
Mistery Thriller
HarperCollins
10 febbraio 2022
cartaceo, ebook
512

La sorte di Viktor Orloff è segnata da tempo immemore. Una volta era l'uomo più ricco dell'Unione sovietica, ora vive a Londra, da dove ha lanciato una crociata contro i cleptocrati che hanno preso il controllo del Cremlino.
Gabriel Allon non crede che Orlov sia stato ucciso da una sua collaboratrice e inizia a cercare la verità che lo porterà da Londra ad Amsterdam e infine a Ginevra.
Riuscirà Allon ha scoprire chi ha ucciso Orlov? Quali segreti cela la sua tragica fine?
“Iniziò tutto nel solito modo, con una soffiata anonima a uno stimato giornalista” – Da “La violoncellista” di Daniel Silva, edito HarperCollins.
Victor Orlov viene trovato morto nella sua casa londinese da Sarah Bancroft, ufficialmente una gallerista d’arte, ufficiosamente un agente segreto della CIA. Sarah viene coinvolta, insieme al suo compagno Cristopher Keller, agente dell’MI6 servizio segreto britannico, da Gabriel Allon, agente dell’intelligence israeliana.
Victor ha salvato la vita di Allon e della sua famiglia, per questo Gabriel vorrebbe sapere la verità sulla vicenda. Gli indizi portano a Nina Antonova, giornalista russa, in esilio perché considerata una dissidente.
Allora perché avrebbe ucciso Orlov che, a suo modo, dava la caccia agli oligarchi russi corrotti?
Da questa domanda partono le indagini che portano a una banca svizzera, considerata una “lavatrice russa”, in cui lavora Isabel, una giovane donna a cui non piace la mancanza di etica della banca. Ma Isabel accetterà di collaborare? E, soprattutto, le varie agenzie d’intelligence coinvolte collaboreranno in maniera onesta?
“La violoncellista” è un romanzo avvincente, un mix tra un mistery thriller contemporaneo e un vecchio romanzo di spionaggio.
Mi spiego meglio: di contemporaneo troviamo il coinvolgimento attivo di agenti donna nelle indagini; di romanzo retrò troviamo le indagini, oserei dire, sul campo. L’utilizzo della tecnologia fa in modo che queste procedano più speditamente, ma il resto del lavoro è alla vecchia maniera.
I personaggi, a mio avviso, sono molto stereotipati, sia le donne che gli uomini. Penso a Sarah Bancroft e a Cristopher Keller, ad esempio. Entrambi belli, intelligenti, eleganti, senza alcun difetto che li possa caratterizzare. Non amo molto i romanzi dove i protagonisti non abbiamo neanche un piccolo neo. Persino i cattivi sono perfetti nella loro cattiveria.
Vi chiedete perché ho dato quattro stelle?
Principalmente perché “La violoncellista” di Daniel Silva è un romanzo scritto davvero bene. La scrittura è scorrevole e accattivante, c’è una suspense molto soft, ma che diventa il filo conduttore di tutto il romanzo.
Non ci sono dei veri e propri colpi di scena, eppure non si intuisce subito lo svolgimento della trama.
I dialoghi hanno una sfumatura di tipico humor inglese: sono ben scritti, soprattutto quelli in cui l’autore spiega i vari intrighi finanziari. Si rende semplice un argomento abbastanza ostico per i più.
Vi piacciono i mystery thriller? Oppure siete amanti dei romanzi di spionaggio retrò?
Fatemi sapere nei commenti e buona lettura.