Romanzo storico
Piemme
11 maggio 2021
cartaceo, ebook
288
Amsterdam.
È un giorno di luglio del 1650 quando Geertje Dircx viene prelevata per strada dalla polizia cittadina, costretta a salire su una carrozza e portata nella prigione di Gouda. Nessun processo, nessuna possibilità di difendersi: Geertje, in quella prigione, resterà per molti anni. Dietro il suo arresto non c'è che lui. Il suo grande amore.
Il pittore più famoso del suo tempo, che sulla tela riesce a dipingere come se Dio stesso illuminasse uomini e cose, stanze e volti, l'uomo cui Geertje ha dedicato gli anni migliori della sua vita, pur senza un matrimonio legittimo, è in realtà un avido protettore della propria reputazione.
Arrivata in casa di Rembrandt come bambinaia, dopo la morte della moglie Geertje è infatti rimasta accanto a lui, intrecciando una lunghissima relazione, che sarà sempre clandestina. Finché nella vita di Rembrandt si affaccia un'altra donna, e per Geertje non c'è più posto.
Manipolatore, donnaiolo, freddo e calcolatore: il ritratto di Rembrandt che emerge da questo avvincente romanzo è inedito e scandaloso, e per la prima volta la figura di Geertje viene raccolta in tutta la sua tragica forza della sua lotta per la verità.
Una verità che tuttora non è stata portata completamente alla luce - così come il misterioso, unico quadro che la ritrae, mai ritrovato.
“Io Geertje Dircx, vivevo in una grande città, presso un famoso pittore. Chi l’avrebbe mai pensato, quando ero una ragazza che puliva il pesce a Edam!” – da “L’amante di Rembrandt” di Simone Van der Vlugt, edito Piemme.
Geertje è una ragazza di umili origini, che si ritrova a fare la bambinaia al figlio di un famoso pittore, Rembrandt. Dopo la morte della moglie di quest’ultimo, tra i due inizia una relazione, considerata dalla società scandalosa poiché non regolamentata dal sacro vincolo matrimoniale. La ragazza è certa che il pittore finirà per sposarla. Non immagina, certo, di finire rinchiusa in una prigione per donne dissolute, dopo essere stata sostituita, nel cuore di lui, da una cameriera giovane e bella. Inizierà, per lei, una battaglia per la propria libertà e per la verità.
“Aveva spazzato via tutto ciò che credevo di sapere dell’amore e mi aveva fatto scoprire qualcosa di molto diverso. Qualcosa che mi attraeva irresistibilmente e al tempo stesso mi spaventava”
Geertje è una giovane graziosa e ingenua quando se ne va dal paese, in cui vive con la famiglia, per andare in una cittadina più grande, per lavorare in un pub. Le sembra un miglioramento non da poco, poiché aveva pulito pesce al porto sino al giorno prima. Nonostante la sua inesperienza della vita, sa come farsi rispettare dagli avventori e il lavoro le piace, anche se impegnativo. Come tutte le ragazze della sua età, sogna l’amore e lo trova in un giovane marinaio. Il loro matrimonio durerà pochi mesi perché il marito perderà la vita in mare. Dopo un’esperienza come bambinaia presso una ricca famiglia, la ragazza viene assunta per svolgere la stessa mansione da un famoso pittore, Rembrandt.
Geertje ha un cuore generoso e lavora sodo. Si ritrova ad accudire sia il piccolo Titus che la madre, gravemente ammalata. Lo fa con dedizione e affetto. I due si affezionano alla ragazza e lei trae gratificazione dalla sua nuova posizione. La casa è bellissima, il suo compenso generoso e il suo signore è un uomo famoso. I suoi quadri costano cifre elevatissime e sono assai ambiti.
“Era così che mi vedeva Rembrandt? Tuttavia, ne ero felice. Aveva dipinto me! Proprio me!” – L’ amante di Rembrandt
Rembrandt non è bello nel senso classico del termine. È grande e grosso, con una testa di ricci indomabili, eppure possiede un potente magnetismo che cattura l’attenzione e affascina qualsiasi individuo al suo cospetto. Se ne sta rinchiuso nel suo studio insieme ai suoi apprendisti, lavora con grande concentrazione e meticolosità. È molto in pena per la moglie, così cagionevole, e si preoccupa per il figlio, l’unico loro erede sopravvissuto. Sa essere cortese e ammaliante, come collerico e intransigente. Quando la moglie muore, inizia a guardare la giovane bambinaia in modo diverso. E la giovane si sente attratta da quell’uomo, così affascinante e conteso dall’intera società.
I due diventano amanti. La loro relazione è sulla bocca di tutta la città ed è considerata scandalosa. Tutti sembrano disapprovare, compresa la famiglia della ragazza, che prende le distanze da lei. Geertje spera che l’uomo la sposi, mentre lui temporeggia, ammansendola, regalandole i preziosi gioielli della moglie. Saranno questi doni a metter nei guai la donna diversi anni dopo, quando il suo sogno d’amore si sarà infranto.
“E dopo tante notti insonni passate a tormentarmi, mi rendo conto che la peggior forma di solitudine è sapere che nessuno sta pensando a te”
“L’amante di Rembrandt” è una storia realmente accaduta, che ha per soggetto una donna dimenticata da tutte, o quasi, le biografie del famoso pittore. L’autrice ha voluto rendervi giustizia poiché fu tanto sfortunata e cadde vittima del capriccio di un uomo, che lei amava sinceramente.
Il linguaggio narrativo è semplice, così come lo è la protagonista, che narra in prima persona la sua storia. Lo stile è fluido e la lettura molto scorrevole, il ritmo è incalzante. Il contesto storico e ambientale è perfettamente descritto, così come l’introspezione della dolce Geertje. L’autrice dà vita ai suoi sentimenti, sogni e soprattutto delusioni, donandoci un personaggio per il quale è impossibile non provare empatia.
Simone Van Der Vlug ha svolto un importante ricerca, prendendo visione di tutti i documenti che gli archivi le hanno messo a disposizione, le trascrizioni del processo a carico di Geertje e tutte le fonti accessibili sulla vita di Rembrandt. Alcuni atti giudiziari sono riportati, tradotti in italiano, dopo l’epilogo della storia.
“A quanto pare non è affatto difficile far rinchiudere una persona nella casa di correzione. In genere, però, capita soprattutto alle donne”
Si nota una grande abilità descrittiva nell’introdurre una Amsterdam del Seicento, affascinante, ma cupa come la mentalità chiusa e bigotta della sua società.
Accanto al grande talento e alla sensibilità artistica del famoso pittore, l’autrice pone la sua avidità e il suo egocentrismo di uomo. Colui che prende ciò che ha a portata di mano senza curarsi delle conseguenze, solo per soddisfare il proprio capriccio. Un uomo capace di sostituire una compagna, che gli ha dato i suoi anni migliori senza chiedere nulla in cambio, con qualcuno di più giovane e attraente, cancellandola dalla sua vita.
“La felicità, tuttavia. è uno stato che non dura mai a lungo. Appena si comincia ad abituarsi e darla per scontata, è il momento di stare attenti”
“L’amante di Rembrandt” ha una trama interessante sia dal punto di vista emozionale che storico. Emerge una società crudele che favorisce l’internamento di una donna in una prigione, colpevole solo di aver amato. Per l’uomo, invece, non vi è alcuna rimostranza, in quanto pienamente in diritto di soddisfare i suoi istinti.
Questa è la ragione che vi farà indignare se leggerete “L’amante di Rembrandt”. Una trama realistica, tratta da una storia vera, avvincente e coinvolgente. La protagonista vive una vita assai travagliata, quindi la vicenda raccontata non è mai piatta o monotona. Il contesto storico culturale è ben descritto e funge da perfetta cornice ad una storia da esso pesantemente influenzata, così come dalla figura del pittore Rembrandt che l’autrice ci ha presentato in tutto il suo umano egoismo.
Dopo aver letto questa storia, riuscirete a scernere l’artista dall’uomo, osservando l’immagine di un suo quadro?
5 stelle ⭐⭐⭐⭐⭐