giallo
Armando editore
2021
cartaceo/ebook
184
Un appuntamento mancato. Un borgo dimenticato. Un parco, un fiume. Un uomo ritrovato morto durante una tempesta. Un omicidio misterioso che darà il via a un susseguirsi continuo di avvenimenti, tra dubbi, sospetti e fantasmi del passato. Un romanzo pieno di suspense con una protagonista su tutti: Victoria. Una donna dai mille volti dentro una storia carnale, “piena di passione, di morte e del suo contrario”.
Punti oscuri dell’anima svelati da una teca. La teca dei segreti.
Quant’è difficile per voi mettere da parte il passato? Ci riuscite sempre?
“La teca dei segreti”, edito Armando editore, è un giallo scritto da Claudia Saba.
Ho il piacere di conoscere Claudia da un bel po’ e so quanto lei sia attiva per quanto riguarda la “violenza di genere”. Quando mi ha proposto di leggere il suo libro non potevo declinare l’invito.
So bene quanto Claudia tenga all’argomento e quanto siamo fortunati ad averla ancora qui con noi. Una fortuna che purtroppo a non tutte capita di avere.
Ero curiosa di scoprire il lato di Claudia di “scrittrice” e soprattutto ero curiosa di conoscere il contenuto messo su carta.
Siamo a Milano. Il corpo di un uomo viene ritrovato senza vita. Ed è qui che inizierà il viaggio vertiginoso dei protagonisti principali.
Fabio e Rocco, investigatori privati inizieranno a condurre un’indagine personale sul ritrovamento del cadavere. Un’indagine che andrà a susseguirsi e a intrecciarsi con la storia di Victoria, una donna che a causa di una madre anaffettiva e un padre violento inizierà a vivere in una teca tutta sua. Una teca piena di segreti o forse no?!
“Passato l’attimo della passione si torna sempre in fretta alla realtà. Rocco beve l’ultimo sorso di champagne. Poi si alza e si veste”. – La teca dei segreti
Un romanzo breve e vertiginoso.
A un tratto sembra proprio che non ci voglia far capire niente.
L’autrice non perde tempo in “chiacchiere” o giri di parole inutili. Va dritta al punto, senza perdersi d’animo e ci mostra subito l’aspetto fondamentale di questa storia: la violenza di genere e di come l’amore possa rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Un giallo un po’ atipico e che si differenzia da tutti gli altri a causa della mancanza di personaggi quali medici legali e poliziotti. Questo fatto mi ha messo un po’ in crisi, perché un giallo che non ha queste caratteristiche per me esce un po’ dalla categoria canonica, inoltre mi risulterebbe difficile da costruire e procedere con la narrazione.
Credo che ci siano dei pilastri che non debbano essere mossi da lì.
A parte questa piccola precisazione, la scrittura del romanzo è molto coinvolgente e fluida. Con un ritmo narrativo bello intenso e carico di colpi di scena e suspense. Dai capitoli, anche si leggono molto velocemente, si percepisce che l’autrice abbia deciso di mettere su carta un vero e proprio tornado di emozioni ma allo stesso tempo di riflessione.
Decido di dare 4 stelle al libro per il messaggio e la morale che passa e che non dev’essere assolutamente messo in disparte.
Voto: 4 stelle
Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano.
Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine.
Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.