
L'anello di Saturno (quarto volume)
Fantasy
PAV Edizioni
10 gennaio 2025
Cartaceo, ebook, audiolibro
203

Le carte sono scoperte. Le strade, un tempo parallele, ora convergono in un’unica direzione. Il Destino ha calato la maschera e ha deciso di mettersi in gioco.
La forza dell’anello di Saturno non tace più: esplode in un richiamo incessante, tormentando i cuori dei protagonisti. Vite diverse, un solo desiderio: tornare indietro per cambiare un istante del passato. Ogni ragione è valida, ogni ferita può essere cancellata, ogni amore può rinascere. Ma uno soltanto otterrà questo privilegio.
Sarà l’amicizia a soccombere di fronte all’egoismo? Fin dove ci si può spingere — e a chi si è disposti a rinunciare — pur di riscrivere la storia della vita? E poi, quando inizia davvero la “catena degli eventi”?
Egoismo, determinazione, potere: tutto scivola nel fantastico, trascinato da una forza che si sprigiona in ogni mondo e in ogni tempo, sospesa in un vuoto ai confini tra l’essere e il non essere.
“L’anello di Saturno” di Flavio Parenti, edito da PAV Edizioni è giunto al quarto volume.
In questo nuovo capitolo il Destino – o forse Flavio – ci narra “la vera leggenda di Saturno” e, con essa, la creazione dell’anello che serve a “controllare il flusso degli eventi”.
Preparatevi ad intraprendere un viaggio, insieme a Luca, Geppo, Ronnie e all’ispettore Claveau.
Prima tappa: il Tibet che saluta il gruppo di amici con un paesaggio innevato.
“<A cosa pensi?> chiese Geppo (…)
Luca non si voltò, tenne il viso riflesso nel vetro come un fantasma tra le nuvole. <Penso a cosa vuol dire cambiare il destino.>” – “L’anello di Saturno”
Questa frase, pronunciata dal protagonista, racchiude il senso di questo quarto libro: la “ricerca di un mistero ancora tutto da scoprire.”
Cosa lega Saturno, ovvero Crono, il padre che divorò i suoi figli, al mondo occidentale moderno?
Nei pressi del tempio di Sakya, sotto lo stesso cielo, sono giunti anche Floyd Ableton, il marito di Anna, e la sua guardia del corpo, Igor, che avevamo conosciuto nel secondo e nel terzo volume di “L’anello di Saturno”. È un paesaggio che infonde serenità quello intorno a loro: statue di Buddha, antichi manoscritti, splendidi dettagli architettonici.
I monaci sono così silenziosi che sembrano quasi eterei in quel luogo di culto e di saggezza.
Lo scopo di Floyd a Sakya è quello di svelare il segreto dell’anello tra le migliaia di rotoli presenti nella biblioteca perché: “dove ci sono gli uomini, ci sono storie.” Tutti i protagonisti sono mossi dal desiderio e dalla curiosità di scoprire se l’anello abbia effettivamente dei poteri.
“Tutti vogliamo l’anello. Chi per un motivo, chi per un altro. Tu hai mai pensato a cosa succederà nel caso lo trovassimo? Chi lo prenderà? Cosa faremo? Come ci comporteremo?”
La trama di questo quarto volume ha una grande personalità, forte e corposa, come il sapore del tè tibetano che i protagonisti sono soliti assaporare.
Anna sembra perdersi, con i ricordi, nel passato, in quel 1995 in cui aveva conosciuto Luca – nel primo volume di “L’anello di Saturno”. È più audace e intrepida di come l’avevamo conosciuta. Ci insegna che l’unico modo per andare avanti è quello di restare attaccati al presente. Lei è rimasta a Londra, ma sente che è giunto il momento di fare ritorno ad Anagni, là dove tutto è cominciato.
A manovrare la storia sono sempre Amore e Destino, i due grandi coprotagonisti, che non esisterebbero l’uno senza l’altro.
Flavio Parenti fa compiere al lettore un viaggio: dal Tibet, al Sudamerica, fino alle isole Lofoten, durante il quale tutti i protagonisti cambiano, maturano e vanno incontro al loro destino.
Trovo che ci sia sempre un misto di fatalità e di malinconia nella scrittura di Flavio, che mi emoziona.
Un cameo è dedicato a Jane, la madre di Luca, la quale, stanca e fragile, attende a Ginevra il ritorno del figlio. E quando il ragazzo rientra a casa, accolto dal profumo delle lasagne e delle crepes al burro e zucchero, ritrova la pace interiore.
Anna, Geppo e Ronnie sono personaggi in divenire, protagonisti di svolte sorprendenti, che capiranno una verità imprescindibile:
“Non sono le cose a renderti felice. Sono le persone.”
È un libro che parla di tradimenti e delle inevitabili conseguenze e “del desiderio di cambiare il corso degli eventi della propria vita.”
La morale di questo quarto volume è che tutti noi siamo legati dai fili di una ragnatela formata dalle scelte del passato e dalle decisioni che prenderemo in futuro.
Anche quando pianifichiamo le nostre azioni fin nei minimi dettagli, un imprevisto, anche minimo, potrebbe sconvolgerli.
“Un soffio di cambio ed ecco che il corso degli innumerevoli sentieri del tempo si fa ancora più complesso.”
Tanti eventi sono accaduti e altrettanti ci aspetteranno nel prossimo volume.
E voi, cari lettori, credete nel Destino?

Mi chiamo Alessia. Sono un’insegnante di matematica e inglese. Vivo in provincia di Pavia. Adoro leggere (soprattutto gialli), fare yoga e cucinare.