove vincono, a turno, sempre gli stessi autori e case editrici, con uno stratagemma e aiutata dall’obbligo dell’uso di uno pseudonimo, si iscrive al torneo e arriva in finale. È infatti lei stessa a gestire le iscrizioni e a verificare la correttezza dei partecipanti.
Ma un primo omicidio le scombina i piani. È morta assassinata una autrice emergente, italiana, che viveva in Belgio.
La polizia belga, essendo stata avvisata da un anonimo con una lettera, constata la morte della donna e allerta le autorità italiane in modo informale. Contemporaneamente anche l’Interpol indaga, visti la bizzarra dinamica dell’assassinio e l’annuncio che altri omicidi seguiranno. La causa della morte pare polmonite, forse Covid; in realtà è carbonchio, ma la polizia non lo dichiara per non scatenare allarmi. Il veleno viene inalato inavvertitamente mentre le vittime, lusingate da una falsa lettera di pubblicazione scritta in piccolo, avvicinano il viso al foglio.
Così, dopo la prima scrittrice assassinata in Belgio, altre dieci donne in procinto di vedere riconosciuto in qualche modo il loro valore letterario cadranno vittime di una specie di omicida di scrittrici.
Il magistrato Ennio Sensi e Claudio Marchesi, ispettore di polizia giudiziaria, indagano sugli omicidi, in modo informale, su disposizioni dell’Interpol che dà loro indicazioni vaghe e fumose perché spera nell’aiuto italiano per catturare un pericoloso latitante imparentato con un impiegato del gruppo Tarrison.
Gli inquirenti indagheranno sugli impiegati della Tarrison, sugli amici delle vittime, sul loro giro di conoscenze e scopriranno che gli scrittori frustrati, soprattutto quelli che partecipano al torneo letterario, sono bersagli e autori al tempo stesso di forti invidie, nonostante le apparenze. La voglia di emergere è tale che l’obiettivo potrebbe essere raggiunto anche eliminando fisicamente la concorrenza, specie se si compete in un torneo letterario prestigioso.
Il gruppo editoriale Tarrison collabora con le indagini e man mano che il cerchio si stringe intorno a persone che frequentano la casa editrice e il torneo, le personalità e i segreti di queste persone emergono nella loro miseria e tracotanza, anche attraverso le tracce e le testimonianze reperite in rete, oltre che interrogando le persone coinvolte (editori, editor, colleghi, speaker radiofonici ecc.).
Ci sono mille motivi per essere invidiosi di qualcosa o qualcuno e l’omicida potrebbe essere chiunque, anche perché, fino a quando non si troverà l’arma del delitto o un movente vero, la polizia brancolerà nel buio. E l’arma del delitto c’è ma non si vede, non sparge sangue e non conserva impronte: si tratta del Carbonchio che viene depositato su delle lettere scritte su carta intestata della Tarrison che l’assassino invia alle vittime, usando la firma del direttore che diventa uno dei sospettati insieme a Magda e Loris Benelli, collega di Magda infatuato di lei.
Le vicende degli inquirenti, di Magda e dei suoi colleghi si incroceranno; qualcuno sentirà il fiato sul collo, qualcuno avrà qualcosa da nascondere, altri fuggiranno. Qualcuno si preoccuperà di essere la prossima vittima di un assassino assetato di vendetta.
La polizia, prima indotta in errore dall’assassino – Loris Benelli (che è lo pseudonimo per coprire la parentela con Wirman Cusimato, un terrorista ricercato dall’Interpol) - e poi insospettita dalle strane coincidenze, verrà a capo dell’autore dei delitti ma scoprirà anche qualcosa che, non dichiarandolo, voleva scoprire l’Interpol, beffata sul tempo da due investigatori senza particolari ambizioni ma con sete di vendetta per screzi passati.
Il magistrato che dirige le indagini, Ennio Sensi, con l’aiuto del poliziotto di giudiziaria Claudio Marchesi, stimolati da una vecchia ruggine tra Sensi e Venetti dell’Interpol, riusciranno a risolvere il caso che si rivelerà portatore di una ulteriore verità, più grande di loro.
Tra interrogatori, depistaggi, inseguimenti ed esplosioni, la verità emergerà, una verità che potrebbe non piacere del tutto a Magda, benché quest’ultima verrà scagionata.
Vi piacciono i gialli che uniscono i delitti ai libri? “Le aspirazioni mortali o dei crimini d’autore”, edito Il Foglio, è un giallo scritto dall’autore Marco Ponzi.
La protagonista principale è una giovane donna, laureata in lettere, che sin da bambina sognava di diventare una scrittrice di successo. Purtroppo, a causa del suo poco fascino e della sua zoppia, la vita le risulta molto difficile.
Tutto ciò che riesce a ottenere è un incarico per la Tarrison come correttrice di bozze. Ed è qui che le si presenta una grandissima occasione: iscriversi a un famoso torneo letterario sotto pseudonimo.
Essendo lei a dover gestire le iscrizioni e a verificare che tutti agiscano correttamente, crede che il gioco sia fatto, ma non ha fatto i conti ancora una volta con la sua sfortuna.
Una scrittrice emergente verrà ritrovata senza vita e questo sarà solo il primo caso di altri dieci. L’assassino agisce seguendo un modus operandi ben chiaro e preciso, anche nell’utilizzo dell’arma del delitto.
“Afflosciata sullo scomodo divano di casa, dopo aver sfogliucchiato una rivista che si pregiava di definirsi letteraria e allontanatala con sdegno mentre il suo fondatore, del tutto ignaro, la osservava dalla copertina” – Le aspirazioni mortali o dei crimini d’autore
Per chi come me ama il giallo, con questo libro andrà letteralmente in estasi! Indagini, colpi di scena, assassino, omicidi e l’elemento principale: i nostri cari amati libri!
Un connubio perfetto sia per chi ama i libri che per chi ha la passione per l’editoria e per il genere giallo.
Un libro scritto in maniera brillante, carico di colpi di scena e tanta suspense.
È impossibile resistere e fermarsi durante la lettura! L’autore è stato talmente bravo a descrivere tutto in maniera così dettagliata che noi lettori restiamo incollati sin dalla prima pagina.
Lo stile utilizzato è semplice, fluido, accattivante e sono presenti tutti i punti fondamentali del giallo!
Vi consiglio assolutamente la lettura di questo giallo, anche perché niente è come sembra, sino all’ultima riga!

Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.