
Romanzo storico
Mondadori
4 dicembre 2021
cartaceo, ebook
282

La Prima Guerra Mondiale è alle porte dell’Italia quando il barone Umberto Riccardi, per un caso fortuito, vede un quadro che ritrae una giovane sdraiata su una giuseppina. Gli occhi viola magnetici della bella fiorentina diverranno il suo supporto nei mesi a venire.
Pitti Duchamp da inizio a “L’Aquila e Maja” nella sua Firenze. Qui, Umberto Riccardi incontrerà Alba e da quel momento le loro vite saranno stravolte: a volte si incroceranno e altre volte scorreranno parallele.
Il romanzo inizia esattamente il primo marzo 1915 a Firenze, all’interno dello studio di un pittore. Qui il barone Riccardi “incontra” per la prima volta la sua Maja. Subito ci viene presentato il personaggio principale maschile che attraversa tutta la storia lunga più di tre anni, fino alla fine della guerra. Umberto è un uomo segnato nel fisico e nella mente dal vaiolo, la stessa malattia che lo ha privato dell’affetto a lui più caro: il padre. È un uomo che gioca con la morte perché pensa di non avere il diritto di vivere, ma questo suo malessere lo spinge a comportamenti che mettono in pericolo chi, per diversi motivi, si trova vicino a lui.
Sprezzante del pericolo, altero e risoluto, non ha mezzi termini: prende e fa ciò che vuole, spesso senza riflettere a fondo, ma spinto dal suo ego esagerato. Un uomo che non trova pace perché non riesce a slegarsi dal passato.
Pitti Duchamp impone al suo personaggio una riflessione interiore fin da subito, ma solo col passare degli anni riuscirà a perdonarsi e a vivere. Il barone Riccardi occupa un ruolo importane nella 91^ squadriglia dell’aviazione, sotto il comando di Baracca prenderà coscienza di far parte di un gruppo e non poter pensare solo a se stesso.
Alba e Maja
Gli anni della guerra fanno intrecciare la vita di Umberto a quella di Alba, la sua Maja, come la soprannominerà da subito. Una ragazza di umili origini, una giovane donna moderna, Alba non vuole essere solo una sarta in una bottega di Firenze. Lei vuole di più: cerca di istruirsi, di mettere da parte qualche soldo in più. Sarà proprio a causa del bisogno di guadagnare che diventerà la Maja di Umberto: bella e intraprendente.
Alba è il personaggio che ha un’evoluzione maggiore, da timida e introversa la ritroveremo al fronte dove, a fatica, si ritaglierà il suo spazio. Dopo tanto tornerà a respirare. Il rapporto con l’Aquila di Firenze è difficile e burrascoso, ci vorranno tre lunghi anni di sofferenze per capire cosa ne sarà di loro.
“Tutto quello che era connesso all’emotività, alla passione ardente che l’aveva messa nei guai, alla trasgressione che l’aveva scottata, era stato stipato in un angolino angusto. Alba stava attenta a non aprire mai la porta di quello sgabuzzino, perché all’interno vi convivevano rabbia, frustrazione, delusione, l’umiliazione ancora viva delle botte…”
Pitti Duchamp descrive una giovane dai capelli color mogano e gli occhi viola, sicuramente importante l’aspetto fisico durante lo svolgersi della trama soprattutto in contrasto con Umberto segnato dal vaiolo, ma di Alba colpisce la forza di volontà; più volte lei cade per poi rialzarsi ancor più tenace. Il suo carattere forgiato dalle botte inferte dalla famiglia a Firenze, dalle brutture della guerra e dal rapporto burrascoso con Umberto fa di lei un’eroina di quei tempi.
I luoghi nei libri di Pitti Duchamp
Di questa autrice ho letto tutto, proprio tutto. Cosa preferisco? I suoi romanzi ambientati in Italia (dai contemporanei come “Sabbia Bianca” agli storici quale, per citarne uno, “Il pugnale e la perla nera“) e c’è un perché.
Pitti Duchamp va nei luoghi che poi descriverà e li studia, respira quell’aria, poi la mette nei testi e ce la regala. Anche ne “L’aquila e Maja” accade questo, leggi e ti senti trasportato in quei luoghi. Nei primi capitoli del romanzo siamo a Firenze, seduti in una piazza tra amici o tra i vicoli di San Frediano o ancora nella villa dei baroni Riccardi; in seguito il ritmo diviene più incalzante e ci troviamo tra le corsie di un ospedale ricavato in una ex scuola o in una base dell’aviazione pronti a difendere il confine est dall’attacco degli austriaci.
Un libro molto ben scritto, dove si denota uno studio accurato, anche nel bilanciare bene gli elementi storici con quello che è invece la storia tra i protagonisti principali e altri personaggi di elevata importanza.
Romanzo storico, romanzo rosa, frammistione di generi: cosa ne pensi?

Leggo per diletto qualsiasi genere; è sempre stata una mia grande passione. Di una lettura mi colpisce sia una bella trama che una scrittura ricercata. Un romanzo rosa, un romanzo storico, della narrativa contemporanea non importa basta che non sia… fantasy!