Distopico
AltroMondo Editore
17 febbraio 2021
Cartaceo
752
Un antico manoscritto viene ritrovato e quest'ultimo porta a sconvolgenti novità sull'origine della vita umana.
Ciò scatena una serie di eventi infausti, dove l'unica speranza per salvare il mondo è nella mani della scienziata Giulia Ripamonti.
Lei proteggerà il manoscritto e racconterà la verità sulle origini del mondo, ma a quale prezzo?
“Francesco si girò per guardare Giulia. Aveva il viso cadaverico.
La donna dovette aggrapparsi nuovamente al compagno, visto che le gambe sembravano di nuovo non sorreggerla più. Dell’uomo che un tempo era stato il professore non vi era più alcuna traccia. Solo brandelli di carne e sangue. Tanto sangue.
Non era certo ignara alla malvagità del genere umano. Ne aveva avuto, purtroppo, già diversi assaggi in vita sua. Eppure ciò non toglieva il vortice di emozioni di puro dolore che si contorceva in lei ogni qualvolta ne aveva l’ennesima dimostrazione” (La Verità)
“La verità (Il ciclo dell’eterna fine)” è la prima fatica di Lamberto Cenicola e devo ammettere che, come primo romanzo, racchiude in sé talento e doti mirabili di scrittura.
L’opera racconta degli avvenimenti romanzati che sono sempre strettamente concatenati a realtà storiche e ad approfondimenti. La scienziata Giulia Ripamonti, che ha preso parte agli studi svolti dal team del professor Bellini, figura quasi paterna per lei che ha perso i suoi genitori in maniera drammatica quando era ancora una bambina, si ritrova ad essere la custode di una verità inenarrabile, scoperta grazie ad un antico manoscritto, scritto in una lingua antichissima (la lingua degli Dei), che risale molto prima alla consueta data in cui si crede sia stata inventata la scrittura.
Giulia diventa la paladina di questa sconcertante verità poiché il professore, prima di morire barbaramente assassinato da creature misteriose, le ha inviato il manoscritto e l’ha così condannata a difenderlo, proteggendo insieme ad esso la verità sconvolgente che contiene.
Tra l’8 e il 9 ottobre 2021 Roma si risveglia così in preda al delirio. L’università La Sapienza, dove erano ubicati gli uffici del progetto Genesi, implode su se stessa; un terremoto si abbatte sulla città eterna distruggendo il luogo del martirio del professor Bellini; e una sostanza nera e vischiosa che sembra avere vita propria si impossessa di numerose persone rendendole degli “zombie” assetati di sangue, volti a rubare a tutti i costi il manoscritto rivelatore.
Giulia, insieme al compagno Francesco Locatelli, colonnello dei RIS, si ritrova così in una spirale di accadimenti: deve tentare di spiegare la verità pur sapendo che non verrà creduta e deve riuscire a salvare il mondo dalla fine imminente.
“«Scusa. È solo che abbiamo una bestia psicopatica che va in giro a maciullare le persone riducendoli a pezzi. Ora tu ci vieni a dire che questa cosa» disse indicando la parte, «rappresenta un qualche tipo di messaggio che è stato scritto in un’antica lingua che guarda caso conoscete solo tu…e qualche altro ricercatore. A questo punto verrebbe da chiedersi se facevate parte di un team di ricerca o di una setta satanica?[…]” – La Verità
Quello che più ho amato di questo romanzo è la sua difficile classificazione: non è un romanzo di fantascienza pura perché si basa su solide verità che sono anche intervallate dalle note storiche a piè pagina, sempre puntuali e interessantissime; non è un thriller né un horror, eppure l’angoscia e la paura che suscitano certi eventi narrati non trova eguali in tanti libri del genere; non è un romanzo storico perché, seppure con rigore scientifico, Cenicola è riuscito a romanzare gli eventi e a dare un sapore quasi paranormale alle pagine del romanzo.
Questa difficoltà nell’etichettarlo è proprio la vera potenza de “La verità”; la storia, seppur inventata, è credibile e ci porta davvero a domandarci cosa avremmo fatto noi al posto dei protagonisti, come ci saremmo salvati da una tale catastrofe.
Ma quello che davvero si ama di quest’opera è il particolareggiato affresco scientifico che offre: nessun evento è narrato casualmente, nessuna azione non ha risvolti reali e storici e davvero è difficilissimo non appassionarsi e non imparare cose nuove ad ogni pagina.
Seppure la lettura, così approfondita e minuziosa, a volte risulti difficile da digerire, quello che offre il romanzo è tantissimo;non riesco nemmeno a spiegare tutte le cose che ho imparato e sono notizie e approfondimenti che mi porterò sempre dentro.
“Il sommo, così come veniva chiamato, avrebbe riversato la sua furia su qualche poveretto colpevole in quel momento soltanto di trovarsi davanti al suo campo visivo. Non riusciva a concepire come qualcuno potesse tenergli anche lontanamente testa.
Dopotutto lui era un’entità superiore. Direttamente connessa e legata agli Dei” – (La Verità)
Forse è proprio questo che un romanzo dovrebbe fare: educare, acculturare, riuscendo anche a divertire e “La verità” ci riesce in pieno, risultando un romanzo accattivante, nonostante sia frutto, e si vede, di studi rigorosi e scientifici.
Consiglio la lettura soprattutto a coloro che sono scettici sulle teorie del complotto che, ora come ora, sono molto diffuse; alcuni fenomeni, paranormali e non, non andrebbero presi sotto gamba e bisognerebbe imparare a guardare la realtà da diversi punti di vista.
Questo romanzo aiuta a pensare e a non fossilizzarsi sul proprio indiscusso Credo e, per questo, trovo che sia un’opera di grande pregio.
E voi cosa ne pensate dei romanzi che fanno tremare le vostre certezze?
Nella vita mi occupo di Digital ma la passione per i libri mi accompagna fin da bambina. Prediligo i romanzi introspettivi che fanno pensare e strappano qualche lacrima ma non leggo mai romanzi d’amore: l’amore deve essere vissuto.