
Mystery thriller
AltreVoci Edizioni
29 aprile 2022
Ebook, cartaceo
469

Egitto, 1904: nel sito archeologico di Naqada viene rinvenuta la mummia del medico e mago Aiwass, un esponente del culto di Horus, famoso ideatore di un procedimento grazie al quale si poteva entrare in contatto con la dimensione eroica del dio falco. Nascosta nel lino che avvolge i piedi, viene trovata la descrizione del procedimento, che prevedeva l’utilizzo della torpedine del Nilo, una specie di anguilla elettrica. Ma il lino e il manufatto di metallo che serviva per il rituale vengono misteriosamente trafugati.
Bologna, 2011: Charles Fort, giornalista bolognese esperto di notizie misteriose, sta tornando a casa dopo una giornata trascorsa tra le celebrazioni per un premio giornalistico, ottenuto grazie al sito La voce dei dannati. Davanti alla porta del suo appartamento trova Roberta Fantini, una sua ex collaboratrice. La ragazza è in pericolo di vita a seguito della scoperta di una piattaforma software nascosta all’interno di un videogame. Aldo Imbonati, ispettore della Questura di Bologna, è incaricato di indagare sulla scia di sangue che Charles e Roberta lasciano dietro di sé, nel tentativo di sfuggire a due spietati serial killer.
Un’appassionante serie di avvenimenti porterà i protagonisti dalla Francia alla Scozia, dall’Italia agli Stati Uniti per fermare un folle progetto volto alla conquista del mondo.
Non conoscevo Stefano Santarsiere e inizio questa recensione col dire che mi ha molto sorpreso, in positivo. Quando ho letto il titolo “L’alba del Dio Falco“, visto la copertina e solo dopo letto la trama, ho capito sin da subito quest’opera potesse fare al caso mio.
Conosciamo un personaggio tanto caro all’autore, Charles Fort, un giornalista specializzato in notizie misteriose che si trova a vivere un’avventura fuori dal comune che lo condurrà in giro per il mondo.
Egli comprende sin da subito che ciò che lo aspetta è qualcosa che non ha mai affrontato.
“Amarmi è la migliore delle cose: se sotto le stelle notturne tu brucerà il mio incenso, invocandomi con il cuore puro, potrai giocare sul suo petto”
L’ambientazione è varia; infatti Stefano Santarsiere ci regala una storia che fa il giro per il mondo per mettere insieme i pezzi del puzzle. Staremo seduti comodamente sul divano mentre visiteremo l’Egitto, Torino, Bologna, Cefalù, la Scozia e molti altri luoghi da scoprire.
Sicuramente il lettore non si annoierà, anzi! La struttura della storia è alla Indiana Jones, potremmo dire, con pericoli, avventure, intrighi, uomini senza scrupoli e misteri da risolvere.
Un libro questo che bisogna leggere con molta attenzione per la mole di dettagli, grazie alla sagacia e all’attenzione di Stefano Santarsiere.
Il suo stile è attento, curato, mai scontato e mai prestabilito. I luoghi che fanno da sfondo alla storia sono tutti legati fra loro ai fini della trama.
I protagonisti sono ben costruiti e ben congegnati e fino alla fine rivelano una loro peculiarità di carattere. Da una parte c’è il giornalista Charles Fort: dall’altra Roberta, una giovane amante dei videogiochi che si ritrova coinvolta nella vicenda, suo malgrado. Entrambi ci regaleranno delle grandi sorprese.
Tutti i personaggi sono bel collegati fra loro.
Secondo voi, un mistero ben nascosto può soverchiare le sorti del mondo e conquistarlo?