
Thriller storico
Newton Compton Editori
29 marzo 2019
Kindle e cartaceo
317

Venezia, 1761. Un ricco membro del Maggior Consiglio muore cadendo nel Canal Grande dalla finestra del suo palazzo. Tutto sembra far pensare a un omicidio passionale e il possibile colpevole è subito identificato dalle temute magistrature veneziane: Eliardo de Broglie, uno spiantato truffatore che, millantando di saper trasformare il piombo in oro, aveva circuito la moglie del defunto. Il giovane, fiutando il pericolo, riesce a fuggire grazie alla protezione di un’enigmatica nobildonna francese, Annika Stéphanie Brûlart, contessa d’Aumale. Ma l’aiuto ricevuto ha un caro prezzo: la donna affida a Eliardo la missione di recuperare un misterioso manufatto alchemico che le è stato sottratto. Solo dopo aver accettato, l’alchimista si rende conto che l’incarico è estremamente pericoloso. Tallonato dagli inquisitori e da un gruppo di mercanti ottomani, comincerà una caccia al tesoro che lo porterà a scoprire un’inaspettata verità. Un segreto antico, che dalla Magna Grecia è arrivato fino alle stanze del doge…
“Lo chiamano il libro del destino… È come vi ho scritto: “Solo venendo a capo della formula, potrete credere. E solo credendo, potrete salvare le sorti della nostra amata Repubblica”
Una lettura non semplice, a volte leggermente sazievole ma i continui cambi di scena riescono a incuriosire il lettore che si troverà invischiato nella ricerca dell’Omphalos.
La Trama è molto ben strutturata. La ricerca di un oggetto misterioso, l’Omphalos appunto, coinvolgerà non pochi personaggi, ognuno ben descritto sia dal punto di vista fisico che caratteriale. Il continuo utilizzo di vocaboli ormai caduti in disuso e l’uso di termini particolarmente ricercati e tecnici per descrivere alcune zone o figure storiche di Venezia, luogo dove è ambientato il romanzo, rendono la lettura non proprio semplice, ma dopo alcune pagine “di conoscenza”, il testo risulta molto più comprensibile.
“Era metà mattina e da poco, oltre le nuvole che avevano infradiciato la nottata, si era affacciato un sole pallido: i suoi riflessi sul mare agitato, tagliati dalle cime delle imbarcazioni, davano l’impressione che una gigantesca ragnatela fosse stata tessuta tra San Marco e l’isola di San Giorgio.”
I numerosi personaggi che intervengono durante le ricerche insieme ad alcune sviste (confusione tra nomi) mi hanno costretta più volte a riprendere alcune righe per poter comprendere la trama.
Posso tranquillamente scrivere che i protagonisti sono numerosi e ne citerò solo alcuni: la contessa d’Aumale, Anne-Marie Stéphanie Brûlart, attorno la quale si sviluppa l’intero racconto, Eliardo de Broglie che si trova suo malgrado coinvolto in questo pasticcio, e Archita di Taras, ideatore della teoria matematica sulla quale è incentrata tutta la storia è pur non essendo un personaggio coinvolto nella trama, ne è parte fondamentale.
“Se conosci te stesso, sai ciò che devi fare», gli profetizzò la sacerdotessa, tra i vapori biancastri dell’adyton. «Se non lo farai, i sacrifici ricadranno su di te».”
Il racconto è molto intrigante, si nota una profonda ricerca sul periodo storico nel quale è stato ambientato e anche una insita curiosità dell’autore sugli antichi filosofi, in quanto durante i salti temporali si passa dall’indagine in corso a Venezia per trovare il colpevole dei vari omicidi e ritrovare l’Omphalos a la ricerca dello stratega Archýtas, meglio noto come Archita di Taras, politico, filosofo, matematico e fisico greco, vissuto tra il V e il IV secolo a.C., amico del ben più conosciuto Platone della formula matematica per “vedere” il futuro.
“Non erano codici…», dichiarò con sufficienza il prigioniero. «Erano calcoli matematici, gli sviluppi dell’albero delle decisioni. Valutazioni probabilistiche su singole ipotesi».”
G.L. Barone è nato a Varese nel 1974 e si è laureato in Giurisprudenza. Con la Newton Compton ha pubblicato La cospirazione degli Illuminati, Il sigillo dei tredici massoni, La chiave di Dante, I manoscritti perduti degli Illuminati e la Codice Fenice saga. È anche autore del serial ebook Il tesoro perduto dei templari e di uno dei racconti della raccolta Sette delitti sotto la neve. L’alchimista di Venezia è il suo ultimo romanzo. I suoi libri sono tradotti nei Paesi di lingua anglosassone, portoghese e spagnola.

I molteplici impegni famigliari (ho due figli stupendi oltre ad un marito e a un cane) mi hanno sottratto per un lungo periodo ad una delle mie più grandi passioni: la lettura (oltre alla pallacanestro -amore questo condiviso con mio marito, allenatore, e mio figlio, arbitro, che ci ha portato a creare una nostra società dove ricopro il ruolo di presidente). Ora complice un infortunio che mi costringe a diradare i miei impegni fuori casa (non posso guidare) sono “finalmente” riuscita a riprendere un libro in mano! Il fato, insieme ad un post di Kiky (co-fondatrice de “La bottega dei libri” che conosco da oltre 20 anni) pubblicato su Facebook han fatto sì che nascesse la mia collaborazione con “La bottega”, collaborazione che quotidianamente mi riempie di soddisfazione.