Rosa erotico
Self
9 maggio 2018
Kindle e cartaceo
137
Cosa porta una brava ragazza sulla cattiva strada? Vittoria è la figlia che ogni genitore vorrebbe: dolce, assennata e con la testa sulle spalle.
La tentazione ha gli occhi scuri di Nick: un musicista bello e dannato, un animo irrequieto e maledetto che tiene a bada i suoi demoni nell’unico modo che conosce: con la droga.
Una sera le loro strade s’incrociano e da quel momento Vittoria scopre che l’amore può avere mille sfaccettature, un caleidoscopio di emozioni che bruciano la gola come una dose di dama bianca…
Nick è passione dal gusto del proibito, è tutto ciò da cui dovrebbe stare lontana… ma l’amore non è razionalità e può anche fare male… può anche essere tossico…
Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Rischiare sarà l’unico modo per scoprirlo.
Uno romanzo molto crudo, dove non solo l’amore è tossico
E lei, la ragazzina acqua e sapone, quella che nulla aveva a che fare con noi e il nostro mondo marcio e malato, si era accoccolata come un cucciolo, artigliando i jeans di quello che era stato il suo salvatore per quella serata, ma l’angelo della dannazione per il resto della sua vita.
Che fatica leggere questo libro! I motivi… tanti: gli errori di ortografia, parole tranciate a metà, parole che da maschili sono diventate femminili… ultimo, ma non per questo meno importante, la difficoltà in alcuni passaggi nel comprendere il soggetto di quanto stava accadendo.
Nick, bello e dannato, invischiato in un brutto giro di spaccio e consumo di droga in alcuni passaggi risulta alquanto antipatico e maschilista per poi trasformarsi poche righe dopo in un tenero e attento amante.
«Sei qui per la droga o per scopare con me?» le aveva sussurrato, strofinandole il naso contro il collo. Il respiro di Vittoria si era fatto corto. Non aveva aspettato che Lei gli rispondesse, le aveva premuto le labbra addosso, schiudendole la bocca con irruenza. Strappandole l’anima con gli affondi della sua lingua. Le gambe di Vittoria gli avevano circondato i fianchi, mentre lui la reggeva senza fatica.
Vittoria, la classica ragazza acqua e sapone della porta accanto, si rivela essere invece una “assatanata di sesso” che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere quello che desidera di più, cioè Nick, e per questo è disposta anche a entrare anche lei nel vortice degli stupefacenti.
«Vittorietta, non dovresti usare un linguaggio tanto scurrile. Tu non sei come noi e ci tengo che non lo diventi; perciò facciamo così: io ti accompagno da Nick e poi ti riporto a casa.» Aveva sorriso e in quella dolcezza speranzosa avevo rivisto gli occhi di una bambina; di quello che in fondo era.
Personaggi secondari, ma che ricoprono un ruolo fondamentale per il proseguo della storia, sono Nat (anche lei tossicodipendente) sorella adottiva di Nick, e per anni compagna di “scopate” che mal tollera la presenza di Vittoria e cercherà, in tutti i modi, di frapporsi tra i due amanti e Chad, voce narrante e personaggio più simpatico del libro, che a suo modo tenta di essere l’angelo custode di Vittoria, cercando di proteggerla dal mondo sporco in cui sta addentrandosi.
Un libro al di sopra delle righe e molto lontano dai miei gusti letterari.
A questo punto vi chiederete sicuramente il motivo che mi ha spinto a leggerlo… sinceramente non lo so. La sinossi lasciava intendere una storia totalmente diversa, più romantica, invece vi troverete catapultati in una storia tossica in tutti i sensi.
Lucretia De Medici è uno pseudonimo che nasce dalla voglia di sperimentare un genere letterario spinoso e audace come quello erotico, al quale unire anche temi sociali.
E’ una ragazza di trent’anni vivace e solare che ha la speranza con i suoi scritti di suscitare emozioni e, perché no, di dare spunti di riflessione.
I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.