
narrativa
Mondadori
2021
cartaceo, ebook
180

Amelia è stata una bambina studiosa e responsabile, poi un’adolescente studiosa e responsabile e oggi è una quasi trentenne delusa e responsabile.
Tra sette giorni compie trent’anni e la sua nuova occupazione preferita è stilare liste dei suoi fallimenti. L’ultima è venuta più lunga del previsto: abita nella cantina dei suoi genitori, per mantenersi scrive articoli di tendenza per una rivista hipster, ma siccome è sottopagata deve anche portare a spasso il cane della vicina tre volte al giorno e fare la cameriera in un pub del centro pieno di adolescenti ubriachi.
È circondata da amici che si sposano, accendono mutui e mettono al mondo figli, mentre lei è confusa e incapace di dare una direzione alla sua vita, di distinguere i suoi desideri dalle pressioni della società. In ogni caso il suo fidanzato è troppo concentrato sulla sua carriera di poeta squattrinato per occuparsi del loro futuro, perciò i migliori consulenti esistenziali che Amelia ha a disposizione sono i quattro pensionati con cui ha fatto amicizia al parchetto dei cani, ma basteranno i loro simpatici consigli in romanesco a guidarla?
E come se tutto questo non fosse abbastanza, il direttore della rivista ha deciso di metterla alla prova, chiedendole di scrivere un assurdo pezzo sulla storia vera di trentamila paperelle di plastica finite in mezzo all’oceano dopo un incidente navale. La consegna naturalmente è fissata tra sette giorni. Parte così il conto alla rovescia: Amelia ha sette giorni per scrivere l’articolo più cool della sua carriera ed evitare di essere licenziata, sette giorni per cercare di capire se è ancora innamorata – e di chi – e cosa vuole veramente dalla vita: meglio continuare ad annaspare o tuffarsi e lasciarsi trasportare dalla corrente?
Questo brillante esordio, costellato di personaggi irresistibili e dialoghi intrisi di ironia, racconta le paure e le speranze di una ragazza in cerca del suo posto nel mondo, la fatica di avere trent’anni, la sensazione del tempo che sfugge dalle mani. E, con grazia, ritmo e una gran dose di umorismo, tenta di esorcizzare i mostri che abitano nella testa di una giovane donna di oggi.
“La vita a volte ti fa fare dei giri incomprensibili, capita di perdersi, di allungare la strada, di bagnarsi le caviglie, ma credo che il trucco sia imparare a lasciarsi andare, ogni tanto, in balia della corrente”
“L’arte di restare a galla”, edito Mondadori, di Valentina Ferrari parla della vita di una giovane donna, Amelia e di tutte le sue peripezie. Mancano sette giorni e compirà trent’anni, un traguardo importante, ma si sente terrorizzata. Nella stessa giornata, inoltre, dovrà consegnare un articolo che tratta di un argomento complicato e comico allo stesso tempo: le paperelle di gomma che galleggiano nell’oceano.
Amelia è bella ed ha anche un fidanzato che fa il poeta; ma, come in tutte le cose, gli aspetti negativi non mancano mai. Il lavoro di giornalista non la fa guadagnare molto ed è costretta ad arrotondare le spese con altri due lavori, quello di dog-sitter nel pomeriggio e cameriera di bar la sera. Vive nella cantina dei suoi genitori e il fidanzato non vuole minimamente andare a convivere.
Amelia inizia a guardarsi intorno e vede tutte le sue amiche sistemate e con figli. Ed ecco che inizia a provare angoscia nei confronti della vita che le ha voltato le spalle e farà di tutto pur di … Restare a galla.
Avete mai provato a restare a galla, nonostante il mondo sembrava vi stesse per crollare addosso?
Un grandissimo romanzo che dà modo di riflettere su ciò che sta accadendo in questa società. Giovani in attesa di un futuro incerto che, il più delle volte, si è costretti a cercare all’estero.
Sono certa che con la lettura di “L’arte di restare a galla” in molti vi rispecchierete in Amelia, proprio come ho fatto io. L’autrice è riuscita a far uscire la parte più fragile di noi e a porci dinanzi ad un bivio: seguire la strada del destino o mollare?
La trama è scorrevole, lo stile è semplice e brioso. Il racconto fa sorridere dall’inizio fino all’ultima pagina. Ben riusciti i quattro amici saggi del parco, quattro anziani con un bagaglio di esperienze e tanti consigli da dare. Saranno proprio loro a mettere Amelia sulla strada giusta e forse anche noi.
Mi auguro che questo libro dia un segnale forte a tutta la nostra generazione e a chi crede e si illude ancora che qualcosa possa cambiare. Vi lascio con questa citazione che ho apprezzato molto.
“Non abbiate paura che il mondo, oltre i confini che avete immaginato per voi, sia un oceano in tempesta. Dovete solo trovare il vostro modo di restare a galla” – L’arte di restare a galla
L’autrice
Valentina Ferrari è nata a Roma nel 1992. Dopo aver studiato Sociologia e Comunicazione alla Sapienza, si è diplomata alla Scuola Holden. L’arte di restare a galla è il suo romanzo d’esordio.

Mi chiamo Anna ho 25 anni e sono di Napoli. Ho sempre avuto la passione dei libri sin da piccola. Mi piace tantissimo annusarli e quando vado nelle librerie mi perdo tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione, ho deciso di mettermi in gioco recensendo i libri che leggo. Un’esperienza che fa bene al corpo e alla mente.